Verso Brescia-Virtus: le parole di Diana e Ramagli

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Domani alle 17.30 si sfideranno la 4^ e l’ 8^ forza del campionato, con Brescia che ospita la Virtus Bologna. Si tratta del 3° incontro fra le due squadre, dato che oltre all’andata in campionato (74-76 al PalaDozza) la Leonessa e la Segafredo si sono sfidate anche in Coppa Italia (97-83 ancora a favore dei lombardi).

Andiamo a scoprire le parole dei due allenatori in vista della partita:

Andrea Diana – coach Germani Basket Brescia

Quella con Bologna è una partita molto importante: superati i due terzi del campionato, entriamo in una fase in cui ogni partita può essere decisiva per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Affrontiamo una squadra che abbiamo già incontrato tre volte in questa stagione e vogliamo continuare la striscia vincente. Sarà importante avere un approccio duro alla gara, dovremo entrare in campo con la consapevolezza che ci sarà da combattere. Bologna è una squadra solida, una delle squadre più grandi del campionato come taglia fisica. Contro di loro dovremo essere molto attenti a non concedere troppi tiri dentro l’area e provare a vincere la battaglia a rimbalzo, che sarà un’altra chiave della gara. Veniamo da 15 giorni di duro lavoro, che ci sono serviti per riprendere un po’ di brillantezza fisica e per continuare a cementare il nostro gioco di squadra.

Ramagli

Alessandro Ramagli – coach Virtus Segafredo Bologna

Brescia ha conservato buona parte del roster dello scorso anno con modifiche mirate, sta facendo una stagione molto importante. E’ nelle parti alte del campionato da inizio stagione e deve anche recuperare una partita. Hanno una struttura e un modo di giocare particolare, difficilmente replicabile. Abbiamo fatto due gare contro di loro, la prima ad armi pari, la Coppa Italia è stata particolare, viste le nostre assenze che hanno sparigliato le carte. Ora andiamo là, loro vengono da un periodo di sosta molto lungo. Partita molto importante in un campo violato solo un paio di volte, inizia l’ultima parte della stagione, sono tutte partite molto importanti in termina di classifica e scontri diretti. Vogliamo fare una buona partita e portare a casa la partita.

Stefano Gentile e Ndoja non giocheranno. Stefano sapevamo che sarebbe stato complicato rimetterlo in piedi, speriamo che torni a lavorare con la squadra già da mercoledì, sarebbe un passo avanti importanti.
Ndoja ha preso un colpo alla mano infortunata contro Milano, abbiamo provato a farlo ma ha ripreso un colpo in allenamento. Domani sarà fuori e poi faremo le valutazioni del caso.

La partita di domani può dare spunti tecnici per eventuali playoff? No, cerchiamo di vincerla a prescindere, perchè ci darebbe punti importanti in classifica. se arriveremo ai playoff – obiettivo dichiarato- vedremmo l’avversario e studieremmo quello. I playoff sono molto lontani, ci sono ancora 9 gare da giocare e il campionato deve dire ancora tutto.

Brescia ha un roster più corto di Venezia, Milano e Avellino. Brescia è stata a lungo in testa, non c’entra la lunghezza del roster, erano squadra fin dal primo giorno perchè avevano un gruppo confermatissimo. Non so dire se saranno più o meno competitivi in termini di lunghezza del roster, forse ai playoff potrebbe fare la differenza con partite ravvicinate. Le prime 4 sono tutte e quattro forti, ognuna in modo diverso.

Quaranta giorni senza vincere incide sull’umore della squadra? No, sull’umore della squadra incide soprattutto la difficoltà del giornaliero. Anche i nostri giocatori hanno sottolineato questo aspetto nelle interviste in settimana. 60 giorni senza fare un allenamento insieme. Quella di domani sarà l’ottava gara consecutiva col roster non al completo, e nel giornaliero è ancora peggio, abbiamo 4-5 a volte 6 ragazzi dell’under 20 in allenamento. Poi in partita tutto si azzera, mi trovo d’accordo con Pietro, in partita trovi extra-energie da mettere sul campo, è successo anche con Milano, potevamo lasciarla andare e invece no, abbiamo provato a metterla in piedi. Ma due mesi ad allenarsi sempre incompleti è difficile da digerire. E giocare 8 partite senza 1-2 giocatori è difficile. Fa parte del momento, lo sappiamo, dobbiamo stringere i denti, anche se è più facile farlo per un periodo più limitato di tempo. Siamo in debito con la sorte, ma le partite hanno detto che noi stati sempre competitivi anche con le assenze.

La condizione di Alessandro Gentile? In questa settimana ha lavorato, è migliorato dal punto di vista della resistenza e della condizione. Ha lavorato costantemente, a parte un piccolo attacco influenzale gastrointestinale che l’ha tenuto fuori due giorni, un altro piccolo dettaglio che la domenica non si vede. Comunque a livello di condizione sta meglio rispetto a Milano.

Mercato? Io non ho mai fatto valutazioni in pubblico. Le mie valutazioni sono settoriali di uno che gestisce le risposte umane di una società di A1, e le condivido con l’area tecnica e la proprietà. Io posso dare qualche dato che aiuti a capire il nostro momento complicato, che dura da un po’ di tempo. Queste comunicazioni vanno fatte in pubblico, ma per il resto è giusto che questo tipo di comunicazione sia solo interna. Qualcuno è rimasto un po’ perplesso della mia conferenza stampa post-Venezia, ma ero incazzato nero, abbiamo perso la partita sul filo di lana e perso un giocatore dopo l’altro e ho sbottato, ma riguardava solo la partita. Ma tutto ciò che riguarda dinamiche e strategie del club devono essere una comunicazione interna.

Luca Marchesini

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