Tutti i numeri (e non solo) delle NBA Finals 2019

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Un’altra stagione NBA si è conclusa con un risultato inatteso a inizio anno, ovvero con la vittoria dei Toronto Raptors, guidati da un fantastico Kawhi Leonard, MVP della serie con quasi 30 punti e 10 rimbalzi di media. Vediamo adesso quali sono stati alcuni dei più significativi numeri registrati in queste Finals.

0: come i minuti giocati insieme nel corso di questa stagione da parte di questo quintetto per gli Warriors: Cook, Cousins, Green, Jerebko, Livingston, che ha aperto l’ultimo quarto di Gara6. La dice lunga sulla sfortuna abbattutasi sul roster dei californiani.

1: uno come il primo titolo della storia dei Toronto Raptors, e di una squadra non americana in generale.

2: due come i titoli di campione NBA e di conseguenti titoli di MVP vinti da Kawhi Leonard, conquistati con due squadre diverse. Unico nella storia assieme a LeBron James e Kareem-Abdul Jaabar, ma primo nel vincerli in entrambe le Conference.

 3/3: come i titoli vinti nelle sue prime 3 stagioni in NBA da Patrick McCaw. Non un vero protagonista di queste vittorie ma come dire.. al posto giusto al momento giusto!

6: sei come le gare necessarie ai Raptors per battere i bi-campioni in carica dei Golden State Warriors e portare il titolo a Toronto, città definita da Drake come “The 6ix”, appellativo che deriva dalle cifre in comune nel codice telefonico dell’area di Toronto, e dai 6 quartieri che si unirono per creare l’odierna città nel 1998.

7: Draymond Green è il 7 giocatore di sempre a realizzare una tripla doppia in una serie di finale quando la sua squadra deve evitare l’eliminazione. Le sue 3 triple doppie di queste Finals, lo collocano al terzo posto di sempre in questa classifica. Davanti a lui solo James con 10, e Magic Johnson con 8.

8: otto come gli errori consecutivi al tiro per passare in vantaggio negli ultimi 24 secondi del quarto periodo o overtime di Steph Curry nella sua carriera nei Playoffs. Evento che si è verificato in Gara6 quando ha sbagliato la tripla de potenziale +2 a 10 secondi dalla fine.

12: undici come i minuti giocati in queste Finals da Kevin Durant prima che il suo tendine d’Achille cedesse, affievolendo così sul nascere gli entusiasmi e le speranze di rimonta di tutta Oakland. E’ inoltre il secondo numero più basso di minuti giocati nelle finali da parte del miglior realizzatore della sua squadra durante la stessa stagione. Solo Bob Ferrick ne giocò di meno nel lontano 1949 per i Washington Capitols.

16: come il giorno di Luglio del 2018, quando Masaj Ujiri, GM dei Raptors, completò la trade che portò Kawhi Leonard e Danny Green in Canada in cambio di DeMar DeRozan, Jakob Poetl e una futura prima scelta al Draft. Oggi possiamo confermare che la scommessa di Ujiri è andata in porto, forse oltre ogni più rosea aspettativa.

16: sedici come anche le triple segnate da Fred VanVleet, record NBA nelle Finals per un giocatore che parte dalla panchina. Superate le 15 di JR Smith e Robert Horry.

26+10: come i punti e rispettivi assist e rimbalzi messi a referto da Lowry e Siakam nella decisiva Gara 6. Lowry è il sesto giocatore nella storia a realizzare questo tipo di doppia-doppia in una Gara 6 o 7 di finale, il secondo assieme a LeBron James nel riuscire a farlo in trasferta.

 

30: come i punti segnati in 3 quarti da uno straordinario Klay Thompson, prima di abbandonare il campo per quello che si è rivelato essere, la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro.

+31: come i punti di differenza in trasferta dei Raptors contro Golden State in una serie di finale. Il secondo differenziale più alto di sempre dietro al +40 realizzato da San Antonio nel 2014 contro Miami.

33: come il numero di maglia di Marc Gasol, al suo primo titolo in NBA. Assieme a suo fratello Pau, diventa la prima coppia di fratelli a vincere ciascuno almeno un anello.

144: come i secondi necessari a Kyle Lowry per raggiungere la doppia cifra in punti segnati in una Gara di finale NBA. E’ il più veloce a riuscirci dall’anno della fusione con la ABA.

371: come le triple realizzate nei Playoffs da Klay Thompson, terzo in questa speciale classifica dietro Ray Allen (385) e il suo compagno di squadra Steph Curry (467).

732: come i punti realizzati in questi Playoffs 2019 da Kawhi Leonard, davanti a lui in una singola post-season, solo Micheal Jordan (759 nel 1992) e LeBron James (748 nel 2018).

1187: come i punti realizzati da Leonard e Siakam in questa post-season, gli stessi realizzati da Jordan e Pippen, issati al secondo posto di questa classifica. Meglio di queste due coppie, solo LeBron James e Dwayne Wade con 1222 punti realizzati nel 2012.

31.5M: come i milioni di dollari che si può garantire Kevin Durant, qualora decidesse di esercitare la sua Player Option per restare un altro anno con gli Warriors, nonostante l’infortunio che lo costringerà ai box verosimilmente per tutta la prossima stagione. Una scelta non semplice che infiammerà i primi giorni della Free Agency ormai alle porte.

Lorenzo Simonazzi

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