Verso Brescia-Cremona, le parole di Diana e Sacchetti

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Andrea Diana (coach Brescia)

“Voglio fare un elogio ai miei giocatori, perché non è semplice affrontare le partite dopo aver disputato allenamenti a ranghi ridotti, come sta accadendo nelle ultime settimane. Ringrazio chi sta giocando sul dolore come Brian Sacchetti, che dà sempre la sua disponibilità a giocare, ma anche Andrea Zerini, che soffre di un problema al gomito da più di un mese. Anche grazie al loro sacrificio e alla loro disponibilità, siamo pronti a combattere per altri 40′ senza mollare di un millimetro, come avvenuto con Cantù.

Cremona è una delle sorprese del campionato, che fin dall’inizio staziona nei piani alti della Serie A. È una squadra rodata, che gioca in grande fiducia, con una chimica perfetta. La squadra rispecchia appieno la filosofia di coach Sacchetti, giocando con ritmi alti e prendendo tanti tiri.

Le loro principali soluzioni offensive risiedono nell’esperienza di Diener, ma anche nella capacità di attaccare il canestro di Saunders e Crawford. La gestione del ritmo di gara sarà fondamentale insieme all’approccio difensivo, dal quale non possiamo mai prescindere. Dovremo porre attenzione in particolare alla nostra transizione difensiva e alla gestione degli attacchi, cercando di ridurre al minimo le palle perse, senza dimenticare che la Vanoli è una squadra molto forte anche nella fase difensiva.

Quelle contro Cremona sono state sempre partite belle e tirate, con un clima da derby che è cresciuto di anno in anno. C’è sempre una bella atmosfera quando giochiamo contro la Vanoli. Non mi sento di chiedere nulla di più ai ragazzi rispetto a ciò che stanno facendo. Se dopo la gara d’andata Meo Sacchetti dichiarò di aver fatto il regalo di Natale al figlio Brian, speriamo che anche domenica arrivi anche il regalo di Pasqua.”

fonte Ufficio Stampa Brescia

Meo Sacchetti (coach Cremona)

Quella di domenica non è certamente una partita come le altre, intanto perché è un derby molto sentito dai tifosi per la rivalità con Brescia e poi perché per me è anche la partita in cui gioco contro mio figlio Brian.

Andiamo a giocarcela perché sappiamo che ci servono ancora dei punti per avere la certezza di fare i playoff, ma andiamo anche consapevoli che loro giocheranno per lo stesso obiettivo. Il più bravo poi di solito vince.

All’andata loro giocarono una buona partita noi un po’ meno. Subimmo Abass che, con un momento di partita importante, portò l’incontro dalla loro parte. Questa però sarà sicuramente una partita diversa, come lo sono tutte una dall’altra, perché cambiano le situazioni e i momenti che le squadre vivono nel corso di una stagione. Per questo motivo non guardiamo a quella partita ma cerchiamo di giocare questa con un atteggiamento importante. Al di là del giocare e vincere l’importante è poi sempre che la squadra esprima quello spirito in campo che l’ha caratterizzata tante volte quest’anno.

Per raggiungere i playoff mancano ancora dei punti e noi cerchiamo e vogliamo fare la corsa solo su noi stessi senza aspettare i risultati delle altre squadre.

fonte Ufficio Stampa Cremona

Michele Manzini

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