Torino&Verona:una stagione bella a metà

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Investimenti importanti,giocatori di livello superiore e una regular season fatta di tanti bassi e pochi alti. Le annate di Torino e Verona non possono ritenersi del tutto positive. Andiamo ad analizzare le stagioni delle due squadre:

TORINO

amoroso
Amoroso,ha disputato una grande stagione

In passato uscire da neopromossa in semifinale playoffs contro la vincente della regular season sarebbe stato un risultato straordinario. Quando però ti presenti ai nastri di partenza con giocatori del calibro di Valerio Amoroso e Stefano Mancinelli è doveroso aspettarsi qualcosina di più. La regular season è stata più complicata di quanto si potesse pensare soprattutto per i vari infortuni che hanno afflitto Steele (18 giocate su 30) e Mancinelli (23-30),ma ciò che colpisce di più è stato come Torino abbia faticato più del dovuto a trovare una buona identità difensiva da grande squadra(77,6 punti subiti a gara) al cospetto di una potenza offensiva non indifferente (80,3). Uno dei problemi maggiori per la squadra di coach Pillastrini è stato quello della scelta degli americani: Ronald Steele non è entrato mai del tutto in forma e nelle 28 gare disputate fra regular season e playoffs ha prodotto appena 10.6 punti di media e 3.6 assist. Non sono numeri da buttar via,ma se si pensa che Gergati dalla panchina ha prodotto numeri simili ci si rende conto che i il colored americano poteva garantire statistiche ben più alte . Lo stesso discorso vale per Tim Bowers che,arrivato a Gennaio come valore aggiunto,ha deluso del tutto le aspettative. L’ex Venezia ha viaggiato a 9.9 punti di media ma,aldilà dei punti, ha levato minuti importanti(10 in meno) ad un Marco Evangelisti che è passato da 12.4 punti a partita ad appena 8.4 con l’arrivo del nativo di Milwaukee. Già detto di Gergati ed Evangelisti, non si può non elogiare la buona stagione di tutti gli italiani presenti nel roster e soprattutto quella di Valerio Amoroso. L’ex Teramo ha confermato di essere un giocatore di categoria superiore e i suoi 17 punti con 7.3 rimbalzi lo hanno dimostrato. Ovviamente possiamo dire lo stesso del Mancio che quando ha deciso di giocare sul serio non era assolutamente marcabile. Una bella riscoperta è stata quella di Daniele Sandri che dopo il brutto infortunio di qualche anno fa è tornato finalmente ai suoi livelli. L’ex Treviso ha viaggiato a 7 punti e 5 rimbalzi di media,oltre alla sua intensità e  capacità di incollarsi al giocatore più pericoloso della squadra avversaria. Una nota a parte meriterebbe Jakub Wojciechowski: il nazionale polacco ha prodotto 9.2 punti con il 68%da 2,il 46% da 3 ed ha aggiunto anche 5 rimbalzi.La cosa che soprende di più è lo scarso minutaggio riservatogli da coach Pillastrini visto che lo ha utilizzato per appena 18 minuti a partita. Magari ci sono dinamiche all’interno della squadra che sono a noi sconosciute, ma un giocatore con queste cifre e con un impatto sulla partita sempre positivo avrebbe meritato molto più di quasi 20 minuti a gara.

 

Da cosa ripartire?

Di sicuro si ripartirà da coach Pillastrini visto il quadriennale firmato la scorsa stagione. Dalla riconferma del nucleo italiano della squadra che non ha per niente sfigurato durante tutta la regular season . Dalla grande passione che Torino ha scoperto di avere per la pallacanestro in una città che vive notoriamente solo di calcio.

 

VERONA

CALLAHAN
Callahan,ha dimostrato di essere super per la Legadue

Dopo aver operato  una profonda rivoluzione nel roster,Verona iniziato la stagione con grandi e rinnovate ambizioni. Coach Ramagli ,dopo aver confermato solo capitan Boscagin e Da Ros,ha costruito una squadra con tanti nomi roboanti per la serie a partire dall’ex Cantù Jerry Smith. Il playmaker statunitense ha disputato una stagione con buoni numeri (15pt. ,4.5 rim., 4ass.),ma per caratteristiche tecniche non poteva essere considerato quel “go-to-guy” di cui la squadra aveva bisogno. Non ha mai avuto un gran tiro da fuori e le difese si sono lungo andare adattate battezzandolo al tiro specialmente nei playoffs. I punti “facili” dovevano arrivare da Ronnel Taylor che però si è rivelato più un “all round” viste le statistiche: 14.5 punti,5.5 rimbalzi e 3 assist ad allacciata di scarpe. Un buon giocatore da legadue ma niente più. Capitolo Carraretto: chi si aspettava un giocatore da 15 punti nelle mani, ha sbagliato completamente atleta. L’ex Siena è il più classico dei giocatori di sistema,uno che vive di scarichi e di letture,se non innescato per bene diventa una giocatore normale per la legadue. Le note positive per Verona sono arrivate dal reparto lunghi,dove Callahan e Gandini hanno disputato una buona stagione. Il primo è ormai una certezza per questo campionato grazie alla sua fisicità e alla sua capacità di giocare sia fronte che spalle a canestro. Ha chiuso la stagione con 13.7 punti e 7 rimbalzi di media,ma soprattutto ha portato in squadra una grinta contagiosa. Se parliamo di grinta non si può non nominare Gandini che sotto le plance,aldilà delle cifre,è stato una presenza soprattutto nella metà campo difensiva. Boscagin ha disputato una stagione tutta cuore ed energia,forse la migliore degli ultimi anni. Il capitano degli scaligeri ha chiuso con 10 punti di media e tanta leadership nei momenti cruciali. Dispiace un po’ la gestione approssimativa di Da Ros che non ha disputato una regular season degna di nota. L’ex Barcellona può essere un fattore in questo campionato e Verona non si deve fare scappare un giocatore come lui. Da confermare sarebbe anche Davide Reati che con 7 punti e il 46% dalla linea dei 6,75 s’è rivelato un giocatore di massima affidabilità nei 17 minuti a partita concessigli.

Da cosa ripartire?

La conferma degli italiani e di Callahan sono i primi  punti dai quali ripartire. Dalla voglia dei tifosi che sono andati aumentando partita dopo partita e che hanno sostenuto la squadra durante tutto l’anno . Verona ha la voglia di tornare nel basket che conta e il presidente Pedrollo, con le dichiarazioni di qualche giorno fa su un possibile ripescaggio,potrebbe far sognare la città.

Redazione BasketUniverso

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