Verso Capo d’Orlando-Cremona, le parole di Di Carlo e dell’ex Fioretti

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Gennaro Di Carlo (coach Capo d’Orlando)

Sicuramente è una partita molto importante. Vogliamo chiudere il girone di andata con 6 vittorie e credo che girare a 12 punti possa essere meritato per quello che il nostro gruppo ha fatto in questa parte di regular season. Faremo di tutto affinché arrivi la vittoria domenica. Sarà una partita particolare, all’insegna degli ex: Meo Sacchetti, Drake Diener, Marco Portannese e Flavio Fioretti. Ci farà piacere rivedere quattro amici, ma dopo gli opportuni saluti saremo giustamente rivali e cercheremo di portare a casa questa vittoria. Nell’ultimo periodo ci siamo un po’ arenati, ma penso che a Salonicco abbiamo iniziato a mettere i presupposti per rimetterci in moto, vincendo con Cremona la nostra nave potrà riprendere il cammino in mare aperto. Muovere la classifica oggi non è decisivo ma di capitale importanza, perché ci consente di tenere dietro di noi delle concorrenti molto agguerrite per la lotta per non retrocedere, dal decimo posto in giù la classifica è molto corta, quindi questi due punti servirebbero quantomeno a lasciare inalterata la distanza. La squadra conosce l’importanza di questa partita. I nostri tifosi ci hanno dimostrato affetto molte volte, domenica dovranno essere la nostra energia, la nostra determinazione e la nostra voglia di fare a trascinare loro. Domenica toccherà a noi far capire loro che non li tradiremo, che lotteremo per raggiungere i nostri obiettivi, a partire proprio dalla gara con Cremona.

Flavio Fioretti (assistant coach Cremona)

È una squadra che grazie al lavoro svolto negli ultimi anni, sia dalla società che dall’allenatore, oggi può vantare un’ottima organizzazione e una maggiore esperienza. Secondo me in campo ha le idee molto chiare sia da un punto di vista offensivo che difensivo; hanno solo avuto la sfortuna di dover far fronte ad alcuni infortuni che li hanno un po’ condizionati nelle ultime partite e poi hanno l’importante impegno della partecipazione alla coppa che, da una parte li sta aiutando a maturare grande esperienza in campo, soprattutto per i giovani giocatori sui quali l’Orlandina vuole investire per il futuro, però d’altra parte indubbiamente gli causa anche una stanchezza maggiore e di conseguenza la necessità di recuperare energia in tempi diversi dal solito. Per loro comunque questa esperienza internazionale è senza dubbio un fattore di crescita molto importante, bello e stimolante. Domenica mi aspetto una squadra che scenderà sul parquet con il coltello tra i denti, perché ha necessità di due punti e perché giocano tra le mura amiche ed hanno perciò il fattore campo che potrà aiutarli.

Noi arriviamo da una settimana abbastanza buona. Abbiamo trascorso il periodo natalizio dovendo far fronte ad acciacchi vari, che però ci hanno aiutato a compattarci e ad avere da tutti i componenti del roster quel qualcosa in più, che spesso capita venga tirato fuori in situazioni di emergenza. Grazie a questo abbiamo ottenuto i risultati che ben conosciamo e stiamo preparando al migliore dei modi la partita di domenica. La nostra filosofia è quella di guardare sempre principalmente a noi stessi, come stiamo facendo da inizio anno. Puntiamo a valorizzare ciò che abbiamo nel nostro dna e quelle che sono le nostre caratteristiche principali, sia in fase offensiva che difensiva. Poi ovviamente poniamo anche molta attenzione ad alcune caratteristiche dell’avversario, che possono essere focali nello sviluppo del gioco d’attacco e di difesa di Capo d’Orlando. Dobbiamo cercare di arrivare pronti e consapevoli per riuscire ad attaccarli nel giusto modo e per difenderci efficacemente.

Sulla stagione passata? Le emozioni penso che saranno tante, perché ho lasciato grandi ricordi in Sicilia. È stata un’annata straordinaria dal punto di vista professionale, durante il quale ho avuto la possibilità di lavorare con coach Gennaro Di Carlo ed in una società molto simile a quella di Cremona, in cui ho trovato un Presidente, Enzo Sindoni, una dirigenza ed uno staff manageriale, tutti mossi da grande passione per il basket; loro sono la forza aggiunta di Capo d’Orlando. Anche il pubblico, del quale ho potuto conoscere personalmente alcuni tifosi, è veramente caloroso, come quello di Cremona. Ovviamente dico che è stato un anno straordinario anche perché ci ha portato a conseguire degli ottimi risultati dal punto di vista sportivo: abbiamo partecipato alla Coppa Italia ed ai play off. Questi sono i grandissimi ricordi che mi porto dietro da un punto di vista professionale. Dal punto di vista umano poi ne ho tanti altri belli; innanzitutto per la “location”, perché Capo d’Orlando è un posto dove ognuno dovrebbe andare almeno una volta nella vita, rimanendone probabilmente innamorato, tanto da volerci tornare. La gente è di un calore e di un affetto straordinari, caratteristica che forse appartiene genericamente a tutti i siciliani. Io posso limitarmi solo ad un giudizio su Capo d’Orlando perché è quello che ho vissuto e spero comunque in un futuro di tornarci; sicuramente in vacanza e magari, chissà, tra tot anni anche per qualche altro motivo. Sicuramente proverò grandissime emozioni fino alla palla a due poi, nel momento in cui la palla a due sarà lanciata in aria, indubbiamente le emozioni scompariranno perché entrerà in circolo l’adrenalina dovuta al match, in cui dovremo ottenere un grande risultato.

Michele Manzini

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