Verso Brindisi-Bologna, le parole dei coach Dell’Agnello e Ramagli

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Le parole di coach Dell’Agnello in sala stampa:

Siamo consapevoli di aver fatto un passo indietro nella trasferta di Pesaro, ma dobbiamo guardare avanti. Ritorniamo a giocare al PalaPentassuglia e dobbiamo essere capaci di ripetere la prestazione offerta due settimane fa con Avellino. Contiamo di bissarla per quanto riguarda la durezza mentale per tutti i 40 minuti di gioco, per le disposizioni a livello tattico come la zone press che ha sparigliato le carte e per l’apporto del nostro pubblico che ci ha letteralmente trascinato. In questo modo avremo le carte in regola per vincere.

Domenica ci troveremo di fronte l’ennesimo avversario importante di questa prima parte di stagione come la Virtus Bologna, non solo per il blasone ma per il roster allestito in estate. I nostri stanno cambiando, abbiamo avuto una settimana in più per inserire al meglio Nic Moore.

In settimana ha lavorato ahimè più lo staff medico di quello tecnico ma non accettiamo alcun alibi. Randle non si è allenato ma se domenica sarà a disposizione sono sicuro che farà una grande partita. Le lamentele sono solo dei perdenti o di chi non ci vuole nemmeno provare. Noi vogliamo vincere e migliorare!

Queste invece le parole di coach Ramagli:

Brindisi è una squadra costruita con il format 7 stranieri e 5 italiani. Ha cambiato il suo playmaker e sta cercando di trovare un accordo per la risoluzione del contratto di Anthony “Cat” Barber. L’ha sostituito con Nic Moore che lo scorso anno è stato il loro playmaker titolare e ha già giocato la sua prima partita a Pesaro. E’ un giocatore piccolo di taglia, il miglior tiratore da tre punti della scorsa stagione e ha questa caratteristica nelle sue corde, cioè quello di essere un playmaker realizzatore che fa del tiro da tre punti il suo cavallo di battaglia. Due guardie-ali molto consistenti fisicamente Scott Suggs che è un altro tiratore da 3 punti molto affidabile e Milenko Tepic che è più un giocatore di squadra ed è frutto della nidiata del Partizan che ha prodotto tanti giocatori di alto livello. L’anno scorso ha avuto una stagione importante a Capo d’Orlando e svolge lo stesso ruolo a Brindisi, cioè quello di creare gioco grazie ad un’elevata intelligenza cestistica. La coppia di lunghi Brian Randle, un giocatore con una carriera lunga e importante in Europa e che potrebbe giocare la sua ultima partita in carriera per problematiche fisiche che lo stanno condizionando e Cady Lalanne, il centro titolare della squadra brindisina, un giocatore di grande atletismo che ha frequentato il college negli Stati Uniti. Un giocatore d’area e un forte rimbalzista che metterà in piedi un grande duello con i nostri lunghi.

Oltre al quintetto titolare, la panchina è l’anima della squadra con Marco Giuri che è in grado di cambiare gli equilibri con la sua energia. Loro in casa giocano una pallacanestro di ritmo e intensità allungando spesso la difesa per aumentare il numero di possessi e per utilizzare le loro caratteristiche principali: stazza, atletismo ed energia. Sono stati competitivi un po’ con tutti, hanno perso all’ultimo con Venezia e addirittura hanno vinto con Avellino. Si tratta di una squadra che ha un record complicato e che vorrà cercare di andare alla pausa con un risultato positivo, che è anche il nostro obiettivo.

Veniamo da tre sconfitte sul filo di lana che hanno acceso tante polemiche. Noi dobbiamo tenere lontane queste polemiche sapendo di dover riaprire una striscia positiva, già da Brindisi, per avere equilibrio e tranquillità. È evidente che l’ingresso di un nuovo giocatore è abbastanza importante per dare equilibrio a questo gruppo. Di tutto questo però, se ne parlerà dopo la partita di domani, dove l’aspetto emotivo e caratteriale sarà fondamentale. Considerarla una partita da vita o morte mi sembra un po’ presto, ci sono ancora 22 giornate di campionato, però è chiaro che quando due squadre arrivano da un periodo non positivo entrambe vogliono ottenere una vittoria e ritrovare un clima di tranquillità.

Stefano Gentile ha la febbre e il dottore andrà a casa sua. Non parteciperà all’allenamento odierno e cercheremo di capire se partirà con noi, se ci raggiungerà domani oppure se rimarrà a Bologna. Ha ancora un po’ di febbre anche se si è sotto la cura di antibiotici. Sono abbastanza ottimista non essendo un problema di tipo muscolare e mi auguro di portarlo in campo. Si tratta solo di capire quando e come riusciremo a rimetterlo in piedi.

La squadra sta lavorando bene da un mese e lo ha fatto anche in questa settimana difficile. Da un mese a questa parte è cambiata l’intensità e la qualità degli allenamenti, in questa settimana lo si è notato ancora di più. È chiaro che una vittoria metterebbe tutto a tacere ma questo fa parte dello sport. Gli allenamenti sono a porte aperte dal martedì al giovedì, chi viene può vedere che la qualità e il livello sono molto alti. Chiudiamo le porte il venerdì e il sabato perché lavoriamo su cose specifiche per la partita.

Sono molto rispettoso delle analisi che vengono fatte con equilibrio e competenza. Ci sono delle persone che aprono la bocca e lasciano parlare lo Spirito, come si dice a Livorno ma di questo mi interessa poco. Cerchiamo di vincere di tacco al 90esimo a Brindisi perché di pali e di traverse ne abbiamo già presi.

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