Varese-Cantù, le pagelle: Donte Thomas eroe del derby; all’OJM non basta uno strepitoso Scola

Vittoria nel derby da parte di Cantù contro Varese grazie a un Donte Thomas eccellente nell’ultimo periodo. Non basta un Luis Scola dominante ai padroni di casa.

OPENJOBMETIS VARESE

Luis Scola: 8. 29 punti in 29 minuti. Gli si può dire qualcosa, considerando che ha 40 anni? Assolutamente no. O forse sì: nel quarto quarto è stato un po’ troppo assente, ma perché stanco e con nessun compagno interessato a tirare la carretta insieme a lui.

Arturs Strautins: 6. Nulla di eclatante. Gioca una partita appena sufficiente dove incide pochissimo.

Michele Ruzzier: 5. Spesso non ci si accorge della sue presenza in campo, purtroppo. Certamente non dev’essere il leader offensivo però dovrebbe prendersi maggiori responsabilità nella metà campo avversaria.

Toney Douglas: 7. Molto discontinuo, come lo è sempre stato nel corso della sua carriera. I 21 punti sono drogati dagli 8 liberi segnati su 9 tentati, frutto di 6 falli subiti. Ha litigato con il ferro perché ha chiuso 5 su 15 dal campo.

Niccolò De Vico: 4. Il vero fattore in negativo per Varese. Se nelle prime due giornate era stato l’uomo in più, questa sera è stato l’uomo in meno. Una domenica sera da cancellare.

Anthony Morse: 4. Probabilmente non è adatto per questo livello, almeno questo è quello che sta dimostrando. Luis Scola ha bisogno di qualcuno solido che gli dia seriamente il cambio, perciò che produca in attacco e in difesa quando lui è a rifiatare.

David Andersson: 4. Totalmente inaffidabile. Bulleri lo fa giocare 10 minuti proprio perché non ha alternative.

Giancarlo Ferrero: 5.5. Prova a a dare il proprio contributo ma ci riesce solo in parte.

Ingus Jakovics: 7. Uno dei pochi veramente convincenti questa sera. Le due triple in fila nel terzo quarto avevano provato a creare il solco, poi ripianato ampiamente da Cantù.

All. Massimo Bulleri: 4. Ha preso una lezione dall’espertissimo Cesare Pancotto che, pur senza il proprio miglior giocatore, è riuscito a mettere in campo una squadra aggressiva e ben cosciente di quello che avrebbe dovuto fare in ogni possesso. Bulleri non può affidarsi solo ai 25 e oltre di Scola…

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ

Jazz Johnson: 6.5. Molto più guardia tiratrice che playmaker. Queste partite servono anche per determinare meglio le posizioni in campo dei rookie come Jazz.

Marty Leunen: 6. Solo due triple a bersaglio ma entrambe decisive. Rispetto ad altre gare, in difesa è anche più aggressivo.

Andrea Pecchia: 6.5. Gara solida per il ragazzo classe 1997. La palla non entra con i piedi dietro l’arco ma è la sua energia a fare la differenza. E quella non va a referto.

James Woodard: 7.5. La guardia canturina è molto di più delle sue statistiche. Si dimostra leader, specialmente nell’ultima frazione di gioco. Serviva una prestazione così.

Gabriele Procida: 6.5. Gioca 10 minuti e segna 5 punti. Efficienza incredibile per il classe 2002 che sicuramente timido non è.

Jordan Bayehe: 7. Difende benissimo su Scola, sfinendolo, e in attacco segna addirittura 9 punti, career high in Serie A. Da sottolineare i 5/5 a cronometro fermo.

Donte Thomas: 8. MVP indiscusso della partita con 21 punti e 12 rimbalzi, di cui 4 offensivi. Ma in particolar modo nel quarto periodo ha fatto realmente tutto lui.

Sha’markus Kennedy: 5. Unico insufficiente tra i canturini. Viene umiliato per la terza volta da inizio settembre a oggi da Luis Scola e in attacco non riesce a entrare mai in ritmo.

Andrea La Torre: 7. Gioca da playmaker, cosa che non faceva dai tempi dell’under 18, e gioca molto bene. In più è anche molto continuo al tiro: 3/5 dal campo e 4/4 a cronometro fermo.

All. Cesare Pancotto: 7.5. Un vero e proprio miracolo vincere a Varese senza Jaime Smith. Il coach di Porto San Giorgio non si è pianto addosso e ha trovato una soluzione, anzi, più soluzioni. Quest’Acqua S.Bernardo ha amplissimi margini di miglioramento, forse è quella che può crescere di più tra tutte quest’anno.