DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI
M. Spissu 6,5: sfiora la tripla doppia (20p+10r+9a), ma in difesa soffre sia contro Justin Robinson che contro l’omonimo Gerald. Numeri alla mano meriterebbe almeno un 7 pieno visto che anche all’overtime ha realizzato 6 punti, troppi però gli errori nella metà campo difensiva.
M. Bilan 5,5: non la miglior partita per il centro croato, che nonostante le difficoltà di Cain non riesce a esprimersi al meglio e commette anche errori banali sotto canestro.
K. Treier 6: sei politico per il giocatore estone.
F. Krušlin 6: 3/7 al tiro per la guardia croata, che tiene in partita Sassari nei minuti finali del quarto quarto. Per lui anche 3 assist nei 17′ sul parquet.
E. Happ 4,5: 4 punti e 5 rimbalzi nei 13′ di gioco, ma tanti errori banali e falli evitabili (3, quasi tutti in rapida successione).
T. Katić 6-: partita senza infamia e senza lode per il croato, che mette a referto solo 2 punti, ma lotta, come suo solito, su ogni pallone.
J. Burnell 6,5: nel terzo quarto è uno dei principali artefici dell’allungo sassarese (sua la tripla del 63-50). All’overtime ruba anche un pallone a Delfino, che sarebbe potuto essere decisivo ai fini del risultato.
E. Bendzius 6: all’overtime segna l’ultimo canestro di Sassari ed è l’ultimo a mollare in casa Dinamo. Forse però, ci si aspettava qualcosa in più da lui, nonostante i 22 punti in 39′. Da rivedere anche in difesa, dove soffre spesso il taglio backdoor dei ragazzi di Repesa.
S. Gentile 7: se la Dinamo avesse portato a casa la vittoria, il giocatore ex Cantù avrebbe forse meritato anche un 8 pieno. La sua tripla vale da sola il prezzo del biglietto, anche se risulta inutile, vista la sconfitta di Sassari al supplementare.
Pozzecco 4,5: spesso le sue espulsioni sono servite alla squadra per rispondere presente sul campo. Stavolta però, nonostante i 3 falli in rapida successione fischiati a Pesaro dopo il secondo tecnico, i due punti regalati dal coach goriziano risultano decisivi per Pesaro.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO
H. Drell 7: è il principale artefice del +12 pesarese nei primi minuti di gioco, poi commette 3 falli ed è costretto alla panchina. Quando viene chiamato in causa da Repesa risponde presente ed è decisivo anche nel supplementare con 4 punti.
A. Filloy 6,5: il play/guardia ex Venezia nel quarto periodo commette un fallo antisportivo su Bilan, che avrebbe potuto compromettere la partita. Nell’azione successiva firma però la tripla del +3, che aveva praticamente consegnato la vittoria a Pesaro, prima della magata di Gentile. All’overtime esce per 5 falli.
T. Cain 5,5: 3 punti (tutti ai liberi) e 7 rimbalzi per il centro statunitense che gioca solo 21′ condizionato dai falli. La sua difesa mette comunque in difficoltà i lunghi di Sassari: in sostanza una partita da 5, ma mezzo punto in più per la vittoria pesarese.
J. Robinson 8,5: 27 punti, 2 rimbalzi e 6 assist in 28′. E’ il principale artefice della vittoria pesarese per due motivi: prima trascina i suoi compagni sul campo a suon di canestri, poi, una volta uscito per 5 falli (con un tecnico dubbio) è una sorta di allenatore aggiunto.
M. Tambone 7,5: senza l’overtime sarebbe stata una partita da SV, ma firma la tripla della vittoria al supplementare e risulta così decisivo per la vittoria dei marchigiani.
G. Robinson 7: dopo i soli 2 punti segnati nel primo tempo, nella seconda parte di gara non si perde d’animo e anche vista l’uscita di Justin Robinson per 5 falli, si carica sulle spalle l’attacco pesarese (15 punti alla fine del match per lui) e li conduce alla vittoria anche con i suoi 4 assist.
B. Basso SV: per lui solo 1′ sul parquet.
M. Filipovity 6,5: dopo un inizio in sordina cresce tantissimo nel finale e nel supplementare, dopo il vantaggio sassarese sul 107-106, firma la schiacciata del vantaggio, risultando pertanto decisivo, come G. Robinson e Tambone.
S. Zanotti 6: soffre fisicamente contro i centri sassaresi, ma in attacco si dimostra valido realizzando due triple su 3 tentativi.
C. Delfino 7: 6/14 al tiro per l’espertissimo giocatore argentino a cui si aggiunge un perfetto 4/4 dalla lunetta. Nel momento di massima difficoltà pesarese è lui a caricarsi sulle spalle la squadra e a trascinare i compagni a una rimonta insperata.
J. Repesa 8: prepara la partita in maniera pressoché perfetta. Pesaro parte fortissimo, ma dopo la rimonta della Dinamo riesce a rimanere aggrappata al match con le unghie e con i denti e, nonostante le assenze, riesce a far trovare ai propri giocatori le energie utili per realizzare gli strappi decisivi nei momenti cruciali del match.
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