Venezia fa cinquina e batte in volata la Lokomotiv Kuban

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UMANA REYER VENICE- LOKOMOTIV KUBAN KRASNODAR 66-61
(21-20/9-15/18-15/18-11)

Non si ferma il cammino di Venezia, arrivata alla quinta vittoria consecutiva. Contro la Lokomotiv Kuban la gara si è rimessa a posto grazie all’estro del campione. Una partita che porta con sé anche tanta emozione per quello che sta accadendo nella città veneta.

Al primo quarto sono i padroni di casa a chiudere avanti, nonostante la bravura dei russi nel mantenersi dietro senza far fuggire gli avversari. Chappell risponde a O’Bryant, Watt e Stone si accodano. Kulagin e Kalnietis trovano a loro volta i canestri del vantaggio Lokomotiv; il vantaggio però dura il tempo di un fallo, subito da Cerella, che trasforma tre liberi per il +1 parziale dei lagunari (21-20).
Cerella e Daye provano a far fuggire la Reyer, ma gli avversari sono alle calcagne e rispondono colpo su colpo grazie a Cummings e Kalnietis. Apic dalla lunetta apre al break di 0-7 che da il massimo vantaggio agli ospiti. Venezia sembra tutt’altra squadra rispetto al quarto precendente, Watt chiude il parziale da 8 punti e alla sirena è avanti il Kuban (30-35).
I locali rientrano nel parquet con più convinzione rispetto ai 10 minuti precedenti. La pausa lunga fa bene agli spiriti, soprattutto a quelli di Stefano Tonut, opaco inizialmente, ora trascinatore nella rimonta; Bramos e Daye, coi liberi, pareggiano la disputa, mentre la tripla di Stone sancisce il +4 orogranata, ora in the zone. Cummings prova ad accorciare, ma i russi ora hanno problemi di falli e questo avvantaggia Venezia, con in mano l’inerzia della gara. Ancora Williams si erge e pareggia la disputa, aprendo a un batti e ribatti continuo nel finale di terzo quarto. Batti e ribatti che premia Kuban e il neo arrivato Kuzminskas, autore dei canestri che muovono le acque. Tutto è ancora in bilico, tutto è possibile al Taliercio (48-50).
Anche nell’ultima frazione la gara rimane tiratissima e, come accaduto contro Sassari, a punteggio ridotto. Vidmar e Daye pareggiano i punti di Dekker, mentre Kalnietis riporta i suoi per l’ennesima volta avanti. In momenti fatidici come questi c’è bisogno del campione: emerge allora Austin Daye, 6 punti dimenticabili fino a quel momento, raddoppiati nel break favorevole di 8-0, che spezza la gara in due. Le squadre, poco lucide, fanno fatica a trovare continuità, con tanti errori da una parte e dall’altra. A sancire la vittoria della Reyer ci pensa ancora Daye, con la terza tripla consecutiva, che da 9 lunghezze a 100” dalla fine. Dekker e Kalnietis fanno quello che possono, i lagunari contengono al meglio e alla sirena è festa per i padroni di casa. Che almeno sportivamente potranno sorridere (66-61)

UMANA REYER VENEZIA: Udanoh 0, Stone 8, Bramos 2, Tonut 10, Daye 17, De Nicolao 1, Filloy 0, Vidmar 4, Chappell 8, Mazzola 0, Cerella 6, Watt 10

LOKOMOTIV KUBAN KRASNODAR: Dekker 11, Cummings 7, Apic 9, Kalnietis 7, Ilnitskyi 1, Williams 8, Kuzminskas 3, Kulagin 6, O’Bryant 8

Mario Puggioni
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