Il Consiglio di Amministrazione della Pallacanestro Varese

Varese, Scola si presenta da Amministratore Delegato: “Vedremo i risultati nei prossimi tre o quattro anni”

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Il lavoro da Amministratore Delegato di Pallacanestro Varese per Luis Scola comincia oggi. Un salto dal campo alla dirigenza a lungo premeditato e di cui l’argentino ha parlato a lungo con il resto del consiglio d’amministrazione, in particolare nelle persone di Marco Vittorelli e Toto Bulgheroni – rispettivamente presidente della società e consigliere – prima di prendere la decisione definitiva.

“Ci abbiamo riflettuto insieme per parecchi mesi, è un’occasione unisca. La consideriamo una pietra miliare per il futuro e i progetti che abbiamo messo a punto per i prossimi anni”

L’accordo della società con il nuovo A.D. è di medio termine. L’obiettivo dell’argentino – che aspetta di entrare nelle quote della società dopo aver sistemato le ultime new diligence – è far incrociare la società con la gloria del passato (la ricca storia varesina che l’aveva già affascinato prima di sposare i colori biancorossi da giocatore) per riportarla grande con la consapevolezza che i risultati di questo impegno arriveranno non prima di 4/5 anni.

Per raggiungere questa meta, Scola e la società hanno già individuato quattro punti fondamentali a cui l’argentino è molto legato. Il marketing, lo sport analytics tenendo sempre in considerazione la misura di ogni aspetto tramite un sistema sempre analitico e il player development per cercare di portare al successo la nostra squadra. La quarta dimensione è il settore giovanile: è impossibile essere una squadra di riferimento in Europa senza un settore giovanile solido”. 

Questi sono i capisaldi su cui Varese punterà, con l’ingresso di Scola nel C.d.A, sullo stampo di un modello di front-office e organizzazione che arriva dalla NBA. Lo zampino di Luis comincerà a vedersi più in là negli anni: “Per questo primo anno tutto funziona come è stato fin qui e piano piano vediamo come possiamo aggiungere tasselli. Sarà un anno per capire, dare il via al progetto e capire eventuali problematiche. I risultati cominceranno a farsi notare dal terzo o dal quarto anno”. 

 

Matteo Bettoni

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