Suicidio Virtus: a Bologna la Reyer vince con un grande recupero nel finale

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Virtus Segafredo Bologna – Umana Reyer Venezia: 76-77

(22-16; 41-30; 63-54; 76-77)

La Virtus fallisce clamorosamente quella che poteva essere una prova di maturità, cestinando una partita già vinta: all’ultima sirena il tabellone dice 76-77 in favore di Venezia. I bianconeri, dopo un avvio in sordina, salgono di tono e dominano per ampi tratti la gara. Difesa perfetta per 25 minuti, poi comunque granitica seppur con qualche distrazione. Ma a meno di 5 giri di lancette dalla fine gli emiliani paiono in controllo, forti di ben 11 lunghezze di margine. Ed invece, si è spenta all’improvviso la luce, con la Reyer che dopo i primi colpi iniziali ha cominciato a crederci. Parziale di 6-18 e match ribaltato, senza che la Segafredo riuscisse a trovare una contromisura al pick and roll centrale basilare di Haynes e Watt. Oltre ovviamente ad un attacco completamente nel pallone, incapace anche solo di avvicinarsi al ferro. Se a tutto ciò si aggiunge l’imprecisione ai liberi (17-29 totale) ecco spiegato il collasso bianconero. Venezia ringrazia ed elimina le scorie lasciate dalla Coppa Italia, potendosi proiettare con rinnovato ottimismo verso gli ottavi di Basketball Champions League. La Virtus dal canto suo proverà a trovare nuova linfa dalla trasferta europea di Le Mans, sperando di avere a disposizione quanto prima il neo-bianconero Mario Chalmers: il playmaker ex-Miami Heat ha assaggiato già stasera dal parterre l’entusiasmo del PalaDozza, con il pubblico in visibilio durante la sua prima comparsa. Toccherà a Sacripanti fare le dovute scelte (dolorose) su chi tenere fuori di volta in volta, ma soprattutto trovare nuovi equilibri e maggiore attenzione nei momenti topici delle partite.

Tornando alla partita, l’avvio è migliore per gli ospiti, Con un Haynes subito prolifico e Stone in pieno controllo della regia, Venezia segna 10 punti in un amen. La Virtus è costretta ad inseguire, ma con Aradori stimolato dalla sfida contro la sua ex squadra i bianconeri restano a contatto. E quando arrivano i primi punti di Moreira e Martin Bologna mette la freccia ed allunga fino al 22-16 del 10′.

Nel secondo quarto la Segafredo continua con la sua difesa asfissiante e non concede ossigeno agli ospiti, trovando anche il +8 sul 27-19. L’Umana però non si lascia scoraggiare dallo svantaggio e grazie a Tonut, Washington e Watt recupera fino al -2, sul 29-27. Con la zona i lagunari fermano l’attacco dei padroni di casa, prima che si scateni il Kevin Punter Show: 10 punti consecutivi del numero “0” bianconero, che scardina da solo la retroguardia ospite. De Raffaele torna con l’individuale, ma la Virtus è in controllo e chiude avanti all’intervallo sul 41-30.

La pausa lunga toglie ritmo ai due attacchi, già limitati ampiamente dalle buonissime difese. Ci vogliono 5 minuti per riprendere a segnare con continuità, con Venezia che prima torna a -6 (50-44) con il redivivo Haynes, ma non riesce a riaprire del tutto la contesa. Aradori e Punter allargano nuovamente la forbice, che torna oltre la doppia cifra: Vidmar col tapin ad una manciata di secondi dalla sirena del quarto ritocca il divario, per il 63-54 del 30′.

In avvio di ultima frazione la tensione diventa protagonista sul parquet. Da entrambi i lati non si segna mai, fioccano i falli in attacco e il tabellone stenta a muoversi (2-3 nei primi 4 minuti). Così nel deserto generale, due canetri di M’Baye e Cournooh valgono oro e permettono a Bologna di tornare lontano, entrando negli ultimi 5 minuti di gara forti della doppia cifra di vantaggio (70-59). Con la partita apparentemente in pugno però Bologna toglie il piede dall’acceleratore troppo presto e Venezia ne approfitta. Con i solito Watt e Haynes la Reyer si avvicina e la tripla di De Nicolao porta i lagunari addirittura al -2, ed i seguenti liberi di Tonut fissano il pareggio a quota 72 con un minuto netto sul cronometro. Moreira viene mandato in lunetta e fa 1/2, mentre dall’altra parte la tripla di Bramos porta Venezia di nuovo col naso avanti dopo una vita (73-75). Bologna sotto di 2 lunghezze avrebbe l’opportunità di pareggiare, con Moreira nuovamente in lunetta: il centro però fa 0/2, Venezia controlla il rimbalzo e scappa con il pallone. Quando la Virtus riesce a fermare il cronometro mancano solamente 4 secondi, Watt dalla lunetta non sbaglia e la tripla sulla sirena di Aradori serve solo a rendere ancora più amara la serata: al PalaDozza finisce 76-77.

Virtus Segafredo Bologna: Taylor 11, Punter 16, Cournooh 5, M’Baye 7, Moreira 7, Kravic 8, Martin 3, Pajola 1, Baldi Rossi 0, Aradori 18, Cappelletti n.e.. Coach: Sacripanti

Umana Reyer Venezia: Haynes 17, Stone 5, Bramos 8, Tonut 4, De Nicolao 8, Vidmar 6, Washington 10, Biligha 2, Mazzola 2, Cerella 0, Giuri n.e., Watt 15. Coach: De Raffaele

Luca Marchesini

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