Top of the week Serie A: il miglior quintetto e l’MVP del 21esimo turno

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Torna l’appuntamento fisso del lunedì di BasketUniverso con Top of the Week Serie A. Weekend da cardiopalma, con tantissime partite che si sono decise negli ultimi istanti di gioco, alcune anche con rimonte impressionanti. Questa settimana a comporre il quintetto non potevano di certo mancare i match winner di Pistoia e Trieste, che si sono anche contesi il titolo di MVP. Accompagnati da una guardia che si è finalmente ritrovata in quel di Cremona, un nobile sconfitto nello spot di ala piccola e, a chiudere il quintetto, il fattore determinante della vittoria di Cantù su Venezia. Ecco i Top of the Week di questa settimana:

MVP DELLA SETTIMANA

Questa settimana il titolo di MVP se lo sono contesi testa a testa coloro che hanno infilato i buzzer beater decisivi nei rispettivi incontri: Fernandez di Trieste e Johnson di Pistoia. La nostra preferenza finale è andata, di misura, a Justin Johnson autore di una prova superlativa, suggellata da quel tiro allo scadere, nella quale ha anche sfiorato la doppia doppia. Trentadue minuti di impiego, 23 punti con il 60% da due e 1/3 dalla lunga distanza, 9 rimbalzi di cui 4 offensivi per un totale di 26 di valutazione. Vittoria esterna fondamentale per Pistoia che si avvicina proprio alla Virtus Roma, non più tranquilla, e risponde a tono a Trieste. Per quanto riguarda il ragazzone da Hazard, si conferma come uno degli acquisti estivi più azzeccati dalla società toscana.

IL QUINTETTO IDEALE

PM: Juan Manuel Fernandez (Trieste)

Cinque minuti al termine, +10 Sassari 64-74. Mai mollare, mai, perché in questo sport la partita termina solo quando il cronometro arriva a zero. I ragazzi di Dalmasson lo sanno bene e continuano a lottare su ogni pallone. Due minuti alla fine, sotto di quattro. Juan Manuel Fernandez da Rio Torcero sfrutta un blocco solido di Mitchell, Spissu è indietro, tripla, meno 1. Ultimo possesso del match, Sassari avanti di due, “El Lobito” riceve da Peric, a vuoto Bilan in aiuto, palleggio arresto, tripla, 83-82. Un uomo in missione contro la corazzata Sassari. Ha guidato la rimonta costringendo Sassari alla seconda sconfitta consecutiva (non succedeva dalla 20° e 21° giornata del ’18/’19). Il match winner Fernandez, ha chiuso con 23 punti in 21 minuti e 22 di valutazione. Si tratta della seconda prestazione oltre i 20 punti nel campionato Italiano, a soli due punti dal suo record personale e i 7 i tiri realizzati da Fernandez nella gara di ieri sono il record di stagione.

G: Jordan Mathews (Cremona) 

Un ritrovato Mathews, assieme al solito Happ, ha permesso a Cremona di avere la meglio sulla tenace Reggio Emilia degli ex Fontecchio e Johnson-Odom. Dopo un primo quarto dove la Vanoli è stata succube degli avversari, è stato proprio Mathews l’uomo che ha scosso i compagni e trascinati fino a riaprire il match. Ha giocato una gara di grande qualità offensiva (3/6 da due, 3/4 da tre e 4/4 dai liberi) e, per chiudere il quadro, si è anche fatto vedere a rimbalzo (6). Happ la sicurezza, Diener l’uomo d’esperienza e attenzione a Mathews che quando si accende può fare veramente male a tutti.

AP: William Buford (Roma)

Onore anche agli sconfitti perché, nonostante la Virtus Roma sia uscita senza punti dal match salvezza contro Pistoia, se la preghiera di Johnson fosse uscita o la sua fosse entrata, il classe 1990 di Toledo, Ohio, sarebbe stato sicuramente incoronato come MVP del match. Praticamente sempre in campo (37 minuti), per larghi tratti del match in attacco si è caricato in spalla i compagni. 25 punti con 8/13 al tiro da due e 3/4 al tiro pesante. Tra l’altro è stato lui l’uomo designato da Bucchi per provare a rispondere alla magata di Johnson, ma senza successo. Presente in tutti i momenti del match, un vero e proprio faro per i compagni. Johnson ha segnato, lui si è preso la responsabilità a 1 secondo alla fine, ma ha sbagliato ma solo chi tenta fallisce. Nonostante tutto, da premiare.

AG: Justin Johnson (Pistoia)

Forse gli dei del basket lo hanno voluto premiare al meglio per una partita giocata sempre da vero protagonista. Quel tiro a due secondi dal termine, fuori equilibrio, cadendo all’indietro, in precario controllo del pallone e con poca visuale del canestro è soltanto la punta di un iceberg molto grosso. Una prestazione costruita sulla voglia di essere protagonista e regalare ai suoi compagni due punti preziosissimi.

C: Kevarrius Hayes (Cantù)

Lo ha detto in sala stampa post partita anche coach De Raffaele: “La loro intensità e i rimbalzi hanno fatto la differenza”. Tradotto: Kevarrius Hayes ha fatto la differenza nella vittoria di Cantù contro Venezia. Trentadue minuti di potenza fisica e presenza intimidatoria sotto le plance. I numeri inanellati lo confermano: doppia doppia da 14 punti con il 50% dal campo e 14 rimbalzi, equamente divisi fra attacco e difesa. A completare il tabellino anche una stoppata, due recuperi e un assist per un totale di 26 di valutazione. E’ stato continuo per tutto il match e lucido nei momenti in cui la stanchezza si è fatta inevitabilmente sentire. Con questa vittoria Cantù si è allontanata in maniera netta, forse decisiva, dalla zona salvezza e può proseguire il campionato con quella serenità che spesso porta anche a risultati insperati, si vedrà.

 

Kevin Bertoni

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