Top of the week Serie A: il miglior quintetto e l’MVP della 16° giornata

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Con il posticipo fra Sassari e Cremona, si è chiuso il sedicesimo turno di Serie A, l’ultimo del 2019. Prima di andare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno, andiamo a vedere chi si è meritato di entrare nel quintetto della settimana e chi è l’MVP dell’ultima gara del girone d’andata. Fantasia al potere per quanto riguarda lo spot di playmaker, mentre in guardia troviamo un vero e proprio cecchino. L’MVP del turno arriva da Sassari, ma attenzione perché finalmente ritroviamo un italiano tra i top five. Ecco i Top of the week di Serie A, l’ultima del 2019.

MVP DELLA SETTIMANA

L’ultimo titolo di MVP del 2019 per BasketUniverso se lo aggiudica, a mani bassissime, Dwayne Evans della Dinamo Sassari. Nel posticipo di ieri contro Cremona è stato una vera e propria furia: 25 punti con il 78% da due, 7 falli subiti, 13 rimbalzi e 4 assist per una valutazione finale che ammonta a 40! Sassari ha per le mani un giocatore completo, incredibile, capace di unire presenza intimidatoria vicino al ferro e voglia di lottare su ogni pallone ad una potenza offensiva elevatissima. La sintonia, come d’altronde anche quella degli altri ragazzi, con coach Pozzecco è totale e ciò gli permette di giocare sereno e rilassato ogni gara, cosa che lo porta inevitabilmente, visto il talento, a mettere insieme cifre come quelle scritte sopra. Tanta, tantissima roba Dwayne Evans.

IL QUINTETTO IDEALE

PM: Stefan Markovic (Virtus Bologna)

Se ne parla troppo poco, anche perché il compagno di reparto è un extraterrestre e inevitabilmente attira tutta l’attenzione su di sé; ma Stefan Markovic è una delle armi segrete più efficaci della Virtus. Contro Milano ha chiuso con 12 assist (sarebbero potuti essere anche più), cioè è andato per la quarta volta in stagione sopra i 10 assist. È primo nella graduatoria stagionale di assist (6,5) ed è l’unico giocatore a comparire per 3 volte nella top five per assist in questa stagione (14 high e due volte 12). A ciò aggiungete: 7 falli subiti, 5 rimbalzi e 8 punti; non è il terminale offensivo numero uno della squadra, ma quanto a punti prodotti il serbo è sicuramente tra i primi.

G: James Blackmon (Trento)

L’ex Pesaro chiude il 2019 con una prestazione da vero e proprio cecchino: 24 punti in 26 minuti con 7/11 al tiro pesante e anche 5 rimbalzi. Nella trasferta di Varese, dopo un buon primo tempo in cui però è rimasto silente, si è scatenato nei secondi venti minuti (15 punti sui 24 totali). È stato decisivo perché, con le sue bombe, non ha permesso alla squadra di coach Caja di terminare la rimonta nell’ultimo quarto; inoltre, non si è ovviamente mai tirato indietro quando si è trattato di prendersi tiri pesanti e caricarsi la squadra sulle spalle.

AP: Awudu Abass (Brescia)

Nella vittoria contro Cantù ha messo a segno una partita totale. Ha svolto in maniera eccellente tutti i propri compiti nella metà campo offensiva e, soprattutto, in quella difensiva; dove ha messo sempre tanta pressione sui principali creatori di gioco dei brianzoli, rallentandoli in maniera netta. Inoltre, come detto, c’è anche il fatturato offensivo: 20 punti (5/12 al tiro e 8/8 ai liberi) e 8 rimbalzi per un 24 di valutazione finale; tanto per gradire insomma…

AG: Dwayne Evans (Sassari)

Difficile aggiungere qualcosa a quanto già scritto in precedenza, si tratta di un giocatore imprescindibile su entrambi i lati del campo e il suo minutaggio conferma come il “Poz” non possa fare a meno di lui (35 minuti anche ieri). Vedremo quale sarà il suo contributo alla causa dei sardi durante le Final Eight di Pesaro, già matematicamente raggiunte nei turni precedenti, e più avanti nei play off. Anche perché la Dinamo ha dimostrato di poter far male a tutte le prime della classe e quindi è sicuramente tra quelle squadre che sia a Pesaro, sia a fine anno, vorranno dire la propria.

C: Mitchell Watt (Venezia)

Contro una Pesaro priva del proprio centro titolare, il lungo nativo di Goodyear ha giocato come se fosse un bambino in un negozio di dolci. Nei trenta minuti d’impiego è sempre riuscito a prendere posizione molto profondo contro i lunghi ospiti e poi, una volta ricevuto il pallone, depositarne due (a volte anche 2+1) è stato un gioco da ragazzi. Ha chiuso il match contro i marchigiani, dove i suoi hanno sofferto soprattutto quando lui non era in campo, con 27 punti (12/15 al tiro, 80%), 5 schiacciate e mancando la doppia doppia per un solo rimbalzo (9). Gli si perdonano le 5 palle perse, un paio anche sfortunate, perché è stato una vera e propria spina nel fianco di Totè, Eboua e Zanotti; ovvero di coloro che si sono alternati, senza alcun successo, in marcatura.

Kevin Bertoni

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