TOP&FLOP della settimana NBA: Grizzlies e Suns ottimi nonostante gli infortuni, Davis è già grande, Rubio un disastro

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Questa settimana abbiamo deciso di premiare dei nuovi volti: Anthony Davis si sta confermando al top della forma, Memphis e Phoenix sono delle vere rivelazioni della stagione, Sacramento sta affondando nonostante i buoni propositi e Ricky Rubio non è quell’élite PG che si aspettavano i TWolves.

 

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TOP PLAYER – Anthony Davis

E’ in corsa per il MIP, per il difensore dell’anno e, molto presto, sarà in corsa per l’MVP, questo è poco ma sicuro. Dopo una stagione passata a studiare la NBA non certo da protagonista assoluto, Anthony Davis, ha finalmente mostrato a tutti le sue vere capacità: oltre 20 punti e 10 rimbalzi di media in stagione(l’unico insieme a Kevin Love, LaMarcus Aldridge e DeMarcus Cousins), ma anche un contributo difensivo testimoniato solo in parte dalle 3.3 stoppate e 1.6 palle rubate. Gli ultimi 7 giorni di Davis sono stati storici, oltre ad aver eguagliato il record di Pat Ewing (l’unico dopo di lui a chiudere con almeno 24 punti e 6 stoppate per 3 partite consecutive), ha guidato i Pelicans a 3 vittorie consecutive grazie a 27 punti di media, che sorprendono se si pensa a quando Davis era considerato un giovane limitatissimo in attacco, 7.5 rimbalzi, 3 assist, 91% ai liberi e 68% al campo oltre che ben 7 stoppate! La convocazione all’ All Star Game non è arrivata, ma il “monociglio” sembra destinato a prendere parte all’evento in modo continuativo nei prossimi anni.

FLOP PLAYER – Ricky Rubio

Qualche giocata spettacolare per i compagni non basta per essere un buon playmaker, anzi, non è proprio sufficiente: la PG venuta dalla Spagna per risollevare i Timberwolves si sta dimostrando un pessimo affare per la franchigia del Minnesota, soprattutto nel basket moderno, dove il numero 1 deve essere sempre più scorer e fisico, meno tecnico e organizzatore. A Rubio manca del tutto il feeling col canestro (36,7% al tiro in soli 6 tentativi di media a partita nelle ultime 5) e nei momenti decisivi delle partite spesso sparisce per far posto a JJ Barea, molto più incisivo di lui soprattutto in fase offensiva; se molti giocatori a lui simili (come Rajon Rondo ad esempio) che, privi di confidenza nel proprio tiro dalla distanza, hanno trovato altre maniere per diventare pericolosi per la difesa, Rubio deve ancora capire quale possa essere la sua miglior arma per attaccare al meglio gli avversari, ma il tempo è a suo favore (è un classe 1990) e noi siamo pronti per vederlo esplodere, ma per ora continiuamo ad aspettare.

G.Dragic, K.Lowry, K.Irving, J.Wall, D.Wade, Jo.Crawford, Markieff Morris, P.Millsap, D.Lee e T.Young ad un punto.

Nome Punteggio settimana Totale
K.Durant +2;+1 +16
C.Paul +6
K.Love +5
P.George +5
L.Aldridge +5
L.James +4
M.C.Williams +3
S.Curry +2
B.Griffin +2
G.Vasquez -2
JR Smith -2
K.Faried -2
J.Lin -2 -2
A.Bynum -2
OJ Mayo -2
R. Rubio -4
E.Kanter -4
A.Bennett -6

 

TOP TEAM(S) – Memphis Grizzlies, Phoenix Suns

Goran+Dragic+Phoenix+Suns+v+Charlotte+Bobcats+VyV4nxSyzIwlIn una della Western Conference più competitive di sempre, al sesto posto ci sono i Phoenix Suns: un “rookie coach” (Hornacek) in panchina e un gruppo di ragazzi terribili in campo, etichettati come una delle peggiori 4/5 squadre ad inizio stagione, e chi pensava il contrario era definito senza mezzi termini una persona poco sana di mente, e dopo lo scambio Gortat-Okafor con gli Wizards, Phoenix era pronta ad una stagione di tanking puro. Hornacek ha però stupito tutti: è riuscito a trasformare un collettivo scarno in una temibile squadra con un potenziale infinito, la combo Bledsoe-Dragic è una delle più belle da vedere, e lo sloveno, dopo l’infortunio del numero 2 arancioviola, è stato nell’orbita dei convocati per l’All Star Game; lo spot numero 3 è occupato da Gerald Green, il vero capolavoro del coach ex stella dei Jazz: Green è passato da essere buono solo per il garbage time, capace solo di schiacciare, ad uno scorer con molte armi a disposizione (15.9 di media in Gennaio col 44% dal campo) mentre il quartetto composto da Frye, Plumlee e dai gemelli Morris è uno dei più completi pacchetti lunghi della Lega, oltre che per 3/4 anche molto giovane.

Zach+Randolph+Mike+Conley+San+Antonio+Spurs+AdnhPqCm44clDiverso invece il discorso da fare per Memphis: dopo una partenza così e così, l’infortunio di Marc Gasol è stato una mazzata terribile per coach Joerger, chiamato nel difficile compito di sostituire l’ottimo Lionel Hollins sul pino del Tennessee; i tifosi hanno avuto pazienza (nonostante avessero in casa un Randolph con una gran voglia di andar via) e, dal ritorno del catalano, i Grizzlies sono diventati inarrestabili: 12-3 nelle ultime 15, meno di 90 punti concessi di media e un gioco molto più fluido con i soliti due post e Conley in regia, che è diventato il vero leader della squadra. Purtroppo, nell’ultima gara contro i Bucks, la caviglia di Conley ha fatto crack e il playmaker ex Ohio State starà fuori per un pò (Calathes partirà in quintetto), quindi l’attacco dei Grizzlies sarà quasi completamente in mano al duo Randolph-Gasol, che però potranno contare anche sul rientrante Tony Allen.

 

FLOP TEAM – Sacramento Kings

L’arrivo di Rudy Gay aveva portato nuova linfa alla squadra, ma l’effetto positivo è svanito nella seconda metà di Gennaio. I Kings si sono resi protagonisti di una rapida discesa verso il fondo della Western Conference e sono riusciti a “superare” addirittura i Jazz che nel nuovo anno hanno vinto 6 partite sulle 13 giocate, non male vista la pericolosità del roster. Cousins e compagni, presi singolarmente, non stanno disputando una stagione da buttare, oltre allo stesso DeMarcus, ci sono Thomas  e Williams che stanno giocando la miglior stagione in carriera e Gay in netta ripresa dopo la deludente parentesi a Toronto. Detto ciò i veri problemi sembrano essere l’ambiente, che non ha mai avuto la fama di essere trai i migliori NBA negli ultimi anni, ed una squadra molto difficile da assemblare visto il gran numero di personalità molto particolari. Per i Kings un’altra stagione passata a guardare al futuro e al draft ma, nonostante le scelte molto alte ottenute negli ultimi anni, il progetto tarda a prendere il volo.

 

Clippers, Thunder, Grizzlies, Spurs, Wizards a +2 punti. Nuggets, Lakers, Bulls, Pistons e Knicks a -2.

 

Squadra Punteggio settimana Totale
Portland Trail Blazers +6
Indiana Pacers +4
Golden State Warriors +4
Phoenix Suns +4 +4
Brooklyn Nets -4
Milwaukee Bucks -6

 

Francesco Manelli

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