TOP PLAYER(S) – Goran Dragic & John Wall
Questa settimana abbiamo deciso che il premio di Top Player va attribuito ad una coppia di playmakers che sta ribaltando qualsiasi pronostico prestagionale, ovvero Goran Dragic e John Wall. I Suns, partiti benissimo in regular season dopo che tutti gli esperti gli avevano affibiato il ruolo di peggior squadra ad Ovest, hanno dovuto affrontare il brutto colpo dell’infortunio a Eric Bledsoe, ma lo sloveno è riuscito a compiere quello step-up che lo ha portato da uno status di buon giocatore ad una reputazione di élite playmaker: nell’ultima settimana ha superato per ben due volte il proprio record di punti in una sola partita, 35 punti (14/20 al tiro) nella sconfitta contro Houston a cui sono seguiti i 40 (14/21 dal campo) nella vittoria contro i Pelicans, con queste percentuali al tiro siamo sicuri che nessuna squadra vorrebbe attualmente affrontare Phoenix in un ipotetico primo turno di playoff. Diverso invece il discorso per John Wall: da sempre etichettato come uno dei giocatori con più talento offensivo nella Lega ma finora inespresso, ultimamente è esploso trascinando i suoi Wizards ad una delle stagioni più positive degli ultimi 10 anni, 6 vittorie nelle ultime 7 partite (nonostante l’infortunio di Nenè) con JW2 a mettere insieme i seguenti numeri: 21.4 punti, 4.3 rimbalzi, 10.6 assist, solo buone notizie per Washington.
FLOP PLAYER – Raymond Felton
Per i New York Knicks vale il discorso opposto rispetto a quello valido per i Chicago Bulls, grandi potenzialità, ma una squadra che non è degna di esser definita tale. Emblema di questa stagione disastrosa è Raymond Felton (ma non è l’unico) lontano parente del playmaker che viaggiava con numeri da All-Star prima dell’arrivo di ‘Melo e quindi del suo approdo a Denver. Settimana davvero disastrosa la sua in cui ha fatto peggio della media stagionale tirando 7/32 dal campo, meno di 5 punti e 4.3 assist di media con quasi 4 palle perse, numeri che non sono all’altezza di un playmaker che dovrebbe gestire una squadra molto complessa che vanta a roster due realizzatori di primo livello come Anthony e Smith e altre personalità “particolari”. Ciliegina sulla torta di un periodo da dimenticare la vicenda con la moglie, la denuncia per possesso di armi e un processo in arrivo.
J.Sullinger, K.Lowry, J.Harden, K.Walker, K.Irving, D.Wade, Jo.Crawford, Markieff Morris, P.Millsap, D.Lee e T.Young ad un punto.
Nome | Punteggio settimana | Totale |
K.Durant | +20 | |
K.Love | +8 | |
G.Dragic | +2 | +7 |
C.Paul | +6 | |
A.Davis | +6 | |
P.George | +5 | |
L.Aldridge | +5 | |
L.James | +4 | |
J.Wall | +1; +2 | +4 |
M.C.Williams | +3 | |
C.Anthony | +3 | |
S.Curry | +2 | |
B.Griffin | +2 | |
G.Vasquez | -2 | |
JR Smith | -2 | |
R.Felton | -2 | -2 |
K.Faried | -2 | |
J.Lin | -2 | |
T.Evans | -2 | |
A.Bynum | -2 | |
R.Rubio | -4 | |
OJ Mayo | -2 | |
D.Granger | -4 | |
E.Kanter | -4 | |
A.Bennett | -6 |
TOP TEAM – Chicago Bulls
Niente Luol Deng, niente Derrick Rose, anche se ormai ci hanno fatto l’abitudine eppure sono ancora una volta tra i primi posti della Eastern Conference. Mancanza di rivalità a parte, i Bulls si stanno rendendo protagonisti dell’ennesima stagione vincente, sono quarti ad Est a 0.5 W dal terzo posto con 33 vittorie e 27 sconfitte. Le ragioni di quest’ennesima stagione positiva vanno ricercate nel duro lavoro, nella difesa e nei sani principi che Thibodeau applica ormai da anni. Prima della sconfitte odierna per mano dei Nets avevano battuto Knicks, Mavs e Warriors, tutte squadre molto più forti sulla carta. L’anima di questa squadra è Joakim Noah, sempre più sorprendente ed in grado di servire ben 10 (!) assist nei primi due quarti della sfida contro i Knicks (ai quali ha aggiunto 10 punti e 8 rimbalzi). I Bulls sono più che mai enigmatici, è difficile giustificare questi risultati se si considera che giocano con Hinrich, Augustin, Butler e Dunleavy, tutti buoni giocatori, ma di certo non adatti a caricarsi una squadra sulle spalle.
FLOP TEAM – Philadelphia 76ers
Il tanking è un’arte per poche franchigie elette ed i Philadelphia 76ers di quest’anno lo stanno facendo nel modo giusto: tankare non vuol dire solo andare in campo e perdere, ma soprattutto fare scelte societarie che distruggono la squadra presente per poter costruire sul futuro. All’ultimo draft è stata palese la volontà dei Sixers di cercare di arrivare ultimi (scelto Noel alla 6 che palesemente avrebbe saltato tutta la stagione per infortunio), purtroppo però gli è andata male, dato che con la chiamata numero 11 hanno voluto fare una scommessa scegliendo MCW, che si è rivelato molto più forte del previsto, riuscendo a far vincere ai Sixers più partite del preventivato; che fare allora? Semplice, cedere i giocatori più appetibili: allora via Hawes a Cleveland e Turner ad Indiana, il risultato è un 3-24 nel 2014, una striscia aperta di 14 sconfitte consecutive e i Bucks si “avvicinano” sempre più.
Clippers, Thunder, Grizzlies, Spurs, Wizards, Heat a +2 punti. Nuggets, 76ers, Lakers, Hawks, Pistons e Knicks a -2.
Squadra | Punteggio settimana | Totale |
Portland Trail Blazers | +6 | |
Memphis Grizzlies | +4 | |
Indiana Pacers | +4 | |
Golden State Warriors | +4 | |
Phoenix Suns | +4 | |
Brooklyn Nets | -4 | |
Minnesota Timberwolves | -4 | |
Milwaukee Bucks | -6 |
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