Valencia vince l’Eurocup infliggendo un’altra fragorosa sconfitta all’Unics

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UNICS KAZAN-VALENCIA 73-85

L’Unics Kazan tenta l’impresa di recuperare 13 punti di svantaggio contro il Valencia in una finale di ritorno di Eurocup che sembra tutto fuorché semplice perché gli spagnoli sono fortissimi: sono stati gli unici a battere il Real in Lega ACB durante tutta la regular season.

L’inizio di match non è dei migliori perché entrambe le squadre fanno molta fatica a trovare la via del canestro: Kazan non riesce a

Valencia in azione d'attacco
Valencia in azione d’attacco

costruire azioni e Valencia spreca davvero troppo sotto canestro, tirando con 2/7 dal pitturato. Trinchieri si deve ritenere fortunato di essere sotto di “soltanto” 8 punti dopo 7 minuti di gioco (11-3). Justin Doellman sembra in serata di grazia perché mette a referto 5 punti su 16 totali della propria squadra nei primi 10 minuti. A questo punto del match è esagerato dire che Valencia ha più di una mano sulla coppa però poco ci manca. Il problema maggiore per la squadra di Trinchieri è che ha segnato 4 punti in 10 minuti, davvero poco se davi recuperare lo svantaggio di 13 punti. Il primo quarto si chiude 16 a 4 per il Valencia con un solo canestro dal campo per la squadra russa, realizzato dopo un minuto di gioco da Vougioukas.

Il secondo quarto sembra possa seguire la falsa riga del primo perché i valenciani giocano una bellissima pallacanestro e in più iniziano anche a realizzare molti tiri dalla distanza, creando un solco importante, + 16 dopo 13 minuti di gioco, merito delle due triple consecutive di Pablo Aguilar che sembra possano tagliare le gambe all’Unics. Dopo 15 minuti di gioco, Kazan è a 0/8 da 3 mentre Valencia 6/11. I 16 punti di vantaggio non si possono spiegare con solo questo dato ma sicuramente è significativo perché, con circa lo stesso numero di tiri dall’arco, all’Unics non glien’è entrato nemmeno uno quindi anche il fattore fortuna ha girato le spalle alla squadra russa. L’unico giocatore del Valencia che non sta brillando è stranamente Lafayette che è a 0 punti con 0/3 da 3 in più di 8 minuti giocati: davvero pochino per uno che viaggia a più di 10 punti a partita. Il primo tempo finisce 25 a 37 per gli spagnoli che fanno un punteggio aggregato di +25 da recuperare in 20 minuti di gioco. Se a inizio match sarebbe servito un’impresa, ora necessitano di un’intercessione divina.
Justin Doellman è l’MVP dei primi 20 minuti: 12 punti (3/6 da due e 1/1 da tre) conditi dalla tripla che interrompe il break di 6 a 0 per la squadra di casa.

Zisis cerca di tenere in piedi la partita
Zisis cerca di tenere in piedi la partita

Nel terzo quarto i russi decidono di iniziare a giocare a pallacanestro ma sembra ormai troppo tardi perché Valencia ha già la partita in mano e coach Velimir Perasovic non concede un attimo di pausa, visto gli ultimi 5 minuti dell’andata dove sono passati da un +30 ad un risicato +13.  Il terzo quarto è eccitante ed è finalmente ricco di canestri da ambo le parti: saranno 64 i punti realizzati dalle due squadre tra il ventesimo e il tretesimo minuto di gioco, 32 a testa. Doellman decide che vuole essere nominato miglior giocatore della partita perché mette a segno 14 punti nel solo terzo quarto non sbagliando praticamente nulla e dando la vittoria ai propri compagni di squadra. Trinchieri non ci crede più e l’antisportivo fischiato a Goudelock a 15 minuti dalla fine della partita chiude il match perché gli spagnoli vanno sul +19 a cui si devono aggiungere i 13 punti di margine inflitti all’andata. Dopo 30′ il punteggio è fisso sul 57 a 71 per i giocatori spagnoli: Valencia è campione d’Europa.

L’ultimo quarto è un puro pro forma: Trinchieri prova a vincere almeno questo match ma ciò sembra tutto fuorché scontato perché i valenciani non si fermano un attimo e tengono sempre un margine di almeno 15 punti. Trinchieri guarda gli occhi lucidi dei suoi e cerca di consolarli, spronandoli a diminuire il più possibile il gap, peccato che dall’altra parte c’è una squadra che ha davvero difeso e attaccato perfettamente per tutti e quaranta i minuti.
L’unica scusante per l’Unics è stata la mancanza di Kaimakoglou durante questa serie finale di Eurocup ma, molto probabilmente, questi 30 punti aggregati non sarebbero stati colmati dal solo greco: Valencia è più forte e maggiormente organizzata, non c’è nient’altro da dire. Il punteggio finale è di 73 a 85 per gli spagnoli che riportano la seconda coppa europea per importanza nella penisola iberica dopo l’ultima vinta nel 2010 ma soprattutto dopo che 3 squadre spagnole avevano perso le ultime 3 finali: Siviglia 2011, lo stesso Valencia nel 2012 e il Bilbao l’anno scorso, proprio tutte a danno di una squadra russa.
Altra curiosità statistica è che Romain Sato è il primo giocatore africano a vincere sia l’Eurolega sia l’Eurocup, record storico per un continente che sta migliorando sempre più.

Ultima ma non ultima per importanza, il Valencia è la prima squadra a vincere tre Eurocup: 2003, 2010 e 2014

Ecco la felicità dei tifosi spagnoli a fine match
Ecco la felicità dei tifosi spagnoli a fine match

MVP del match: Justin Doellman. C’è poco da dire, uno che segna più punti di minuti giocati significa che ha un talento impressionante e anche due attributi che poche persone si ritrovano.

UNICS KAZAN

Marcatori: Goudelock 22, Vougioukas 11, Eidson 8

TL: 28/35   T2: 15/32   T3: 5/20
Assist: 13 (Eidson 4)
Rimbalzi: 33 (Eidson e Kurbanov 8)

VALENCIA

Marcatori: Doellman 26, Martinez 14, Van Rossom 11

TL: 17/22   T2: 16/36   T3: 12/24
Assist: 17 (Lafayette 6)
Rimbalzi: 29 (Doellman e Lucic 5)

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