Una breve storia del rapporto tra NBA e scommesse sportive

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Quello tra l’NBA è il mondo delle scommesse sportive è sicuramente un rapporto complesso, che ha attraversato diverse fasi nel corso della storia della lega americana. Probabilmente non sai, infatti, che negli anni ‘90 il governo a stelle e strisce ha di fatto proibito con una legge federale le scommesse sportive in tutto il territorio USA.

Il PASPA (Professional and Amateur Sports Protection Act), emanato nel 1992, è stato dichiarato incostituzionale solo nel 2018, il che ha consentito nuovamente ai singoli stati di regolare in maniera autonoma il mercato delle scommesse sportive.

Hai capito bene, la popolarissima Lega di pallacanestro americana si è aperta al mercato delle scommesse solo da pochissimi anni. E ora anche i tifosi a stelle e strisce possono conoscere il draw no bet significato, il Cash Out e tutte le altre terminologie del betting a cui noi siamo più che abituati. Fino a questo momento, infatti, i giocatori statunitensi non hanno avuto modo di assorbire pienamente il vocabolario del betting online.

Un’evoluzione, quindi, che ti lascia capire non solo la trasformazione del panorama sportivo degli Stati Uniti, ma anche quanto le leghe professionistiche abbiano dovuto per necessità adeguarsi alle moderne opportunità di business.

Ti stai chiedendo cosa abbia spinto il governo USA a riaprire il proprio mercato del betting? Ripercorriamo insieme tutte le tappe del rapporto tra NBA e scommesse sportive.

L’iniziale diffidenza e gli scandali legati al betting (1950 – 1992)

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La fondazione dell’NBA risale al 1946, e fin da subito la Lega si è dimostrata estremamente rigida rispetto alle attività di scommessa. Il timore principale legato a questa posizione era quello che il betting potesse compromettere l’integrità degli eventi, minando gravemente la fiducia dei tifosi.

Tale posizione, peraltro, divenne ancora più inflessibile in seguito allo scandalo legato alla figura di Jack Molinas, cestista dei Fort Wayne Pistons che negli anni ‘50 fu beccato a piazzare scommesse clandestine e a truccare alcune partite dell’NBA. Molinas, infatti, venne radiato a vita dalla Lega e condannato ad una severissima pena detentiva.

Circa 30 anni dopo, negli anni ‘80, scoppiò un altro scandalo legato alle scommesse, questa volta legato alla figura di Henry Hill e ad alcuni giocatori del Boston College. Hill, popolare mafioso statunitense, avrebbe infatti corrotto numerosi cestisti del College, tra cui Rick Kuhn, al fine di creare un sistema di incontri e di scommesse sportive truccate.

La serie di scandali legati al betting, specialmente una volta appurata anche l’intromissione della criminalità organizzata nel settore, portò gli Stati Uniti alla realizzazione del Professional and Amateur Sports Protection Act (1992). Questa legge ha di fatto messo fuori legge le scommesse sportive a livello nazionale, ad esclusione di alcuni Stati come il Nevada. Pensi che questa misura sia stata in grado di arginare il fenomeno delle scommesse clandestine? Purtroppo, le cose non sono andate proprio così.

L’abrogazione del PASPA e l’apertura dell’NBA al mercato del betting

Come puoi immaginare, malgrado i severi divieti da parte del Governo, il mercato delle scommesse clandestine continuò a crescere negli Stati Uniti. Il PASPA, infatti, si dimostrò inefficace per contrastare il fenomeno del betting, e perdipiù venne dichiarato incostituzionale dalla Corte Suprema, soltanto una decina d’anni successivi alla sua emanazione.

Nel 2018 il regolamento venne definitivamente abrogato, aprendo per la prima volta gli Stati Uniti e l’NBA al mondo delle scommesse sportive legali. Anche la lega professionistica, infatti, comprese che fosse meglio abbracciare il cambiamento piuttosto che contrastarlo. Fu così che la National Basket Association strinse accordi con società di scommesse come DraftKings, FanDuel e MGM Resort oltre che con TV e operatori media.

I tifosi, dal canto loro, accolsero tale cambiamento con grande entusiasmo. Si stima, infatti, che tra il 2019 e il 2023, il gioco d’azzardo e le scommesse sugli eventi di pallacanestro negli Stati Uniti abbiano conosciuto una crescita impressionante, arrivando nel 2023 a raccogliere più di 119 miliardi di dollari.

 

Da minaccia a opportunità

La scelta, quindi, si è rivelata essere particolarmente azzeccata. Da un lato, infatti, l’apertura della National Basket Association al mercato delle scommesse ha permesso alla Lega di cogliere un’importante opportunità economica; dall’altro, invece, la mossa è stata in grado di contrastare in maniera decisiva il fenomeno del betting clandestino.

Dopotutto, che senso aveva scommettere clandestinamente quando il Governo e la Lega americana avevano deciso di aprire a tutti la possibilità di piazzare le proprie puntate? In più, la regolamentazione del mercato delle scommesse sportive ha avuto l’effetto di aumentare notevolmente il coinvolgimento da parte dei tifosi di NBA.

È interessante notare, tra l’altro, come l’NBA risulti essere la lega maggiore che può vantare il maggior numero di followers sui propri profili social. Mettendo insieme tutti i seguaci della Lega di pallacanestro americana, infatti, la cifra supera i 210 milioni di followers, più del doppio rispetto agli 83 milioni relativi alla NFL.

Una realtà già consolidata nell’esperienza NBA

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Le scommesse sportive, insomma, anche se legalizzate da pochissimi anni, sembrano essere entrate rapidamente a far parte del DNA della Lega americana. Semmai ti trovassi a seguire un incontro NBA, ti sarebbe possibile notare che spesso vengono inserite in sovrimpressione le quote offerte dai bookmakers in tempo reale.

Oltre a ciò, sono presenti innumerevoli app che consentono di accedere ad una vasta gamma di opzioni di scommessa. Ovviamente la Lega continua a monitorare attentamente l’integrità delle partite attraverso programmi di sorveglianza avanzati. In più, l’NBA collabora con numerose aziende che sono specializzate nel rilevamento di anomalie e stranezze riguardo ai flussi di scommessa.

Malgrado l’apertura al mercato del betting la Lega continua a voler preservare la correttezza e l’integrità del gioco. Con un’adeguata supervisione, quindi, l’NBA sembra destinata a navigare serenamente e con successo in questa nuova era.

Una scommessa vinta

Come hai potuto vedere, il rapporto tra NBA e scommesse sportive ha attraversato numerose fasi nel tempo, dall’approvazione del PASPA nel 1992, alla sua abrogazione nel 2018, fino alla completa accettazione del betting da parte di Lega, governo e tifosi.

Quest’evoluzione non ha solo rappresentato un’incredibile opportunità economica per la Lega, ma ha reso gli eventi sportivi nettamente più coinvolgenti, portando ad un solido incremento nel numero degli appassionati di pallacanestro.

Oltre a ciò, le attività di scommesse clandestine negli USA si sono sensibilmente ridotte rispetto agli anni in cui il PASPA era in vigore, indice del fatto che la proibizione, spesso, non rappresenta il miglior disincentivo per arginare un fenomeno. C’è proprio da dirlo, con l’apertura al mercato delle scommesse, la NBA ha messo a segno un vero e proprio tiro da 3 punti!

Redazione BasketUniverso

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