Top of the Week: il miglior quintetto e l’MVP dei Round 19 e 20

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Anche il primo doppio turno del decennio si chiude con alcune sorprese, in primis ai piani alti. E come non possiamo evidenziare ciò qui su Top of the Week, la rubrica settimanale sulla pallacanestro del maggior campionato europeo. Si è fermato il Real, si è fermato il Barcellona e contemporaneamente procedono Efes e Maccabi; si iniziano a sparigliare le carte e ora ogni errore può costare caro. Anche questa settimana solito ballottaggio per il titolo MVP, ancora una volta vinto da un viso conosciuto.

MVP DELLA SETTIMANA (ROUND 19 E 20)

Shane Larkin fa tripletta e dopo il titolo del Round 18 si prende anche i Round 19 e 20, oltre ovviamente la testa assoluta della classifica con il suo Efes. Lo statunitense non ci sorprende più, forse troppo letale per questa lega e indubbiamente l’incubo delle difese di tutto il continente. Nelle due sfide non semplici contro l’Olimpia Milano e l’ASVEL Villeurbanne Larkin ha dato dimostrazione di grande crescita nonostante una media di 32 minuti giocati in tre giorni: infatti se contro le Scarpette Rosse sono arrivati 23 punti, 4 assist e 7 falli subiti, per un totale di 30 punti PIR, in una gara sottotono nonostante i 20 punti di distacco, nella seconda gara la guardia ha rischiato di ripetere una serata magica, con 19 punti all’intervallo e un’arena intera a scandire in suo onore “MVP“; alla fine i punti sono stati 29, con 6 rimbalzi, 7 assist e 7 falli subiti, insieme ben 45 di valutazione PIR in soli 29 minuti di utilizzo. Le statistiche parlano da sole, ma se ne avete la possibilità un giovedì o un venerdì spegnete la TV e accendete Eurosport Player. Il ragazzo merita, perché non è solo talento puro. E’ un uomo in missione.

QUINTETTO DELLA SETTIMANA

G: Shane Larkin – Anadolu Efes Istanbul

Ci teniamo ad aggiungere qualche dato significativo: in 19 partite Larkin ha quasi raggiunto i numeri totalizzati lo scorso anno con ancora metà stagione da giocare. In fatto di punti (401 vs 439) e rimbalzi (77 vs 65) è a due partite dal sorpasso, mentre parlando di assist è ancora lontano (101 vs 77), sintomo di un cambiamento anche a livello mentale del prodotto di Florida State, quest’anno più offensivo che altruista. Le medie però sono di un’altra fattura: 21.1 punti con il 53.3 al tiro, primo per valutazione PIR (440) e secondo per triple messe, falli subiti e punti fatti. Machine gun.

G: Alexey Shved – Khimki Moscow Region

Nonostante siamo soliti premiare in questa rubrica coloro che sono usciti vincenti in entrambe le gare, per questa settimana facciamo un’eccezione più che dovuta per un grande giocatore: il Khimki sta vivendo una delle peggiori stagioni degli ultimi anni ma, al contrario, il suo giocatore simbolo Shved sta giocando a livelli altissimi, raggiungendo medie di spessore che ricordano quelle della stagione 2017-18, dove il russo era candidato numero 1 al titolo di MVP della stagione regolare (poi vinto da Luka Doncic). Il Real Madrid sembrava imbattibile, in discesa libera, e c’è voluta l’intraprendenza dei moscoviti, uniti alla bravura nel loro numero 1, per bloccare ancora i blancos dopo la caduta contro i cugini. Dopo i 30 contro lo Zenit e i 18 contro Valencia, entrambe sconfitte, c’era troppo senso di rivalsa: Alexey Shved ha sbaragliato la difesa madrilena con 21 punti (100% da due e 5/7 da tre) e il career-high di 13 assist. A questi aggiungiamo 5 rimbalzi e una palla rubata per un performance index di 31. La furia era tanta se si pensa che ha raggiunto la doppia doppia dopo appena 20 minuti in campo. Spettacolare.

F: Marcus Eriksson – ALBA Berlin

Terzo spot nel quintetto per lo svedese dell’ALBA Berlino, autore di due gare di spessore nelle vittorie contro Stella Rossa e soprattutto Olympiacos. New entry nella rubrica, la guardia-ala ha mostrato prova di grande talento con i 22 punti al Pireo arrivati con il 6/9 dalla lunga distanza, mentre nella partita di venerdì è stato importante il suo apporto nel supplementare, unito a quello del redivivo Sikma. Si è parlato poco quest’anno della compagine tedesca, oscurata forse da un andamento a rilento e da un vacillare ai piani bassi. Ma due vittorie sono arrivate e chissà cosa può prospettare l’anno venturo…

F: Deshaun Thomas – Panathinaikos OPAP Athens

Due vittorie importanti per il Panathinaikos che resta incollato al sesto posto in coda al treno delle inseguitrici. Tra i volti significativi di questo super Pana non c’è però solo il veterano Calathes (doppie doppie per lui in entrambe le gare), ma anche quello della stella statunitense Thomas, al secondo anno in Grecia ma alla prima vera occasione in biancoverde. L’ala si è di nuovo fatta vedere con due prestazioni casalinghe enormi contro Bayern (18 pt e 9 as) e Zalgiris  (16 pt e 8 as), raggiungendo cifre sinora non viste e costruendo una buona alternativa al classico run & gun. Alla quinta stagione europea potrebbe essere arrivato alla definitiva sbocciatura, è solo questione di tempo.

C: Othello Hunter – Maccabi Tel Aviv

Concludiamo con il ritorno di un volto noto in questa rubrica. Hunter veniva da un infortunio all’apparenza importante, tanto da aver costretto la dirigenza israeliana a ritornare sul mercato. Il suo rientro però è avvenuto presto e insieme ai centimetri e ai kg lo statunitense ha portato la garra che lo contraddistingue da anni ormai. 12 punti e 7 rimbalzi sono bastati per lo zampino nello sgambetto al Barcellona, mentre una doppia doppia ai danni dell’Olimpia Milano (12  pt + 14 rb.) ha sancito definitamente il suo ritorno in ufficio. L’ex CSKA Mosca sta giocando ad alti livelli, così come anche la sua squadra in generale, ora ferma al terzo posto ma a sole tre vittorie da qualcosa di storico: la testa della classifica. Con un Othello così, sognare si può

Mario Puggioni
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