Trieste-Cantù, le pagelle: Alviti eroe per sbaglio, Henry migliore dei suoi; Smith è fenomenale ma non basta all’Acqua S.Bernardo

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ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE

Marcos Delia: 7. I lunghi avversari faticano a tenerlo e chiude con una quasi doppia doppia perché mette a segno 13 punti e cattura 9 rimbalzi.

Tommaso Laquintana: 6.5. Partita altalenante, con attimi di dominio e altri di nebbia, però nel complesso prestazione più che sufficiente.

Matteo Da Ros: 5.5. L’italiano è un cestista di grande sostanza. Rischia di commettere un’enorme ingenuità a pochi secondi dalla fine ma il suo libero ha chiuso la contesa.

Mike Henry: 7.5. Indubbiamente il migliore in campo per i suoi. Peccato non abbia potuto giocare gli ultimi possessi della sfida causa cinque falli.

Milton Doyle: 4.5. Non il giocatore che siamo soliti ammirare. Una domenica veramente da dimenticare per l’americano.

Juan Manuel Fernandez: 6.5. Anche lui come Henry condizionato dai falli però nel complesso ha disputato una buona gara nonostante alcuni errori evitabili.

Daniele Cavaliero: 4.5. Chiude 0/3 dalla lunga distanza e ha la peggior valutazione di squadra.

DeVonte Upson: 4.5. Quasi non ci si accorge della sua presenza in campo nonostante gli oltre 11 minuti sul parquet.

Hrvoje Perić: 6. Senza infamia e senza lode. Sicuramente non è più il Perić di Venezia ma l’intelligenza cestistica non è andata persa.

Davide Alviti: 6.5. Da 4 fino a 2 minuti dal termine, poi segna la tripla del pareggio e sostanzialmente la vince lui. Non possiamo dargli più di 6.5 perché non possiamo dimenticare i primi 11 minuti in campo, cioè fino a quando Henry è uscito per cinque falli.

All. Eugenio Dalmasson: 5.5. La sua Trieste non ha giocato una bella partita, nonostante la vittoria finale. L’Allianz non ha capito come ha fatto a conquistare questa gara però bisogna anche dire che è stata bravissima a rimanere attaccata al match fino all’ultimo e ciò non è certamente da sottovalutare.

 

ACQUA SAN BERNARDO CANTÙ

Maarty Leunen: 6. Come per Perić, anche lui prestazione senza infamia e senza lode. Di certo non una domenica da ricordare nella sua lunghissima carriera.

Jaime Smith: 8. Primo trentello in Italia che però non è bastato alla sua Cantù per strappare due punti pesantissimi a Trieste, solo ed esclusivamente per colpa dei brianzoli.

Frank Gaines: 5.5. Alla fine ne mette 14 però da Gaines Cantù sia aspetta maggiore precisione. I tanti errori al tiro hanno comunque pesato sul risultato finale, specialmente negli ultimi possessi.

Jordan Bayehe: 5. Dopo qualche prestazione più che positiva, questa sera è stato insufficiente. Nel percorso di crescita del camerunense è ampiamente accettabile un passaggio a vuoto.

Jazz Johnson: 6.5. Molto bene nel primo tempo, nella ripresa invece si perde tra i tanti errori banali.

Gabriele Procida: 5.5. In difesa è attentissimo però in attacco avrebbe potuto fare di più, soprattutto perché si è preso meno responsabilità rispetto al solito.

Andrea Pecchia: 5. Continua la stagione difficile del classe 1997 di Segrate. L’errore al tiro che avrebbe potuto portare la partita all’overtime è lo specchio dello suo stato mentale.

Donte Thomas: 6. In attacco è un appoggio per i suoi compagni mentre in difesa fa il suo. Di certo i lombardi non hanno perso per colpa sua.

Sha’markus Kennedy: 4.5. Il centro rookie è ormai ai margini del progetto, essendo diventato il cambio di Bayehe, che era arrivato da Roseto per dare qualche minuto di riposo a lui e Leunen. Le stoppate non sono tutto, purtroppo per lui.

All. Piero Bucchi: 5. La prestazione della sua squadra sarebbe da 6.5, se ci fermassimo al 38′, però gli errori nell’ultimo minuto e mezzo sono inaccettabili e condizionano in maniera davvero importante il voto dell’ex tecnico della Virtus Roma. Questi due punti persi potrebbero pesare come un macigno sulla classifica finale.

Immagine in evidenza: sito Pallacanestro Cantù

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