Top&Flop NBA: I Celtics vincono 9 su 10, Karl paga l’ennesimo calo, KD e Curry continuano a dominare

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Siamo appena entrati nelle due settimane più calde dell’intera stagione: Venerdì inizierà l’All Star Weekend e il 18 febbraio ci sarà la Trade Deadline. Gli ultimi giorni ci hanno regalato tantissime grandi prestazioni individuali, giocate spettacolari e buzzer beater a volontà e molti rumors/ufficialità provenienti dall’esterno del parquet, è il caso dell’esonero di Derek Fisher e di quello ormai certo di George Karl. 

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Top Player(s)- Stephen Curry e Kevin Durant

Come già anticipato negli ultimi 7 giorni abbiamo assistito a tante prestazioni di assoluto livello e ad avere la meglio sono stati i due giocatori più in forma al momento: Steph Curry e KD. I due si sono sfidati un paio di notti fa, i Warriors hanno avuto la meglio grazie alla coralità di una squadra che può adattarsi facilmente a svariati tipi di situazioni. Nonostante l’1/9 al tiro da 3, Steph ha segnato 26 punti e distribuito 10 assist ed è riuscito a sedare OKC che ha potuto contare su 40+14 di Durant e 28+12 di Russell Westbrook. Nella partita precedente, contro i Wizards, l’MVP in carica si è invece reso protagonista di 51 punti con un primo quarto da 23 punti, 8/9 dal campo di cui un clamoroso 7/8 da tre punti. 

Da menzionare anche un LaMarcus Aldridge ormai perfettamente inserito nel sistema Spurs capace di guidare i suoi a 3 vittorie su 3 partite giocate con 26 punti di media, oltre 8 rimbalzi, 57% dal campo in 32 minuti; Kyle Lowry che ha ottenuto gli stessi risultati con i suoi Raptors chiudendo a 27 e 6 assist con il 56% dal campo e 14 triple segnate in totale; Kyrie Irving che ha definitivamente trovato il ritmo partita (32+12 stanotte, 29 nella precedente); Kobe Bryant che si è caricato i suoi Lakers sulle spalle conducendoli ad una doppia vittoria contro T’Wolves e Pelicans segnando in una 38 punti, nell’altra 27 con 12 rimbalzi; Nicolas Batum che dopo esser stato limitato a lungo dall’infortunio ha permesso ai suoi Hornets di vincere due “scontri diretti” sfiorando in entrambi i casi la tripla doppia ed infine il nostro Danilo Gallinari che dopo aver giocato un mese di gennaio ad altissimi livelli sta continuando a dare il massimo per rendere i suoi Nuggets una squadra quantomeno decente, per lui 25 di media nelle ultime quattro e un forte interessamento di Danny Ainge e i Celtics.

Flop Player – Brandon Jennings

Al momento del ritorno dal brutto infortunio subito lo scorso anno aveva fatto sapere di esser disposto ad accettare il ruolo di sesto uomo vista l’esplosione di Reggie Jackson. Qualcosa però non sta andando bene ed è incredibilmente evidente. Innanzitutto i 17 minuti di media che sta giocando non possono essere considerati abbastanza e il suo atteggiamento sul campo ne è la testimonianza. Nelle ultime 5 solo una volta in doppia cifra, nell’ultimo match contro i Raptors fermo a quota 0 punti con appena 3 tiri. Van Gundy potrebbe sicuramente utilizzarlo meglio, anche in posizione di guardia come tiratore sugli scarichi anche se ormai il rapporto sembra compromesso e anche se non ci sono state dichiarazioni pubbliche sembra chiaro che al massimo durante la prossima estate Jennings lascerà Detroit. I Knicks sono alle porte, non ci sorprenderemo affatto se entro il 18 febbraio BJ venisse scambiato.

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Top Team – Boston Celtics

I Warriors ne hanno vinte 9 in fila, i Raptors 9 delle ultime 10 e i Jazz, guidati da un Rodney Hood in grandissima forma, ne hanno inanellate ben 6. Ma attualmente la squadra più sorprendente dell’intera lega sono i Boston Celtics di Brad Stevens che hanno vinto 9 delle ultime 10 ed hanno conquistato il terzo posto ad Est con 31 vittorie e 22 sconfitte. Con tutto il rispetto per i Celtics e i loro giocatori, è evidente che dal punto di vista del talento e delle qualità dei singoli, solo ad Est, ci sono almeno 8/10 squadre migliori, ma come il basket ci insegna non sempre esser forti sulla carta si trasforma nell’ottenere risultati positivi. Da quando Brad Stevens siede sulla panchina dei Celtics non ha mai avuto la possibilità di allenare una squadra da finale di conference o giù di li, ma paradossalmente rischia di arrivarci. L’attacco spesso latita, ma quel genio di Isaiah Thomas spesso risolve positivamente le situazioni più disperate, la difesa è di assoluto livello, ma ciò che caratterizza questo gruppo è l’atteggiamento e la voglia. Attualmente, nonostante i record di Warriors e Spurs e la continuità dei Raptors, inserire Stevens nei favoriti alla vittoria del Coach Of The Year è tutt’altro che utopia. Anche loro potrebbero muoversi entro il 18, e chissà che riuscendo ad arrivare ad un giocatore di livello (magari Gallinari?) ci scapi davvero la finale di conference?

Flop Team – Sacramento Kings

Dall’inizio dell’anno sono la squadra più altalenante della lega e quella col maggior potenziale non utilizzato. I Playoff sono ormai molto lontani e servirebbe un netto cambio di marcia nel post All Star Game per continuare a sperarci. In settimana hanno perso contro Bulls, Nets, Celtics e Cavaliers subendo per 3 volte almeno 120 punti, 128 contro Celtics e Nets. Ora vi starete chiedendo com’è possibile prenderne 128 da Brooklyn e se lo sarà chiesto anche la dirigenza dei Kings che per questo ha deciso di esonerare George Karl. L’ufficialità arriverà nei prossimi giorni, la dirigenza è già alla ricerca di un sostituto che magari questa volta sarà gradito anche al capriccioso Cousins.

 

Luca Diamante

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