La Trapani Shark, considerata la squadra favorita nella sua parte di tabellone di questi Playoff LBA, ha perso entrambe le prime due partite casalinghe della serie contro Brescia. Con la serie sullo 0-2 che ora si sposterà in Lombardia, ai granata servirà un miracolo per ribaltarla. Valerio Antonini, che non ha mai nascosto il proprio entusiasmo per la cavalcata trapanese fino a parlare più volte apertamente di Scudetto, dopo Gara-2 è stato amaro sui social ma ha detto di credere nella rimonta.
“Dobbiamo rimanere calmi, abbiamo ancora una chance e dobbiamo giocarcela. Io non mollo fino a che c’è una chance” ha scritto Antonini su X, prima di criticare la gestione della partita dell’arbitro Saverio Lanzarini. Durante la stagione regolare era già scoppiata una grossa polemica dopo che proprio Lanzarini aveva espulso Antonini nel corso di una gara casalinga di Trapani. “Anche di fronte all’errore di mandare un arbitro, signor Lanzarini, che era palesemente in difficoltà a gestire decisioni che poi prendeva sempre a senso unico. Dopo l’episodio della mia espulsione, era stato mesi senza arbitrarci. E pensavo dopo Napoli che l’imbarazzo di quella decisione tragicomica fosse superato anche se ero preoccupato, ma mi era stato assicurato che non ci sarebbero stati problemi. Purtroppo ha dimostrato di non essere pronto a tornare a Trapani ad arbitrare perchè non aveva la serenità per farlo e gli ho anche detto alla fine del primo tempo di essere più sereno nelle decisioni. Ma niente. Pazienza. Mi fa specie che il designatore Lamonica non abbia considerato questi rischi. È chiaro che per riarbitrare in futuro Trapani dovremo avere chiare assicurazioni che sia in grado di farlo per non rivedere certe situazioni come stasera“ ha proseguito il patron della Shark.
Auspicandosi di tornare a Trapani per Gara-5, Valerio Antonini ha poi fatto i complimenti a Brescia, in particolare e Ivanovic e Della Valle. Già dopo Gara-1 il presidente granata era entrato nello spogliatoio della Leonessa per complimentarsi con gli avversari. Per ora, almeno tra gli avversari, regna il fair play.
