Tre franchigie NBA avevano tentato di opporsi alle partite a porte chiuse prima della positività di Gobert al coronavirus

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La NBA, ormai è risaputo, ieri notte ha deciso di chiudere temporaneamente i battenti dopo che Rudy Gobert è stato il primo (e finora unico) giocatore positivo al COVID-19. Nelle ore precedenti alla notizia, tuttavia, Adam Silver era stato in conference call con tutti e 30 i proprietari delle franchigie per decidere come muoversi: la votazione aveva alla fine determinato che si sarebbe giocato a porte chiuse.

Adrian Wojnarowski ha svelato che alcune squadre avrebbero preferito, anche prima del contagio di Gobert, stoppare la stagione preventivamente, ma che la maggioranza ha poi votato per le porte chiuse. Solo tre squadre si sarebbero invece opposte ad entrambe le soluzioni, cercando di continuare a giocare le gare davanti ai propri tifosi fino a quando non fosse arrivato un ordine direttamente dal governo: i New York Knicks, gli Houston Rockets e gli Indiana Pacers.

Francesco Manzi

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