Umana Reyer Venezia – Red October Cantù 93-72
(16-23; 27-15; 27-13; 23-21)
QUINTETTI
Venezia: Haynes, McGee, Bramos, Peric, Hagins.
Cantù: Dowdell, Pilepic, Darden, Johnson, Quaglia.
ASSENZE
La Reyer non potrà contare su Stefano Tonut, out ancora un mese e mezzo, mentre il resto del roster è al top della forma.
Cantù, da parte sua, ha allungato notevolmente le rotazioni perché, se è vero che non sarà del match il capitano, Craig Callahan, visti i suoi problemi all’inguine (anche se è a referto), da questa giornata i canturini potranno fare affidamento sul cambio del playmaker: David Reginal Cournooh. L’ex Pistoia ha rimpiazzata Marco Laganà, che si è trasferito a Reggio Calabria, e ha preferito la Brianza alla Laguna per il progetto tecnico dei biancoblu.
STATO DI FORMA
Venezia è seconda in classifica a -4 da Milano e quindi è chiaramente favorita, ma Cantù ha dimostrato di potersela giocare alla pari con la stessa Olimpia poco più di dieci giorni fa e questo fa ben sperare gli Eagles in trasferta al Taliercio. In Champions gli orogranata hanno avuto un comportamento altalenante e hanno preso qualche bella imbarcata, soprattutto in trasferta, complici anche i lunghi viaggi in Russia, specialmente.
La Red October arriva da quattro vittorie in sei partite e ha bisogno di questi due punti per poter entrare definitivamente in lotta per un posto nelle prime otto.
SCELTA TATTICA
La pressione a tutto campo praticamente adoperata per tutta la parte da parte dell’Umana sulla Red October.
LA GARA
La Red October parte bene nel primo quarto, portandosi subito sull’11 a 3, ma la Reyer si rifà subito sotto, arrivando anche a -2. Calathes si sta dimostrando ancora un fattore per il campionato italiano e Cantù tocca anche la doppia cifra di vantaggio: 9 a 19 dopo otto minuti di gioco. Cournooh segna i primi due punti della sua avventura canturina e la formazione brianzola è in vantaggio 16 a 23 al decimo.
Ad inizio secondo quarto gli orogranata alzano notevolmente l’intensità difensiva e il parziale di 9 a 2 è la diretta conseguenza di ciò. Ejim fa 1/2 dalla lunetta e Venezia trova il primo vantaggio della partita sul 26 a 25 a metà periodo. L’accoppiata Dowdell-Johnson rimette a posto le cose e Cantù torna ad avere due possessi di margine; Haynes e Peric però si svegliano nel finale e, ad un minuto dalla fine, i padroni di casa volano sul 43 a 38, che è anche il risultato a fine primo tempo, complice i molti errori banali dei biancoblu in difesa.
Al ritorno dagli spogliatoi la Red October sembra in crisi e Venezia vola sul +13, 56 a 43, al giro di boa della terza frazione. L’Umana praticamente ammazza la partita nel giro di pochi minuti e ad un minuto e mezzo dalla fine del terzo quarto la Reyer segna la bomba del +20. All’ultimo intervallo obbligatorio siamo sul 70 a 51 per gli orogranata.
Il quarto quarto è puro garbage time e Venezia vince 93 a 72.
SVOLTA DELLA PARTITA
Il parziale nella parte centrale del terzo quarto della Reyer e, in generale, tutto il periodo.
MIGLIORI IN CAMPO
VEN: Peric. Assoluto mattatore della partita ma quando vede Cantù è sempre così.
CNT: Quaglia. In teoria il migliore, per cifre, è il solito JaJuan Johnson, ma il cuore e la volontà del numero 23 devono essere premiate.
PEGGIORI IN CAMPO
VEN: Impossibile trovare un peggiore quando vinci di 25.
CNT: Praticamente tutta la squadra, tolto qualche interprete.
TABELLINI
Venezia: Haynes 18, Hagins 8, Ejim 15, Peric 27, Bramos 8, Visconti 0, Miaschi ne, Filloy 4, Ress 0, Ortner 4, Viggiano 0, McGee 7. All. Walter De Raffaele.
Cantù: Acker 0, Cournooh 7, Baparapè ne, Parrillo 2, Pilepic 3, Calathes 13, Kariniauskas ne, Callahan ne, Darden 6, Dowdell 14, Quaglia 9, Johnson 18. All. Kiril Bolshakov.
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