La partita tra Houston Rockets e Miami Heat non è stata priva di tensioni, culminate nella rissa scoppiata tra Tyler Herro e Amen Thompson negli ultimi istanti della gara. Un episodio che ha portato all’espulsione di diversi giocatori e membri dello staff, ma che non sembra aver lasciato rancori.
Dopo l’accaduto, Tyler Herro ha commentato la situazione mostrando comprensione per la reazione dell’avversario:
“Mi sarei inc***ato anch’io se fossi stato al suo posto”, ha dichiarato il giocatore degli Heat. “Ho rubato la palla e ho cercato di correre verso il canestro per segnare. Lui ha provato a fermarmi, ma io ho continuato a correre, ed è così che sono finito a terra.”
Herro ha anche sottolineato di non aver voluto provocare nessuno:
“Non c’era nessuna intenzione di mancare di rispetto o fare altro. Stavo solo cercando di giocare e chiudere la partita. Capisco perché si sia arrabbiato”.
La rissa è scoppiata a meno di 40 secondi dalla fine, con gli Heat avanti 99-94. Il gesto di Thompson ha scatenato il caos, portando le panchine a intervenire e trasformando la situazione in una vera e propria zuffa. Gli arbitri hanno espulso Amen Thompson, Tyler Herro, Jalen Green, il coach di Houston, Ime Udoka, il suo assistente, Ben Sullivan, e Terry Rozier degli Heat.
Nonostante l’incidente, Miami è riuscita a mantenere la concentrazione, chiudendo la partita con una vittoria per 104-100.
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