Que verano! Un rosso fuoco vivo brucia nell’estate della pallacanestro, tre mesi che hanno incoronato la Spagna come la regina d’Europa, raggiungendo il suo culmine nella recente Coppa del Mondo. Il progetto nazionale delle Furie Rosse ha ancora una volta affermato la sua supremazia sul vecchio continente e anche di più, non solo a livello di senior.
Guardando al presente, gli iberici hanno fatto vedere chi comanda, in una FIBA World Cup con gli USA fuori dalla lotta per il podio: ancora una volta il perno su cui ha poggiato il successo in Cina si chiama Marc Gasol, intramontabile sotto l’aspetto tecnico e fisico, ma soprattutto per il profilo dell’intelligenza cestistica e nella capacità di prendersi le proprie responsabilità nei momenti che contano (11+6+6 contro la corazzata Serbia, exploit di 33 punti nella rocambolesca semifinale contro l’Australia); un grande impatto è arrivato da una delle migliori versioni di Ricky Rubio, cervello vero su entrambe le metà campo, bravo nel mantenere la mente lucida e mettere un pizzico di furbizia con la palla in mano figurando come miglior realizzatore e uomo assist agli ordini di coach Scariolo (16.4 punti e 6 assist di media). Intorno alle due figure inserite nel miglior quintetto del torneo, girano comprimari non da poco: i macigni dall’arco dei blancos Llull e Fernandez, l’incisività dentro l’area e la difesa solida di Claver, oltre a un Juancho Hernangomez estremamente efficiente quando si tratta di concentrizzare i vantaggi costruiti (10.5 punti con il 70% da due e il 44% dall’arco). E se per alcuni di loro l’età è ormai avanzata (34 anni Gasol e Fernandez, 32 Ribas con Llull al seguito), non c’è da spaventarsi: le certezze per il passaggio del testimone passano dai fratelli Gasol all’altra coppia di fratelli NBA, ossia gli Hernangomez. E che dire di Sergio Scariolo, campione del mondo con i Raptors da vice e guida verso la cavalcata vincente dei suoi? Magistrale nella conduzione delle partite, capace di dare un’identità precisa al proprio roster e nel saper combinare la condivisione di palla nella pallacanestro moderna con l’astuzia nel tirar fuori vecchie tattiche (la difesa box-and-one contro l’Australia ha parecchio ancora da insegnare).
Oltre a questo, però c’è anche da considerare il futuro: esattamente, perchè le Furie Rosse non solo svettano sul tetto del mondo, ma anche su quello dell’Europa giovanile con un argento U20 e due ori U18 e U16 conquistati nelle rassegne estive continentali. Gli uomini di punta delle linee verdi hanno inoltre già testato il contesto professionistico, alcuni più di altri: il 19enne Carlos Alocen, attualmente playmaker del Saragozza (ma con il cartellino di proprietà da quest’estate del Real Madrid) è destinato a prendere in mano le chiavi della regia nel futuro, grazie alla sua visione di gioco, la creatività con la palla in mano e la capacità di coinvolgere tutti in ogni aspetto del gioco, doti che affermate nell’ultimo anno nella regione aragonense come backup del veterano Bo McCalebb. Dall’U18 la palla passa al reparto lunghi con l’attenzione che si sposterà oltreoceano, precisamente su Santi Aldama, letteralmente esploso come 4 verticale con una mano molto educata per qualsiasi raggio d’azione e potenziali qualità da difensore interno, che vestirà la casacca di Loyola MD in NCAA; oltre a lui, tanta speranze vengono risposte in Usman Garuba, centro potente e aggressivo e fiore all’occhiello della cantera del Real Madrid, che dall’anno prossimo sarà inserito nel roster ufficiale agli ordini di Pablo Laso. Sempre dal club blanco, andiamo a pescare un’altra point guard con mani creative, una mente capace di agire fuori dagli schemi ed eccellenti qualità di passatore quale è Juan Nunez, classe 2004; a lui si unisce il tiratore puro Ruben Dominguez, MVP del torneo U16 di Udine quest’estate e pronto a giocarsi le sue carte in ACB con la maglia dell’Estudiantes ad appena 16 anni.
Questo è il capolavoro dell’estate spagnola, fatto di un presente ancora capace di brillare e di radici alla base pronte ad emergere e affermarsi sui palcoscenici che contano davvero. Maravilloso!
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