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Top of the Month EuroLega: il miglior quintetto e l’MVP del mese di Dicembre

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Chiudiamo definitivamente il capitolo 2019 con l’ultimo appuntamento di Top of the Month dove ci siamo concentrati sul mese di Dicembre. Due sole squadre sono rimaste imbattute, tante hanno fatto a spallate e alcune sono tornate a respirare dopo settimane nell’oblio. Il girone d’andata si è concluso, ora si inizia a fare sul serio.

COACH DEL MESE

L’incredibile mese di Novembre dell’Efes ci aveva costretto a dividere il premio con Ergin Ataman, ma per Dicembre non ci sono proprio dubbi. Pablo Laso è stato sicuramente il miglior coach dell’ultimo mese dell’anno, timoniere di un gruppo che sta facendo grandissime cose ai piani alti. In striscia positiva da ben due mesi i blancos sono arrivati a 10 vittorie consecutive prima di Capodanno, giocando una pallacanestro corale che si avvale di attori protagonisti (tra tutti Randolph, Campazzo e Mickey) e mestieranti di ottimo livello (Causeur e Thompkins, così come Tavares, Deck o il sempreverde Llull). Parlando con numeri alla mano, il suo Real non ha mai vinto con uno scarto inferiore ai 10 punti, subendo a volte tanto ma ripiegando nella fase offensiva: i madrileni sono terzi nella classifica a punti e secondi per plus minus, nonostante a inizio del mese nelle stesse categorie si trovassero alla posizione tre e cinque, segno che anche per costanza i ragazzi di coach Laso si stanno distinguendo dopo un inizio zoppicante. Si accettano scommesse signori: quando cadrà la striscia di vittorie blanca?

MVP DEL MESE

Non ci sentiamo di andare contro la EuroLeague Association e premiamo anche noi uno degli imbattuti del mese. Nikola Mirotic vince il testa a testa con Mike James dopo un mese difficile da dimenticare dalle parti di Barcellona. Il montenegrino è stato il volto dell’invincibile Barça, prima in classifica a pari punti con Efes e Real per tutta la durata del mese, grazie ai suoi 19.6 punti e 8.6 rimbalzi di media, distribuiti dai 28 di Mosca sino ai 21 casalinghi contro l’Olympiacos; in mezzo ottime prestazioni dove Mirotic si è distinto per punti fatti e rimbalzi (top scorer e rebounder in quattro delle cinque vittorie) e valutazione PIR (che ammonta a 25.4 di media). Threekola succede a Tomic, ultimo blaugrana a vincere il titolo nel marzo del 2014, ed eguaglia il compagno di squadra e una leggenda come Juan Carlos Navarro vincendolo per la terza volta in carriera. Era arrivato con tanta aspettativa, come grande nemico dal passato madrileno, ma ci ha messo pochissimo per farsi amare dai catalani di fede blaugrana. Che ora sognano, trascinati dal gigante montenegrino.

QUINTETTO DEL MESE

G: Mike James – CSKA Moscow

Seconda presenta su tre per MJ, autore di un mese straripante in un anno colmo di successi personali. La guardia statunitense ha riscritto i propri record diventando MVP dei Round 14 e 15 con due ottimi prestazioni da 29 e 28 punti ciascuna (senza contare punti e assist) e, rispettivamente, 36 e 32 punti PIR; mai nessuno negli ultimi due anni era riuscito nell’intento. Il suo mese non è stato però solo questo: è stato anche la doppia doppia contro Milano (17 punti con 11 assist) o i canestri decisivi nella vittoria contro Efes, due gare in cui James si è acceso nel momento del bisogno per il CSKA, che ha trovato in lui un termine offensivo degno del miglior De Colo. Se un pallone scotta, se c’è bisogno di segnale, lui c’è. E d’altronde parliamo del miglior marcatore della scorsa stagione.
Galeotta fu la sconfitta a Tel Aviv, forse con quella vittoria sarebbe stato lui l’MVP del mese.

G: Shane Larkin – Anadolu Efes Istanbul

Da un MVP a un altro, per Larkin è stato un mese sottotono rispetto al precedente. Ciononostante il suo apporto si è sentito eccome, specie con il ritorno ai fasti di un tempo di Kruno Simon, alternativa più che congeniale allo statunitense. 24 punti e 8 assist nella prima del mese contro Baskonia, il calo contro lo Zalgiris e poi il botto nelle successive partite, con 18 punti di media, 4 rimbalzi e 5 assist. Le medie sono sempre in miglioramento, così come anche la fame di vittoria, segno che lui, più di tutti, sa quanto questa squadra può dare e sa dare.

F: Nikola Mirotic – FC Barcelona

C: Othello Hunter – Maccabi FOX Tel Aviv

Se non fosse stato per lo straripante Efes forse staremmo parlando di altri protagonisti e altri colori dominanti del mese appena trascorso. Infatti anche il Maccabi, prima della gara del 28 Dicembre, era 4-0, temutissima da tutte le avversarie e pronta a prendersi il secondo posto. Questo grazie anche a una squadra solida, fatta di due perni centrali: uno in punta, Scottie Wilbekin, e uno in fondo, che a Mosca (e anche in Sardegna) ricordano con un sorriso. Hunter sbaraglia la concorrenza e va a posizionarsi meritatamente nel quarto spot del quintetto. I suoi 18 punti di media sono stati importantissimi per la squadra israeliana, che una volta perso Tarik Black ha dovuto ripiegare ancor di più sul 33enne, mai domo avversari di livello come Ayon, Monroe o Kurbanov. Il suo apporto è arrivato anche a livello di rimbalzi e assist, 6 nelle ultime due partite del mese, tra cui la persa contro Efes. Il suo Maccabi ha fermato il CSKA e si è posizionato poco sotto il podio, ma un infortunio lo ha bloccato all’alba del 2020. Chissà se rivedremo lo stesso Othello al rientro nel parquet.

C: Bogdan Dubjlevic – Valencia Basket

Chiudiamo il quintetto con il centro di una delle squadre rivelazione di questo fine 2019. Il Valencia era partito malissimo e si trovava a una sola vittoria su 6 gare ad Halloween. Dopo due mesi gli spagnoli assaporano la zona playoff con 7 vittorie e 9 sconfitte. Non tutto è dovuto al singolo, ma buona parte del lavoro è certamente del centrone montenegrino, alla sesta stagione nella Comunitat e al secondo anno in EuroLega. Il suo apporto non è mai mancato durante la regular season, ma proprio nel mese di Dicembre Dubjlevic ha raggiunto il suo massimo, firmando una “tripletta” sopra i 20 punti contro Baskonia, Milano e Fenerbahce. Proprio contro i turchi è arrivata l’onorificenza più ambita: con 42 punti PIR e la doppia doppia da 30 e 12 rimbalzi è stato eletto MVP del Round 16. Un giocatore straripante, letale nel pitturato e dall’arco, forse meno costante a rimbalzo ma certamente l’uomo su cui Valencia e il suo coach Jaume Ponsarnau deve puntare per osare anche l’ottavo posto.

 

Mario Puggioni
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