Non accennano a placarsi gli animi nel campionato greco: l’Olympiacos ha seriamente rischiato la retrocessione nonostante il secondo posto in classifica, vista la manifesta volontà di non scendere in campo nella gara contro il Promitheas Patras a causa della designazione di uno degli arbitri della controversa semifinale di Coppa di Grecia, abbandonata all’intervallo dai biancorossi proprio per protesta verso l’arbitraggio.
Quel che è avvenuto nelle ultime ore ha però del surreale: un centinaio di tifosi dell’Olympiacos ieri notte si sono radunati davanti alla casa dell’arbitro incriminato, Panagiotis Anastopoulos, in segno di minaccia. A quel punto l’ufficiale di gara ha richiesto alla Federazione di venire sostituito per la gara tra Olympiacos e Promitheas, e quest’ultima lo ha accontentato, designando un altro arbitro. I fatti ovviamente hanno destato scalpore e il Panathinaikos non ha perso tempo ad inserirsi nella polemica: i rivali biancoverdi hanno deciso di non scendere in campo contro il Kymis e hanno annunciato che non prenderanno parte ad altri impegni di campionato finché la Federazione non ristabilirà un clima pacifico. In particolare: “Finché preverrà di nuovo la correttezza, non il terrorismo e l’illegalità che l’Olympiacos sta cercando di imporre con la tolleranza dello Stato”.
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