Top of the Month EuroLega: l’MVP, il miglior quintetto e il coach del mese di Gennaio

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Passato il primo mese del 2020 è tempo di tirare le somme con Top of the Month. Quintetto piccolo quello meritevole di menzione, con parecchie novità e un pari merito nella panchina del mese.

COACH DEL MESE

Meritano il titolo due coach che, contemporaneamente, hanno riportato grande entusiasmo nelle piazze, cominciando a far sognare i tifosi dopo mesi di grande mediocrità. Zeljiko Obradovic e Jaume Ponsarnau non hanno tanto in comune: uno spagnolo, 48 anni, tanti anni di gavetta e poi la grande possibilità, premiata con l’Eurocup la scorsa stagione; l’altro serbo, ultratitolato, con alle spalle 30 anni di EuroLega e 9 coppe in bacheca. Nulla in comune, eppure percorsi simili in questa stagione: un inizio claudicante agli ultimi posti, tante sconfitte e tante diffidenza e forse irriconoscenza. Dopo il temporale però c’è sempre l’arcobaleno e il gennaio di Valencia e Fenerbahce è stato da incorniciare, con entrambe le squadre che prepotentemente hanno risalito la china per piazzarsi a un solo posto dalla zona playoff. Due le sconfitte dei valenciani, solo una per i turchi. Mancano ancora 15 partite, ma se sono queste le premesse, tutto è veramente possibile là sopra.

MVP DEL MESE

Se diciamo 25.6 punti e 5 assist di media, quattro volte MVP della settimana nelle ultime 5 settimane, giocatore decisivo nelle gare contro Barcellona e Real Madrid e, dulcis in fundo, leader simbolo della capolista, chi vi viene in mente?

 

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Three in a row was unheard of 👀 Four? @shanelarkin_0 keeps shattering records winning his fourth consecutive MVP of the Round award! 👏 #GameON

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Shane Larkin è stato immarcabile, ingiocabile, a tratti infermabile in questo mese. Poche parole e tanti fatti. Un giocatore che ha deciso tutte le sei gare vinte dall’Efes nel mese di gennaio. Se lui non è in forma neanche i compagni lo sono, ma è mai successa una giornata storta per il numero 0? Dai 32 punti del Wizink Center ai 29 punti, 6 rimbalzi e 7 assist contro ASVEL, questo ragazzo ha dimostrato di voler dominare prepotentemente questa stagione. Ci sbilanciamo: sarà il prossimo MVP.

QUINTETTO DEL MESE

G: Nick Calathes – Panathinaikos OPAP Athens

Il playmaker greco torna tra i migliori del mese dopo sei gare giocate vicino all’onnipotenza. I 22 punti e 18 assist della sfida contro il CSKA Mosca hanno aperto un ciclo di doppie doppie continue, alcune poco fortunate (vedasi l’ultim, 22+10 contro il Valencia ), altre brillanti e decisive (10+17 contro l’ASVEL, 14+11 contro uno Zalgiris lanciato). Sconfitta contro Milano a parte, Calathes ha sempre messo lo zampino dando il solito grande apporto anche con i rimbalzi e i falli subiti.

G: Lukas Lekavicius – Zalgiris Kaunas

Altra squadra meritevole di menzione è stata lo Zalgiris, tornata ad essere LA squadra da battere dopo un periodo di magra durato quasi due mesi. Coach Jasikevicius ha trovato nella guardia lituana il passepartout per scardinare le difese di Maccabi (23 pt), Stella Rossa (17 pt), ALBA Berlino e ASVEL (21 pt), ultima vittima dei biancoverdi. Anche nelle sconfitte però il classe ’94 si è distinto con grande prestazioni come i 21 punti contro il Real Madrid e i 16 e 4 assist contro il Panathinaikos. I playoff sono alla portata, il ragazzo lituano si confermerà?

G: Mike James – CSKA Moscow

Altro giocatore che non ha bisogno di presentazione e uno dei veterani di questa rubrica. Mike James è il primo degli umani (o il secondo degli alieni) e lo dimostrano le prestazioni mostruoso fatte in queste ultime sei gare, in cinque delle quali è stato intitolato MVP. Dalla caduta contro il Panathinaikos (dove comunque ha chiuso con 30 punti tondi tondi) il nativo di Portland non ha mai sfigurato, superando anche il massimo stagione in fatto di punti (33 vs Baskonia)  dopo averne messo 19 contro un’allora lanciato Real Madrid; intorno 27 punti il Bayern e 21 punti nel derby contro il Khimki. Un giocatore elegantissimo, oscurato dall’ombra di un super Larkin.

C: Vladimir Stimac – Crvena Zvezda MTS Belgrade

Ultimo giocatore e primo lungo in lista, Stimac aveva iniziato nel peggiore dei modi la stagione. Relegato in panchina dalle parti del Bosforo il serbo è tornato a casa, a Belgrado, dove ha iniziato la sua vera stagione: 21 punti contro l’ASVEL, 9 e 7 rimbalzi contro Zalgiris e 12 e 6 rimbalzi contro l’ALBA Berlino sono i primi bottini ottenuti con la maglia biancorossa, che lo ha accolto come si accoglie un figlio partito lontano tanti anni prima. Le prestazioni della sua squadra sono calate rispetto ai primi periodi, ma il suo apporto è stato importante. Il senso della rinascita.

Mario Puggioni
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