Varese-Fortitudo, le pagelle: il duo Jakovics-Vene è inarrestabile e regala il successo ai lombardi

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OPENJOBMETIS VARESE

Peak 6,5: meno appariscente di altri davanti, ma roccioso in difesa sugli esterni avversari.
Mayo 8: riprende da dove l’ultima sirena di Trieste lo aveva fermato una settimana fa: le sue accelerazioni creano sempre guai alla difesa fortitudina, e anche in difesa si fa notare grazie ad energia ed aggressività.
Jakovics 8,5: pare miracolato dopo le impressioni ben diverse lasciate nelle prime due partite. Mette dentro qualsiasi tiro fino a quando la partita non si addormenta, e sembra che gli riesca con ancora più scioltezza se fuori da ogni equilibrio, schema o logica. Top scorer a parimerito con Vene (19).
Gandini 6+: non infierisce sulla sua ex squadra, ma anche lui fa ottima figura a rimbalzo contro una Effe in difficoltà e svogliata da tal punto di vista.
Vene 8: anche lui in serata di grazia, la mira è ottima e il suo contributo molto importante nella fuga di Varese: dei suoi 19 punti molti hanno un peso specifico notevole.
Tambone 7+: non è tra i matadores della formazione di casa, ma non risparmia neanche un briciolo di energia soprattutto in fase difensiva, dove contribuisce a rendere letale il pressing.
Tepic 6: qualche minuto a partita chiusa per aiutarlo a riprendere il ritmo partita.
Simmons 8: altra prestazione che ne conferma le qualità di totem delle plance (13 rimbalzi) anche nella massima serie. In difesa mette una mano ovunque, in attacco si fa trovare pronto e regala preziosi possessi extra ai suoi coi rimbalzi offensivi. Anche 4 assist per lui.
Ferrero 6: non fa mancare l’intensità quando si tratta di far rifiatare i titolari.
Natali 6: vedi sopra.
All. Caja 8,5: partita preparata alla perfezione. I suoi entrano in campo con il fuoco negli occhi e pressano a tutto campo per 40′, asfissiando la Fortitudo e domando un attacco che fin qua aveva prodotto 80 e 89 punti. In attacco la rapidità di esecuzione e la fluidità dimostrata per tutta la partita permettono di costruire tanti buoni tiri, e quando entrano i primi la squadra prende fiducia e sembra poter fare qualsiasi cosa voglia.

 

FORTITUDO POMPEA BOLOGNA

Robertson 6,5: è uno di quelli che si salva, dando se non altro un buon apporto davanti (15 punti in 22′).
Aradori 6+: in realtà molti dei suoi 18 punti derivano da dormite difensive altrui, ma lui ha il merito di trarne vantaggio, dando anche una flebile speranza di recupero a inizio terzo quarto.
Cinciarini 4,5: tre falli in un amen lo tolgono dalla partita, rientra a giochi ormai fatti.
Mancinelli 4,5: serata di atroci fatiche, con i semiganci che non vogliono saperne di entrare, incartamenti vari e palle perse evitabilissime.
Dellosto sv: vede qualche minuto di campo nel garbage time senza mettersi in mostra.
Leunen 5,5: non brilla, ma non si può dirigere un’orchestra i cui suonatori non si presentano al concerto.
Fantinelli 6,5: messo in enorme difficoltà dalla pressione varesina, fa quanto può per non sbandare e rendersi utile. In una serata del genere sarebbe servito ben altro per vincere, ma di questo non ha colpe.
Daniel 4,5: in parte debilitato dalla febbre contratta in settimana, la sua presenza in campo è abbastanza impalpabile.
Stephens 4,5: in attacco non incide perché la Fortitudo non riesce praticamente mai a creare abbastanza gioco per arrivare a servire quello che si era dimostrato un buon terminale contro Venezia, dietro non riesce ad arginare la altrui supremazia a rimbalzo.
Stipcevic 4,5: anche lui castrato dalla difesa aggressiva di Varese, non entra in partita e non vi lascia la propria impronta.
All. Martino 5: Fortitudo totalmente travolta a livello mentale dalla metà del secondo quarto in poi, ma per tutta la partita Varese mostra una superiorità fisica in entrambe le metà campo e di qualità di gioco cui il coach molisano non riesce a trovare contromisure. Poi certo, far rientrare la truppa in una partita che ha preso una determinata piega non è facile. Ma la sconfitta di oggi ricorda (nel modo più energico possibile, senz’altro) come non sempre sia possibile scavallare quota 80 punti segnati, e quando ciò non accade una squadra a trazione offensiva come quella in mano a coach Martino dovrà capire su che canali provare a indirizzare le cose.

Giovanni Fornasari

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