Bentornati con il consueto appuntamento del martedì. Anche questa volta andiamo ad analizzare l’ultima settimana di NBA che vede i Clippers in striscia aperta di 5 W, ma soprattutto con una nuova identità difensiva ed un Griffin migliore, gli incostanti Timberwolves che diventano la prima squadra ad avere nel roster sia il Top Player, sia il Flop Player. Male anche Denver che, senza McGee e Gallinari, sembra lontana dalla squadra veloce e divertente vista lo scorso anno.
TOP PLAYER – Kevin Love
Una settimana da urlo per il nativo di Santa Monica, conclusa con una prestazione da 45 punti, 19 rimbalzi e 6 assist contro i Clippers, l’unico dopo Hakeem Olajuwon ad aver realizzato una prestazione simile negli ultimi 20 anni. Eppure, nonostante la sua stagione clamorosa e le medie da assoluto MVP della lega, non riesce a trascinare i Timberwolves ad un record positivo e ai playoff ad ovest, a causa di una gestione nella metà campo difensiva a dir poco insufficiente da parte di Adelman e del suo staff, di una panchina assolutamente inesistente e del rendimento al di sotto delle attese di Rubio, per cui questa doveva essere la stagione della consacrazione definitiva. Kevin Love batte Griffin, Curry e Westbrook nella corsa al miglior giocatore della settimana grazie a delle cifre da capogiro: 31.5 punti di media, oltre 15 rimbalzi, quasi 5 assist che però, come detto precedentemente, non sono sufficienti per i Timberwolves che hanno vinto una sola partita su 4 nella ultima settimana, nonostante questi numeri storici, ecco perchè non tutti sono sicuri della lunga permanenza del prodotto di UCLA a Minnesota.
FLOP PLAYER – Ricky Rubio
La stagione 2013-2014 dei Minnesota Timberwolves necessiterebbe di un libro per essere analizzata. Dall’esplosione di Martin, non accompagnata sufficientemente dall’appoggio di Rubio, ai numeri di K-Love e l’impatto di Pekovic, la discontinuità di Brewer ecc.ecc. Tantissimi dettagli sui quali discutere, uniti tutti in uno solo: Kevin Love non ha la squadra che serve per raggiungere i piani alti. Sicuramente la causa principale è la difesa inesistente fatta vedere quest’anno, ma non va sottovalutato l’impatto di Ricky Rubio, tanto dominante dei suoi primi mesi da rookie, quanto incostante e deludente quest’anno. Martin, Love e Pekovic costituiscono un buon blocco dal quale partire, ammesso che sia gestito da un grande playmaker. Ricky Rubio ha tutte le capacità per non deludere e migliorare il rendimento dei suoi T’wolves ma non le sta dimostrando. La sua ultima settimana è davvero pessima: 10/44 dal campo, solo 6 assist e 6 punti di media, incluse una partita da 0 punti ed una da 2 assist. Cifre improponibili considerando che Rubio dovrebbe essere un playmaker generatore di gioco offensivo, e non di certo un difensore (abilità nel quale è carente tanto quanto la maggior parte dei suoi compagni). Da evidenziare anche un body language non incoraggiante ed una forma fisica precaria.
*Blaker Griffin e Dwyane Wade eletti giocatori della settimana NBA
Nome | Punteggio settimana | Totale |
K.Durant | +6 | |
C.Paul | +6 | |
K.Love | +2 | +5 |
L.Aldridge | +5 | |
L.James | +4 | |
P.George | +4 | |
M.C.Williams | +3 | |
B.Griffin* | +1 | +2 |
K.Irving | +1 | |
J.Wall | +1 | |
D.Wade* | +1 | +1 |
Jo.Crawford | +1 | |
M.Morris | +1 | |
G.Vasquez | -2 | |
JR Smith | -2 | |
R.Rubio | -2 | -2 |
OJ Mayo | -2 | |
A.Bennett | -6 |
TOP TEAM – Los Angeles Clippers
Grandissimo periodo per i Los Angeles Clippers di Doc Rivers. Dopo un inizio non promettentissimo da parte della sua nuova squadra, il coach ex- Celtics è riuscito a dare ai Clippers un’identità difensiva di tutto rispetto. Le immense potenzialità offensive di CP3 e compagni erano già note ( sono quinti per punti segnati), ciò che sfuggiva era la fase difensiva. Troppi non-difensori in una squadra, eppure Doc Rivers ha attualmente risolto il problema. I Clippers in quest’ultimo periodo sono, infatti, una tra le migliori difese della lega come dimostrano i soli 97 punti concessi ogni 100 possessi (quarti nella lega) nelle ultime 5 partite, tutte vinte. Una repentina crescita di squadra accompagnata dalla crescita dei singoli, uno su tutti, Blake Griffin, eletto giocatore della settimana dalla NBA, viaggia a 24 punti e 11 rimbalzi di media negli ultimi 10 giorni, ma soprattutto tira i liberi con percentuali inimmaginabili (4/4; 11/15; 3/4; 8/10; 10/11). Aspettando di ritrovare JJ Redick, che sarà fondamentale soprattutto a livello offensivo, Doc Rivers continua a godersi DeAndre Jordan, nel quale crede talmente tanto da tenerlo sul parquet per ben 35 minuti. Il centro sta ripagando perfettamente la fiducia: 9.6 punti e oltre 13 rimbalzi con 2.2 stoppate, ma soprattutto una copertura del ferro ancora elementare, ma fondamentale per la difesa fatta vedere recentemente.
FLOP TEAM – Denver Nuggets
I Denver Nuggets, dopo una partenza convincente, nell’ultima settimana hanno subìto un brusco stop. Tutti si chiedevano come la franchigia del Colorado, orfana di Danilo Gallinari fino all’inizio del 2014 e totalmente cambiata tra coach e dirigenza rispetto allo scorso anno, avrebbe reagito alla rivoluzione estiva. La risposta era stata positiva, Denver occupava un posto tra le prime otto nella graduatoria per i Playoffs a Ovest ma, dopo i quattro match persi in settimana contro Oklahoma City Thunder, Phoenix Suns, Los Angeles Clippers e Golden State Warriors, si ritrova ora al nono posto. Sconfitta di misura contro i Suns, ma nette tutte e tre quelle restanti. Non ci si poteva aspettare una stagione costante sui livelli fatti vedere nella prima parte di RS, ma un crollo del genere andava evitato, soprattutto perchè tre delle partite settimanali si sono giocate al Pepsi Center, da tempo fortino quasi inespugnabile.
Squadra | Punteggio settimana | Totale |
Portland Trail Blazers | +6 | |
Los Angeles Clippers | +2 | +2 |
Phoenix Suns | +2 | |
San Antonio Spurs | +2 | |
Washington Wizards | +2 | |
Indiana Pacers | +2 | |
New York Knicks | -2 | |
Chicago Bulls | -2 |
Denver Nuggets | -2 | -2 |
Sacramento Kings | -2 | |
Brooklyn Nets | -8 |
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