Top of the week Serie A: il miglior quintetto e l’MVP della 17° giornata

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Con la vittoria della Fortitudo Bologna su Reggio Emilia si è chiuso il diciassettesimo turno e, con esso, anche il girone d’andata della Serie A. Come ogni lunedì, anche in questa befana, abbiamo ripercorso tutte le gare del weekend per eleggere i migliori della giornata. L’asse play-pivot arriva da Bologna, rispettivamente sponda Virtus e Fortitudo; ancora un italiano presente, si tratta di un’ala che sta vivendo un momento di forma spettacolare; inoltre, a completare il quintetto, troviamo due Jason, entrambi decisivi nei propri incontri, uno da Cantù e l’altro da Varese. Ecco i Top of the week di questa settimana:

MVP DELLA SETTIMANA

L’MVP dell’ultimo turno del girone di andata per BasketUniverso è il playmaker della Segafredo Virtus Bologna, si tratta del fenomeno con il numero #44 sulla schiena, il solito Milos Teodosic. Nel match contro Trento, in cui si è potuto gustare un bel duello a distanza fra lui e Alessandro Gentile, è stato più realizzatore e meno uomo assist; ma visti i numeri inanellati, il solo 3 nella casella dei passaggi vincenti gli è ampiamente perdonato. Mezz’ora di gioco in cui ha messo a segno quattro nuovi record personali in Italia: 30 punti, 10 falli subiti, 9 tiri realizzati dal campo e 34 di valutazione. Ormai le parole per descrivere questo fenomeno, che praticamente tutte le domeniche dimostra di essere di un livello di molto superiore rispetto alla media del nostro campionato, sono finite.

IL QUINTETTO IDEALE

PM: Milos Teodosic (Virtus Bologna)

Il girone d’andata di Milos Teodosic: sesto per punti di media (15,9), terzo per assist (6,2), ottavo per valutazione (18,1), decimo per plus/minus, V Nere prime in classifica. Sempre pronto a farsi carico della squadra nei momenti complicati delle partite, capacità irreale di leggere le gare e, o smazzare assist per tutti o segnare, come nel caso del match contro Trento, da ogni distanza e in ogni maniera. Contro l’Aquila, la Virtus ha dovuto soffrire fino alla fine visto il portentoso rientro in partita, dopo l’8-21 di parziale del secondo periodo, degli uomini di Brienza; ed è stato lì che Teodosic ha deciso di salire in cattedra, premere il fantomatico bottone rosso, e segnare 15 punti consecutivi negli ultimi dieci minuti. Troppo forte per tutti, semplicemente Milos Teodosic.

G: Jason Clark (Varese)

Due punti pesanti e tutt’altro che facili quelli che si è messa in tasca la Openjobmetis Varese sul campo di Treviso, dato che la squadra di Caja era reduce da sei sconfitte consecutive lontano dalla Enerxenia Arena. Varese ha spaccato la partita nel secondo tempo, in particolare nel terzo periodo di gioco, ma Jason Clark è stato un mattatore costante per tutta la gara. In campo per quasi 35 minuti, Clark ha fatto registrare il suo massimo in carriera nel nostro campionato ed ha sfiorato la doppia doppia: 30 punti con  7/13 al tiro (2/4 da tre) e 10/13 dai liberi, 9 rimbalzi catturati e 4 recuperi per una valutazione di 36. Con i suoi canestri ha prima tenuto a contatto Varese nel primo tempo, poi non ha rifiutato tiri pesanti alla fine, realizzando anche il gioco da tre punti a pochi minuti dal termine che ha permesso ai suoi di fare l’allungo decisivo; inoltre, è stato anche freddo nei liberi decisivi per suggellare la vittoria.

AP: Awudu Abass (Brescia)

Lo abbiamo premiato inserendolo tra i migliori dell’ultimo mese perché l’ex Cantù rispecchia alla perfezione il nuovo volto di Brescia: una squadra tenace, fisica, pronta a lottare su ogni pallone e non dare mai nulla per vinto o per scontato. Con questo spirito, anche ieri la Leonessa è riuscita a centrare una vittoria fondamentale in chiave Final Eight (blindando il terzo posto) contro Venezia. Una gara che Abass ha giocato rasentando la perfezione visti gli zero nelle voci di palle perse e falli fatti, senza ovviamente far mancare il proprio contributo sia difensivo che offensivo; infatti, in trentacinque minuti di impiego ha fatto registrare: 22 punti (80% da due), 5 rimbalzi, 7 falli subiti e due recuperi. Per Abass è stata la seconda gara consecutiva con 20 o più punti realizzati, a dimostrazione che non vuole calare nemmeno una marcia.

AG: Jason Burnell (Cantù)

Si sa, il derby è sempre il derby. Si tratta di una partita speciale, per atmosfera, per bellezza, per tutto, che trascende da tutte le altre. Ieri pomeriggio Cantù è riuscita ad aggiudicarsi un derby tutto sudore, lacrime, forza e voglia. Della banda di coach Cesare Pancotto, che ormai è fuori dai discorsi retrocessione (visti anche i risultati sugli altri campi), premiamo la partita del ragazzone da DeLand perché è stato l’emblema di una gara giocata con il cuore. Lottare con i lunghi di Milano non è mai facile, sopratutto se devi marcare, utilizzando le sue parole, “un giocatore che eri solito utilizzare su NBA Live 06”; ma il ventiduenne è riuscito a tenere testa all’argentino e non solo per tutti i 30 minuti giocati. Ha chiuso il suo derby facendo registrare una preziosissima doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi, che sono il suo nuovo record per palloni catturati sotto i tabelloni in questa stagione.

C: Henry Sims (Fortitudo Bologna)

Contro Reggio la Effe ha giocato un secondo tempo d’autore ed è riuscita a portare a casa una larga e importante vittoria. La prestazione di Sims, continuo per tutto l’arco della gara, è stata da vero e proprio dominatore; come aveva già fatto vedere prima di Natale. Trenta minuti sul parquet ha messo a referto una doppia doppia da 23 punti, con il 53% al tiro, e 12 rimbalzi, a cui si aggiungono 5 falli subiti e due stoppate. Nel pitturato, la sua è una presenza intimidatoria su entrambi i lati del campo e lo ha dimostrato anche contro i lunghi di Reggio che non sono riusciti a tenergli testa e, uno dopo l’altro, sono stati praticamente divorati. La Fortitudo Bologna si è qualificata alle Final Eight di Pesaro e lì Sims sarà chiamato a fare la voce grossa anche contro i lunghi delle più brave della classe; senza dimenticare che la prossima domenica inizierà il girone di ritorno, per una squadra che può, e deve, lottare per un posto tra le migliori otto anche alla fine della stagione, ma per farlo servirà il miglior Henry Sims.

Kevin Bertoni

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