Tracy McGrady nella scorsa stagione ha giocato un intero campionato in Cina, nella CBA con gli Tsingtao Doublestar, mantenendo 25 punti, 7.2 rimbalzi e 5.1 assist. Terminata questa esperienza, la prima fuori dagli USA per lui, T-Mac è stato chiamato dai San Antonio Spurs per coprire il buco nel roster lasciato libero dal taglio di Stephen Jackson. Con gli Spurs di Popovich McGrady ha per la prima volta superato il primo turno di Playoffs, giungendo fino alle Finals ma arrendendosi 4-3 ai Miami Heat di Lebron James.
Nella cavalcata degli Spurs fino alle Finals c’è però davvero pochissimo T-Mac, in campo solo negli ultimi minuti di partita quando il risultato non era più in discussione, il cosiddetto garbage time. L’ex giocatore di Magic e Rockets non è riuscito a segnare nemmeno un canestro nel suo ritorno in NBA ed è sceso in campo solo in 6 incontri per 5.2 minuti medi. Ora che è tornato free agent, Tracy McGrady deve fare una scelta: aspettare una chiamata dalla NBA oppure tornare in Cina, scelta che, come affermato dallo stesso giocatore, non gli dispiacerebbe: “Tornare in Cina? Perchè no? Penso che la CBA sia la migliore opportunità per coloro che hanno giocato molto in NBA e vogliono prolungare la propria carriera cestistica, come me. Non ci ho ancora pensato, ma il ritorno in Cina è una possibilità”.
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