Storica impresa di NJIT contro Michigan

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A volte il college basket riesce a regalare delle sorprese inaspettate e capaci di far sorridere; è ciò che è successo questa notte al Crisler Center di Ann Arbor, nel Michigan, casa dei Wolverines, che affrontavano la modestissima NJIT (New Jersey Institute of Technology), squadra che si presentava al match con un record di 2-5 (vittorie arrivate contro le non certo irresistibili Maine e Duquesne). Gli Highlanders erano, fino a ieri, famosi per aver collezionato, tra il Marzo 2007 ed il Febbraio 2009, una striscia di 51 sconfitte consecutive, e mai nella loro storia avevano affrontato un avversario inserito nel ranking; fino al 2006 giocavano in Division II e sono l’unico college di Division I che nel basket è “indipendent”(non fa parte cioè di nessuna conference).

Daquan Holiday; ha siglato i due liberi della vittoria.
Daquan Holiday; ha siglato i due liberi della vittoria.

Dopo essersi trovati sotto per 32-27 all’intervallo NJIT sigla ben 45 punti nel secondo tempo con percentuali irreali da dietro l’arco (11/17) e si trova incredibilmente in vantaggio a 4 minuti dal termine grazie ad una tripla di Damon Lynn sul 60-59, la guardia degli Highlanders sigla 20 punti, di cui 17 nel secondo tempo e mette a segno sei triple sulle dieci tentate, prestazione che probabilmente un giorno racconterà ai suoi nipotini. Quando poi mancano 30 secondi al termine Caris LeVert (32 punti per lui) ha, sul 70-69, la palla del possibile sorpasso per Michigan ma incredibilmente se la fa rubare, dando la possibilità a Daquan Holiday di mettere a segno i due liberi che danno il più tre sul 72-69; nell’azione successiva NJIT fa immediatamente fallo e va a vincere 72-70, consegnando alla storia un upset che difficilmente verrà dimenticato. Coach John Beilein, evidentemente imbarazzato, fatica nel dopo-gara a trovare spiegazioni per la sconfitta e richiama le percentuali pazzesche degli Highlanders; dall’altra parte i giocatori del piccolo college del New Jersey sono increduli: futuri ingegneri ed architetti che si ricorderanno per sempre il giorno in cui hanno sconfitto una squadra di una prestigiosa università, composta da molti giocatori che un giorno vedremo in NBA.

Redazione BasketUniverso

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