Venezia-Sassari, le pagelle di G5 – (quasi) tutti positivi per De Raffaele, Spissu e Thomas fanno il possibile

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UMANA REYER VENEZIA

Haynes 6.5: inizio infiammiate per l’ex Sassari, che trascina i suoi nella prima metà di gara prima di lasciare spazio ai compagni. Doppia cifra per lui con punto esclamativo finale. Nei momenti infuocati è una garanzia palla in mano.

Stone 7: può anche chiudere con soli due punti se poi alla fine il dato statistico dice 5 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperate e un plusminus di 15 a suo carico. Stone gioca forse la sua migliore partita nella serie, rigenerandosi dopo la serataccia di domenica in quel di Sassari. Un elemento che in campo ne vale due.

Bramos 6.5: è quasi sempre fuori dalle scelte offensive, vuoi perché marcato, vuoi perché in generale è cercato poco dai compagni. Quando ha la palla tra le mani però sono guai per tutti. 1/3 da due, 3/5 da tre; signori, semplicemente Michael Bramos.

Tonut 7.5: nonostante i dolori alla testa che lo tormentano il numero 7 firma l’ennesima grande prestazione. Quando gioca al Taliercio, tra la sua gente e i suoi colori, sembra vestire i panni del supereroe che la città di Venezia necessita. 15 punti e una grossa mano nei raddoppi sono troppo poco per descrivere la gara di questo vice MVP che si sta togliendo parecchie soddisfazioni in questa post-season.

Daye 8: prestazione a due facce per il numero 9. Se nei primi due quarti infatti è stato quasi totalmente estromesso dal gioco, per via dei falli e del poco apporto offensivo, nel terzo ma soprattutto quarto periodo si è tornato a rivedere quel talento che domina e vince le partite. 10 punti in mezz’ora, altri 10 (quelli fondamentali) negli 8 minuti dell’ultimo quarto. Solo il quinto fallo lo mette fuori dai giochi. I cavalli migliori si vedono alla fine della corsa; questo equino qui cammina nelle acque del Canale.

De Nicolao 6.5: una delle piacevoli sorprese di questa gara 5. Entrato in sordina riesce sia a domare bene Smith (ma non Spissu), sia a dare un contributo enorme anche sul lato offensivo. 8 punti che possono valere un pezzo di scudetto.

Vidmar 7: parte sorprendentemente in quintetto e per la prima volta vince la personale gara contro Jack Cooley. Lo sloveno domina il pitturato, fa la voce grossa in difesa e costringe più volte al fallo l’avversario, mettendolo presto fuori dai giochi. I limiti a canestro si fanno ancora sentire ma perlomeno la corazzata con il 45 sulle spalle è stata affondata con successo.

Mazzola 6.5: entra finalmente in questi playoff con un paio di giocate che valgono la partita. La stoppata su Cooley nel finale con annesso fallo sono oro che luccica per De Raffaele, che gli ha sempre dato fiducia. E anche per lui, al primo voto più che positivo in queste pagelle.

Cerella 6: partita onesta per l’italo-argentino, che brilla meno del solito ma fa il suo ottimo sporco lavoro.

Watt 5: se Vidmar gioca da Dio, il centrone con il 50 gioca ancora con il pallottoliere dei falli. Troppo poco il contributo che da, anche oggi su un onnipotente Thomas lascia far valere l’iperfisicità. 4 falli in 13 minuti, solo 2 punti. Se non altro non è uscito anticipatamente per falli.

De Raffaele 7.5: se in gara 3 aveva portato Sassari a giocare ai suoi ritmi, in questo caso è stata la bravura e le ottime scelte a farla da padrone. Il coach livornese da più fiducia a Vidmar e guadagna un Cooley in meno, allunga le rotazioni trovando protagonisti inaspettati e lascia ingolosire i tiratori sassaresi e (Spissu a parte) raccogliendo solo lunghezze aggiuntive. Scacco al re.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Spissu 7.5: un guerriero per coach Pozzecco. Quando bisogna togliere le castagne dal fuoco lui è sempre lì, a ridare vigore a una squadra in certi momenti spenta. Protagonista nel recupero del secondo quarto, protagonista anche in quello del terzo; la migliore prestazione in questa serie che però è vana.

Smith 5: solo tanta fatica per il play statunitense, troppo molle sia psicologicamente che nel ball-handing (2 perse). Appena l’asticella si alza sembra scomparire. Per lui giornata no.

McGee 5: chiamato a fare gli straordinari dopo il forfait di Stefano Gentile l’ex di turno gioca la sua prima brutta partita nel palazzo mestrino. Solo 6 punti conditi con un 0 su 5 dalla lunga distanza. Il plusminus dice -13, dato terribile se si pensa all’impatto avuto nelle precedenti sfide. Si rifarà.

Carter S.V: nonostante i 12 punti di domenica gioca solo 5 minuti.

Magro 6: buona presenza nei pochi minuti in campo. Segna in transizione, difende bene su Tonut e Watt e fa quel che può contro Vidmar. Sufficienza meritata.

Pierre 5: offensivamente è un 4, senza se e senza ma. Non tira mai dalla lunga distanza e ha quasi paura di provare il gioco in post che tanto aveva dominato quarti e semifinale. Inoltre mette i suoi primi (e unici) 4 punti nel parziale finale. Parimenti difende da 6, con 11 rimbalzi importantissimi vista la perdurante assenza di Cooley. La matematica non è un opinione: 5 di media.

Gentile S.V: gioca poco ed esce prematuramente dopo la botta alla coscia. Speriamo che questa serie non si privi di un giocatore come lui.

Thomas 7.5: dopo i blackout di gara 1 e 2 il ragazzone di Oklahoma City sembra definitivamente essersi scrollato di dosso le paure. Oggi prestazione super, condita da 20 punti (22esima gara di fila in doppia cifra) e 10 assist; una doppia doppia messa a referto nonostante un ingiurioso 3/7 ai liberi e il 20% da tre. Ciò non toglie nulla al solido giocatore di Pozzecco, perno offensivo di giornata insieme a Marco Spissu.

Polonara 5.5: partita invisibile anche per il lungo marchigiano, chiamato più in difesa su Daye che offensivamente dai compagni. Cattura 5 rimbalzi e prova a supportare i compagni con blocchi energici, ma il suo apporto non basta per una piena sufficienza.

Cooley 4: il centrone biancoblu esce sconfitto due volte dal Taliercio. In evidente fatica, vuoi il caldo tropicale,vuoi i problemi che si porta dietro da tutta la serie, Cooley graffia solo poche volte, e sempre senza scalzare di un centimetro l’avversario del giorno Vidmar. Mette i suoi primi punti nel quarto periodo, cattura solo 2 rimbalzi e viene relegato in panchina diversi minuti per via dei falli. Una brutta giornata nel momento cruciale della stagione.

Pozzecco 4.5: il coach triestino oggi sbaglia qualche lettura di troppo e questo provoca gli allunghi letali di una Reyer lanciata in corsa verso il tricolore. La sfortuna si accanisce non solo al tiro (6/23 da tre, 13/22 ai liberi), ma anche nella persona di Stefano Gentile, chiamato in infermeria improvvisamente. A quel punto o si ha l’esperienza e la caparbia di scegliere la strategia che massimizzi l’utilità, oppure si rischia e si fallisce. Il Poz ha rischiato.

Mario Puggioni
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