Top&Flop della ventitreesima giornata di Serie A

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della valle reggio emilia
Le triple di Amedeo Della Valle distruggono Trento.

MVP: Amedeo Della Valle, Grissinbon Reggio Emilia. È il giovane Amedeo il fattore decisivo per la squadra di Menetti nel big-match di giornata contro Trento. Il numero 8 di Reggio spezza i ritmi della partita accendendo la miccia dall’arco dei tre punti e per gli alpini non c’è più nulla da fare: 31 punti in 31 minuti, con uno splendido 8/11 dai 6.75m, conditi da tre rimbalzi e quattro assist. La lega premia Amedeo con una valutazione di 28; per noi è l’assoluto MVP di giornata.

Vittoria più convincente: Olimpia EA7 Milano. L’Olimpia targata Repesa sembra ormai aver ingranato la marcia, forse con qualche mese di ritardo. I meneghini superano anche l’esame Venezia al Taliercio, vincendo di misura contro una Reyer ostica e mai arrendevole. Risulta fondamentale il rientro del capitano Gentile, ma la prestazione da incorniciare di Lafayette dimostra che il gruppo si è finalmente trovato dopo le difficoltà iniziali. Questo, di fatto, lascia poche speranze a eventuali concorrenti…

Sorpresa di giornata: Simas Jasaitis, Betaland Capo d’Orlando. Mentre una città intera impazzisce per il nuovo arrivato Boatright, il veterano lituano dimostra di poter essere decisivo anche con 33 primavere sulle spalle. Senza troppi proclami, l’ex-Lokomotiv Kuban guida la “sua” Orlandina ad una vittoria fondamentale nello scontro diretto contro Torino, segnando 27 punti in soli 21 minuti, sbagliando una sola conclusione al tiro. Il 25 di valutazione della lega è il giusto riconoscimento ad una prestazione spettacolare.

Stat of the day: 57.7% da tre e 58.9% dal campo per Reggio Emilia, che nella 23esima giornata di Serie A fa registrare il record societario per percentuale dal campo e triple realizzate (15). Una giornata perfetta per i ragazzi di coach Menetti, che si confermano ancora una volta la più concreta alternativa a Milano.

FLOP

Coach Calvani discute con Tony Mitchell; il rapporto con la Dinamo è già terminato per entrambi.
Coach Calvani discute con Tony Mitchell; il rapporto con la Dinamo è già terminato per entrambi.

LVP: Tony Mitchell, Dinamo Banco di Sardegna Sassari. Chi ha riconosciuto, nel Tony Mitchel di Sassari, il top scorer dello scorso campionato? L’ex-Trento non è sicuramente l’unico responsabile dei disastrosi ultimi mesi dei sardi, ma indubbiamente la società è stata fortemente delusa dal proprio acquisto a stagione in corso. Svogliatezza, arroganza e un atteggiamento negativo hanno portato al prematuro (ma meritato) taglio del giocatore, che nella sua ultima uscita in biancoblu ha messo a referto la miseria di 6 punti e uscendo per falli dopo soli 23 minuti.

Sconfitta meritata: Manital Torino. Nulla sembra girare per il verso giusto a Torino, ma in fin dei conti ognuno è fautore del proprio destino. A Capo d’Orlando la squadra di Vitucci non riesce a fare bella figura, nonostante fosse chiamata a una prestazione convincente contro una diretta avversaria per aumentare le proprie possibilità di permanenza in Serie A. Il quintetto di tutto rispetto messo a disposizione del coach non frutta vittorie; possibile che arrivino degli ennesimi cambiamenti per dare una svolta alla stagione dei piemontesi?

Delusione di giornata: Dinamo Banco di Sardegna Sassari. La squadra campione in carica non sta riuscendo a confermarsi agli alti livelli delle stagioni passate e il sospetto che ci sia confusione nei piani societari è lecito. Il bilancio dei sassaresi dice tre allenatori a tre quarti di campionato, nono posto e dunque playoff a rischio e l’inquietante bilancio di sette sconfitte nelle ultime dieci partite. Bisogna cambiare rotta subito, per salvare il salvabile della disastrosa stagione dei sardi.

Statistica da non ripetere: solo tre giocatori in doppia cifre per l’Openjobmetis Varese. Dopo la bella vittoria di settimana scorsa, Varese fa un passo indietro, perdendo in casa della Virtus Bologna. La continuità è il principale problema dei giocatori biancorossi, e ogni giornata coach Moretti deve sperare che si accenda uno degli interpreti mandati sul parquet. Ma una strategia simile è una roulette russa e non sempre può riuscire.

Niccolò Armandola

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