Scintille tra la squadra toscana e il giornalista della Gazzetta, Massimo Oriani. Tutto questo per “colpa” di Metta World Peace, che esordirà stasera con la canotta di Cantù al PalaCarrara di Pistoia.
Il giornalista della “Rosa” ha annunciato il “tutto esaurito” per il posticipo del lunedì sera, sottolineando di quanto entusiasmo ci sia intorno all’arrivo dell’ex Lakers e Knicks in Italia. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la foto riportata nell’articolo della Gazzetta, dove raffigurava la coda infinita davanti alla biglietteria del palazzetto durante la prevendita, ma in realtà quella foto era dell’anno scorso, scattata in occasione della prevendita della partita contro Siena. Inoltre, Oriani ha riportato l’idea, ma senza un riscontro, di spostare la partita tra Cantù e Pistoia a Firenze. Chiude l’articolo con una frecciata nei confronti delle piccole piazze, rei di avere palazzi insufficienti per contenere l’entusiasmo della folla per l’arrivo di Metta World Peace, citando come Cantù sia corsa ai ripari, spostando i derby contro Milano e Cremona al più capiente PalaDesio.
La tifoseria pistoiese si è scagliata contro il giornalista, sottolineando come le parole di Oriani siano un attacco rivolto a Pistoia, interpretando l’articolo come la chiave del tutto esaurito al PalaCarrara sia il giocatore di Cantù e non l’entusiasmo dei tifosi, che riempiono il palazzo ogni settimana, grazie ai numerosi abbonamenti sottoscritti.
La Società ha preso posizione, diffondendo un comunicato stampa, indirizzato alla Gazzetta Dello Sport:
Alla luce di quanto pubblicato questa mattina dalla Gazzetta dello Sport e al comprensibile malumore venutosi a creare fra i nostri tifosi ci vediamo costretti a prendere posizione relativamente alle affermazioni del signor Oriani, con l’intento non di gettare benzina sul fuoco ma di chiudere una polemica di cui, francamente, nessuno sentiva il bisogno.
Ferma restando l’eccezionalità dell’evento di lunedì sera (non capita tutti i giorni di ospitare sul nostro parquet il debutto in Italia di uno dei più grandi protagonisti del basket americano degli ultimi venti anni), ci pare francamente una forzatura far passare il messaggio per cui l’annunciato tutto esaurito sia da ricondurre esclusivamente alla presenza in campo, peraltro nelle fila della formazione avversaria, di Metta World Peace, coniando addirittura per l’occasione il termine Mettamania.
Il pubblico di Pistoia, negli anni, ha sempre dimostrato un attaccamento viscerale per la squadra della propria città. In questa stagione, poi, è stato battuto il record storico di abbonamenti sottoscritti: 2817 sono state infatti le tessere staccate; un numero che ci riempie di orgoglio. Il “tutto esaurito” è un termine al quale siamo ormai abituati, e i 4000 posti del PalaCarrara (3600, considerando il settore ospiti che purtroppo raramente viene riempito) non sono mai parsi troppo pochi come quest’anno. Anche senza ex-campioni dell’NBA in campo, anche senza fantomatiche manie da cavalcare, ma soltanto perché orgoglio, passione e tifo sono termini che fanno ormai parte del DNA del pubblico pistoiese. Un pubblico maturo, caldo, appassionato, e proprio per questo sentitosi offeso nel leggere quanto scritto stamattina su un quotidiano autorevole e serio come la Gazzetta dello Sport, per mano, peraltro, di un giornalista onesto e competente.
Ci rammarichiamo poi che, per rafforzare il concetto dell’illusoria “Mettamania” che parrebbe aver pervaso la nostra città, sia stata utilizzata una fotografia che, al contrario di quanto recita la didascalia, non ritrae “la coda ai botteghini del PalaCarrara per acquistare i biglietti della sfida con Cantù”, bensì quella alla vigilia della gara dello scorso campionato contro la Montepaschi Siena, campione d’Italia in carica.
Quanto infine all’ipotesi, suggerita nel medesimo articolo, di spostare la partita a Firenze in virtù delle numerose richieste di biglietti pervenute in sede da tutta Italia, tale battuta è stata pronunciata con intento chiaramente ironico, dal momento che questa società mai avrebbe assunto una decisione così poco rispettosa nei confronti dei propri tifosi, che sostengono da sempre i colori biancorossi, senza aver mai dimostrato di cedere al fascino di qualche “mania” estemporanea.
A.S. PISTOIA BASKET 2000 s.r.l.
La risposta di Oriani non si è fatta attendere, che in un editoriale si è assunto la responsabilità per l’errore della foto, ma ha lanciato delle frecciate contro la società, accusandola di aver dato corda ai tifosi, con il comunicato stampa.
Chiude l’editoriale, accusando come il campanilismo sia un danno per la cultura sportiva e intende di far seguire il modello americano.

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