Che Mirotic prima o poi avrebbe giocato in NBA non è mai stato un mistero; che lo avrebbe fatto con la maglia dei Bulls nemmeno. L’attesa prolungata dell’ufficialità negli ultimi giorni aveva fatto dubitare, però, sul quando, ma ora ogni perplessità è svanita…
Sfumato definitivamente ‘Melo e assegnato lo spot di 4 al rookie McDermott, ai Chicago Bulls rimaneva da coprire unicamente il ruolo di ala forte – considerata l’imminente amnesty su Boozer. In meno di 48 ore, la franchigia dell’Illinois ha coperto anche questa lacuna del proprio roster ufficializzando il tanto atteso approdo Oltreoceano di Nikola Mirotic e l’assunzione di Gasol come chioccia del giovane talento montenegrino. L’asso del Real Madrid, messosi in mostra nell’ultima stagione con 12.5 punti e 5.7 rimbalzi di media, è stato ingaggiato con un contratto della durata di 3 anni, per uno stipendio complessivo di 17 milioni di dollari.
Con i suoi centimetri e la sua clinica di tiro efficace dalla distanza, Mirotic – insieme a McDermott e Gasol – potrebbe risultare una valida soluzione ai problemi nella metà campo offensiva che hanno fatto soffrire i Bulls soprattutto nei playoffs. Considerata l’bilità sia di Gasol che di Mirotic di interpretare entrambi i ruoli sotto le plance, non è da escludere che in stagione Thibodeau possa far giocare i due lunghi insieme, che, con il supporto di McDermott, andrebbero a formare un trio dal potenziale offensivo incredibile oltre che di un’eleganza invidiabile.
A completare il roster dei Bulls, però, non poteva non esserci la riconferma di un giocatore difensivo tipico delle rotazioni di Thibs: si tratta di Kirk Hinrich, play 33enne divenuto unrestricted free agent il 30 giugno e rivelatosi un buon cambio per Augustyn, in quanto capace di coprire le lacune difensive del suo compagno di squadra. Hinrich, 9.1 punti e 3.9 assist ad incontro in questa stagione, ha rifirmato con i Bulls per altri 2 anni ad 8 milioni, vale a dire la stessa cifra che ha percepito nell’ultima annata con i tori.
Nonostante il mancato ingaggio di Anthony, i Bulls possono mettere sul piatto un quintetto titolare di tutto rispetto con Rose (che dovrebbe rientrare), Butler, McDermott, Mirotic/Gasol e Noah. Senza contare, inoltre, che lo spazio salariale per firmare il numero 7 dei Knicks potrebbe essere investito in altri colpi alternativi nella free-agency.
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