Non solo il video diffuso ieri in esclusiva, il sito TMZ ha pubblicato poco fa anche quello che sembrerebbe essere il dialogo che ha preceduto il pugno di Draymond Green a Jordan Poole. Secondo la ricostruzione, Poole avrebbe chiamato numerosi falli durante la partitella in allenamento, portando Green a chiamarlo “bitch” diverse volte. All’ennesimo insulto, Poole avrebbe reagito dicendo a Green: “You know what it is, Draymond”.
Queste parole, che letteralmente significano “Lo sai come stanno le cose, Draymond”, sarebbero un riferimento alla situazione contrattuale dei due. Entrambi sono in scadenza la prossima estate, anche se Green ha una Player Option di 27 milioni di dollari che potrebbe sfruttare per rimanere almeno fino al 2024. Poole è ovviamente in rampa di lancio, per lui si è parlato di massimo salariale e nei prossimi mesi probabilmente ci saranno novità. Le stesse cifre le chiede proprio Green, che però ha 32 anni e quindi meno prospettive di crescita per gli Warriors. Nel senso inteso da Poole quindi Golden State darà la precedenza a lui.
Stuzzicato su quello che probabilmente è un nervo scoperto, Green si è avvicinato minaccioso a Poole, colpendolo col pugno che tutti abbiamo visto e urlando: “No, non lo so. Come stanno le cose?”. Il gesto di Green è stato commentato da tutti i Golden State Warriors: il presidente Bob Myers, coach Steve Kerr e Steph Curry, oltre ad Andre Iguodala.
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