Trade Deadline 2014: chi ha fatto i migliori affari? Il pagellone delle ultime ore di mercato

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Ci si aspettava una trade deadline sorprendente… sorprendente si, ma in negativo: forse l’unico colpo degno di nota è stato quello di Indiana Pacers, che ha ottenuto Evan Turner, cedendo Danny Granger a Philadelphia. I vari Rondo, Shumpert, Deng, Lin e Afflalo rimangono nelle squadre di appartenenza, rimandando così le voci di scambio nella prossima sessione di mercato.

 

I Sacramento Kings ricevono: Jason Terry (2 anni di contratto, 5.625.313 per il 2013-2014, 5.850.313 per il 2014-2015), Reggie Evans (2 anni di contratto, 1.695.635 per il 2013-2014, 1.768.653 per il 2014-2015)

I Brooklyn Nets ricevono: Marcus Thornton (8.050.000 per il 2013-2014, 8.575.000 per il 2014-2015

Trade che sostanzialmente non cambia nessun equilibrio ne a livello salariale, ne a livello di talento espresso. I Nets si garantiscono un giocatore con tanti punti tra le mani in uscita dalla panchina come Thornton, in cambio di due giocatori ai margini delle rotazioni di Jason Kidd. I Kings si garantiscono un’ala grande che, fondamentalmente, non c’entra molto con le caratteristiche di DeMarcus Cousins, e un veterano per fare da chioccia al rookie McLemore come Terry, anche se il Jet resterà fuori per il resto della stagione.

VOTO SACRAMENTO KINGS: 6      VOTO BROOKLYN NETS: 6+

 

I Washington Wizards ricevono: Andrè Miller (2 anni di contratto, 5.000.000 per il 2013-2014, 4.625.000), una scelta del secondo giro del 2014 dei Philadelphia 76ers (protetta tra la 31 e la 46 e tra la 51 e la 60);

I Denver Nuggets ricevono: Jan Vesely (1 anno di contratto, 3.340.920 per il 2013-2014);

I Philadelphia 76ers ricevono: Eric Maynor (1 anno di contratto, 2.016.000 per il 2013-2014), una scelta del secondo giro del 2015 dei Washington Wizards, una futura scelta al secondo giro dei Denver Nuggets.

I Nuggets si liberano del peso Andrè Miller che, oltre a chiamare oltre 4 milioni e mezzo il prossimo anno, iniziava ad essere una presenza ingombrante anche nello spogliatoio, vista la sua richiesta di maggior spazio in campo, ottenendo un contratto in scadenza come quello di Vesely. Washington boccia Eric Maynor come backup di John Wall (e soprattutto rimpiange il taglio di Kendall Marshall ad ottobre) e si garantisce un veterano affidabile come Miller, mentre i 76ers liberano spazio salariale e ottengono altre scelte al secondo giro.

VOTO DENVER NUGGETS: 6+   VOTO WASHINGTON WIZARDS: 6.5    VOTO PHILADELPHIA 76ERS: 6

 

Gli Charlotte Bobcats ricevono: Gary Neal (2 anni di contratto, 3.250.000 per il 2013-2014, 3.250 per il 2014-2015), Luke Ridnour (1 anno di contratto, 4.320.000 per il 2013-2014);

I Milwaukee Bucks ricevono: Ramon Sessions (1 anno di contratto, 5.000.000 per il 2013-2014), Jeff Adrien (1 anno di contratto, 916.000 per il 2013-2014)

I Bobcats aggiungono al loro back court i due tiratori affidabili e versatili di cui avevano bisogno, mentre i Bucks liberano circa 2 milioni di spazio salariale quest’anno e altri 3 l’anno prossimo, indebolendo ulteriormente il loro malandato roster in vista del rush finale di sconfitte per ottenere la prima scelta al prossimo draft.

VOTO CHARLOTTE BOBCATS: 6.5     VOTO MILWAUKEE BUCKS: 6+

 

I Golden State Warriors ricevono: Steve Blake (1 anno di contratto, 4.000.000 per il 2013-2014);

I Los Angeles Lakers ricevono: Kent Bazemore (1 anno di contratto, 788.000 per il 2013-2014), MarShon Brooks (1 anno di contratto, 1.210.000 per il 2013-2014).

Analizzando questa trade, si può dire che si tratta di un movimento equo per le squadre, i Lakers liberano il cap, ottenendo un abbassamento della luxury risparmiando tra i due ai tre milioni e mezzo. Per la franchigia di Oakland, Steve Blake potrebbe essere il tassello mancante del puzzle. A loro mancava un playmaker di riserva, in grado di dare ritmo alla squadra durante i minuti in cui Stephen Curry è seduto in panchina, o addirittura giocare insieme a lui, in modo da liberarlo dai compiti di playmaking, come faceva Jarrett Jack lo scorso anno.

VOTO LOS ANGELES LAKERS: 6- VOTO GOLDEN STATE WARRIORS: 7

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I Philadelphia Sixers ricevono: Earl Clark (2 anni di contratto, 4.250.000 per il 2013-2014, 4.250.000 per il 2014-2015, entrambi non garantiti), Henry Sims (2 anni di contratto, 788.000 per 2013-2014, 915.000 per il 2014-2015, entrambi non garantiti), una scelta del secondo giro del 2014 dei Memphis Grizzlies, una scelta del secondo giro del 2014 dei Cavaliers.

I Cleveland Cavaliers ricevono: Spencer Hawes (1 anno di contratto, 6.500.000 per il 2013-2014).

A Philadelphia hanno le idee chiare: TANKING sfrenato. Oltre ad Evan Turner, anche il pivot titolare, Hawes, è partito. In questo modo si liberano i sei milioni e mezzo e preparano il terreno per il ritorno (ormai vicino) di Nerlens Noel. I Cavaliers aggiungono un centro atipico al loro disfunzionale reparto lunghi, che può contare su Anderson Varejao, Tristan Thompson e Anthony Bennett, per un ultimo, disperato, tentativo di agganciare il treno playoff nella pessima Eastern Conference odierna. La sensazione è che non ce la faranno.

VOTO PHILADELPHIA 76ERS: 5.5   VOTO CLEVELAND CAVALIERS: 6-

 

I Los Angeles Clippers ricevono: i diritti su Cenk Akyol.

 Gli Atlanta Hawks ricevono: Antawn Jamison (1 anno di contratto, 1.400.000 per il 2013-2014).

Qualcuno ha da aggiungere qualcosa?

VOTO LOS ANGELES CLIPPERS: 6   VOTO ATLANTA HAWKS: 6

 

I Los Angeles Clippers ricevono: una scelta del secondo giro del 2014 dei Philadelphia 76ers (protetta tra la 31 e la 40 e tra la 46 e 60)

I Philadelphia Sixers ricevono: Byron Mullens (1 anno di contratto, 947.000 per il 2013-2014), una scelta del secondo giro del 2014 dei Los Angeles Clippers.

Vedi trade Clippers-Hawks.

 

I Denver Nuggets ricevono: Aaron Brooks (1 anno di contratto, 1.027.000 per il 2013-2014)

Gli Houston Rockets ricevono: Jordan Hamilton (1 anno di contratto, 1.169.000 per il 2013-2014)

Movimento minore per sistemare gli ultimi posti a roster, Denver ottiene un playmaker tiratore in grado di sostituire l’infortunato Nate Robinson, Houston guadagna un tiratore, utile per punire i raddoppi su Howard.

VOTO DENVER NUGGETS: 6-   VOTO HOUSTON ROCKETS: 6+

 

I San Antonio Spurs ricevono: Austin Daye (1 anno di contratto, 947.907 per il 2013-2014);

I Toronto Raptors ricevono: Nando De Colo (1 anno di contratto, 1.463.000 per il 2013-2014).

In Canada preparano già la parata per il titolo. Lo scambio più inutile della storia.

VOTO SAN ANTONIO SPURS: S.V.    VOTO TORONTO RAPTORS: S.V.

 

I Sacramento Kings ricevono: Roger Mason (1 anno di contratto, 1.400.000 per il 2013-2014, non garantito), soldi.

I Miami Heat ricevono: una seconda scelta del draft 2015 dei Sacramento Kings (protetta tra la 31 e la 49 e tra la 56 e la 60).

Sacramento riceve Mason e soldi, cedendo a Miami una scelta più protetta dei panda. L’unico vantaggio per Miami è quello di liberare un posto nel roster, per poter firmare un rinforzo in vista dei playoff.

VOTO SACRAMENTO KINGS: S.V.   VOTO MIAMI HEAT: S.V.

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I Philadelphia 76ers ricevono: Danny Granger (1 anno di contratto, 14.021.788 per il 2013-2014)

Gli Indiana Pacers ricevono: Evan Turner (1 anno di contratto, 6.679.867 per il 2013-2014), Lavoy Allen (1 anno di contratto, 3.060.000 per il 2013-2014)

Eccoci arrivati alla trade clou della deadline, quella tra 76ers e Pacers. Secondo molti analisti questa trade è un colpo di genio di Larry Bird (e lo potrebbe essere), ma ci sono da valutare svariati fattori:

  1. Evan Turner ha dimostrato di poter fare la differenza solo se ha la palla in mano e l’opportunità di gestire l’attacco in libertà come stava accadendo a Philadelphia quest’anno;
  2. Danny Granger è il mentore di Paul George e vero uomo spogliatoio dei Pacers, la sua perdita potrebbe creare qualche crepa nello spogliatoio;
  3. Lo stesso Granger sarà tagliato dai 76ers e potrebbe rinforzare una diretta concorrente di Indiana (Miami? San Antonio?)

Però va considerato che Lance Stephenson sarà unrestricted free agent in estate, quindi Turner potrebbe essere una sorta di “polizza” nel caso (improbabile) di un trasferimento del nativo di New York.

Philadelphia invece ottiene il contratto necessario per superare il salary floor (la soglia minima di stipendi che una squadra deve pagare) e continua il suo progetto di tanking.

VOTO PHILADELPHIA 76ERS: 5.5    VOTO INDIANA PACERS: 6+

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Redazione BasketUniverso

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