Steve Kerr: “Eric Paschall ha reso la nostra stagione comunque un successo”

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Andando probabilmente contro le aspettative di tutti, nella stagione corrente (attualmente ferma per il coronavirus) Eric Paschall è stato uno dei migliori rookie. Il prodotto di Villanova è stato solo la 41° chiamata assoluta al Draft 2019, ma questo non gli ha impedito di sfruttare i tanti infortuni nel roster dei Golden State Warriors per ritagliarsi uno spazio importante e tradurlo in 14.0 punti e 4.6 rimbalzi di media. Dietro Zion Williamson, Ja Morant, RJ Barrett e Kendrick Nunn, Paschall è la matricola più prolifica della NBA in termini di punti.

Parlando con The Athletic, Steve Kerr ha speso parole di grande stima nei confronti del proprio giocatore, arrivando a definirlo addirittura la ragione per la quale, nonostante il record pessimo di 15-50 prima dello stop, la stagione degli Warriors sarebbe da considerarsi “di successo”.

A causa della sua forza fisica e la sua fiducia in attacco, Paschall sembra un ragazzo che potrei lanciare in una partita di Playoffs anche in questo momento e che farebbe una buona figura. E questo è uno dei modi nei quali guardiamo i giocatori in NBA, sia quando si affrontano le due squadre migliori in stagione regolare sia quando guardiamo una partita di Playoffs: questo giocatore che è nel nostro roster può competere anche lì? La risposta con Eric è un sicuro e forte “sì”. E questo è esaltante. Ora, lui comunque ha molto da migliorare. Deve lavorare molto sul suo tiro da tre punti. Ne ha parlato anche durante l’anno. Ma ha il profilo moderno: grosso, forte, può marcare più posizioni, nessuno riuscirà ad annichilirlo in post o sul perimetro. E trovare un ragazzo del genere pescando nel secondo turno del Draft e guardarlo crescere e svilupparsi, penso che questa cosa da sola renda la nostra stagione una stagione di successo.

Francesco Manzi

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