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Steve Kerr e Stephen Curry tirano le orecchie alle giovani riserve dei Golden State Warriors

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I Golden State Warriors hanno rischiato di subire una clamorosa rimonta dai Sacramento Kings, arrivati vicini a ribaltare la gara nell’ultimo quarto per poi arrendersi 130-125.

La panchina di Golden State, ad eccezione di Poole, non ha avuto l’impatto che ci si poteva aspettare, specialmente in termini di energia. Visto l’infortunio di DiVincenzo, nel mirino delle critiche sono finiti specialmente i giovani come Wiseman (comunque autore di 14 punti), Kuminga e Moody.

La prima strigliata è arrivata direttamente dal coach Steve Kerr.

La cosa peggiore è stata la mancanza di energia. Abbiamo un gruppo di panchinari che dovrebbero giocare alla morte, volare da una parte all’altra del campo e mettere un sacco di voglia sul parquet. La mancanza di queste cose mi ha fatto molto arrabbiare, non hanno giocato con la vitalità che mi aspettavo. Dobbiamo trovare alla svelta l’energia e la leadership che ci mancano nella second unit, non è una pazzia far giocare tutti insieme questi ragazzi ma questa è una lega difficile, devono rendersi conto che spesso è una questione di vita o di morte.

Anche Stephen Curry ha lanciato una frecciatina ai compagni più giovani.

Hanno fatto vedere buone cose nel secondo quarto ma c’è stato anche tanto materiale per far capire loro che tipo di sforzo serve ogni sera per avere continuità di risultati. Probabilmente abbiamo la rotazione a 11 migliore di tutta la NBA, dobbiamo ringraziare per questo ma lo spazio bisogna guadagnarselo, ci siamo passati tutti.

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