Top&Flop NBA: Cousins MVP, Batum e Bosh super. Celtics sorprendenti, Rockets in crisi

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In NBA in 7 giorni se ne vedono di tutti i colori. San Antonio, Dallas e Sacramento in striscia positiva minacciano i Rockets in caduta libera e i Warriors continuano a vincere partita dopo partita. Finisce la magia per i Pistons che toccano quota 4 sconfitte consecutive e per i Trail Blazers che sono già a quota 6, nulla in confronto a Philadelphia destinata anche quest’anno a non raggiungere le 20 vittorie. 

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Top Player (s) – Nicolas Batum, Chris Bosh & DeMarcus Cousins

Come al solito scegliere un solo giocatore è fin troppo complicato. Questa settimana la rosa dei papabili è davvero molto lunga: onore a Rajon Rondo che finalmente sta tornando ad essere il giocatore che ha fatto innamorare parecchi tifosi in quel di Boston e lo sta facendo a suon di triple doppie e ai soliti Stephen Curry e LeBron James, entrambi sopra i 33 di media. Non potendo nominare un intero quintetto la nostra scelta è caduta su tre giocatori che spesso non sono esaltati abbastanza. E’ chiaramente il caso di Nicolas Batum, sempre rimasto dietro le quinte in quel di Portland. Il giocatore ha scelto Charlotte in estate ed è stato accolto dalla promessa di essere il primo violino offensivo, la promessa è stata mantenuta e l’esplosione del francese non ha tardato ad arrivare. 33, 28 e 24 i punti realizzati nei match settimanali con un grandioso 12/20 da oltre l’arco ed almeno 10 canestri in ognuna delle partite prese in considerazione. Nic è stato per troppo tempo un giocatore marginale, è arrivata l’ora di prendere una squadra per mano visto che le potenzialità e la completezza ci sono sicuramente.

Oltre 27 punti e 9 rimbalzi di media per Chris Bosh che a suon di grandi giocate ha guidato i suoi Miami Heat a tre vittorie in altrettante sfide. Anche per Chris Bosh si tratta di una sorta di rivincita, in questo caso, contro il destino. CB1 ha avuto seri problemi ai polmoni lo scorso anno, ha saltato la maggior parte delle partite e, ad un certo punto, si è anche temuto per la sua carriera. Per fortuna di tutti noi appassionati è tornato alla grande in una squadra che ad Est può dare fastidio a chiunque, specialmente se dovesse recuperare il miglior Dragic. Passiamo ora a quello che, statistiche alla mano, è stato il miglior giocatore degli ultimi sette giorni e uno tra i migliori di questo avvio di stagione: DeMarcus Cousins. Anche DMC ha condotto i suoi Kings (in netta ripresa grazie anche al ritorno del vero RR9) a tre vittorie nelle ultime tre gare registrando medie da MVP: 36 punti e oltre 10 rimbalzi con un incredibile ed inaspettato 9/15 da tre. Se un giocatore con quella versatilità offensiva dovesse riuscire ad aggiungere anche un tiro da tre molto più che decente, come dimostrato di recente, allora diventerebbe uno dei rebus più difficili da risolvere di tutta la lega.

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Top Team – Boston Celtics

Tante squadre hanno vinto tutte le partite disputate in settimana: Spurs, Mavericks, Heat, Bulls e Warriors, per esempio, ma considerando il peso specifico dei singoli match i Boston Celtics hanno sorpreso più di tutti. Subendo appena 91 punti di media, i Celtics hanno ottenuto 3 vittorie contro avversari di assoluto livello: Atlanta Hawks, Oklahoma City Thunder e Houston Rockets. I Celtics hanno vinto 6 delle 10 partite giocate, un risultato molto sorprendente se si considera che il roster è pieno di giocatori ancora poco pronti per l’NBA o con evidenti limiti tecnici e fisici. Probabilmente l’ambizioso progetto di Ainge e Stevens sta dando i suoi primi frutti e, malgrado il roster non sia dei migliori, l’atteggiamento dei Celtics è da ammirare, così come il grande lavoro che sta facendo Brad Stevens. Da evidenziare la grandiosa prestazione di Marcus Smart contro Russell Westbrook (26 punti per Smart, 5/20 dal campo per RW0) e lo scarto medio di ben 15 punti. Anche se privi di una All Star, con questo atteggiamento e col duro lavoro, i Celtics potranno sicuramente ottenere un posto tra le prime 8.

Flop Team – Houston Rockets

La magia dei Portland Trail Blazers è finita e stanno cominciando ad arrivare le sconfitte (6 nelle ultime 6 partite), i Nets hanno finalmente ottenuto una vittoria, lasciando solo i 76ers a secco (0-11). Complessivamente però la squadra più enigmatica di quest’inizio sono gli Houston Rockets che hanno dimostrato un alternanza di risultati molto preoccupante: dopo le 3 sconfitte iniziali sembrava che i problemi fossero stati risolti con 4 vittorie di fila ottenute grazie ad un grandioso James Harden. Invece c’è stata l’ennesima inversione di tendenza che ha portato a ben 4 sconfitte contro Dallas, Nets (unica vittoria stagionale), Celtics e Nuggets, non proprio quattro corazzate. McHale e i suoi devono urgentemente trovare una soluzione ai vari problemi evidenti (difesa, palle perse e rotazioni/ruoli poco chiari) prima che sia troppo tardi; come ci hanno dimostrato i Thunder dello scorso anno infatti, ad Ovest non si può perdere tempo e se la striscia negativa dovesse continuare lo svantaggio con le dirette avversarie potrebbe ben presto risultare davvero preoccupante.

Luca Diamante

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