Verso Cremona-Capo d’Orlando, le parole di Sacchetti, Drake Diener e Mazzon

Serie A2 News

Meo Sacchetti (coach Cremona)

Speriamo che quella di questo pomeriggio non sia l’ultima conferenza stampa della stagione. Il destino non è più solo nelle nostre mani ma noi dobbiamo pensare a fare la nostra parte domani con Capo d’Orlando. E’ importante fare bene perché abbiamo ancora tante motivazioni, perchè ci sono ancora speranze play off, perché è l’ultima partita in casa e perché potrebbe essere l’ultima di Drake, e questo le fa assumere un valore particolare. Abbiamo la possibilità di chiudere la stagione in modo positivo e questo è già importante. Poi se arriveranno i play off quella sarà la ciliegina sulla torta. Intanto siamo arrivati all’ultima partita con ancora un obiettivo da raggiungere e con ancora tante motivazioni, poi i conti li faremo domani sera al termine dell’incontro.

Capo d’Orlando ha cambiato molto e onestamente adesso è un’altra squadra. Una squadra che ha vinto a Brindisi e in casa con Cantù ma che anche le altre partite se le è giocate fino alla fine. Per questo parliamo di una squadra che ci crede, come è giusto che sia. Anche loro domani sera arriveranno con lo spirito giusto per cercare di portare a casa la partita.

fonte Ufficio Stampa Cremona

Drake Diener (capitano Cremona)

Quella che si è prospettata di allenare Marian University è una situazione della quale sono certamente entusiasta, ma in questo momento è anche difficile per me non essere triste perché lascio l’Italia e i miei tanti amici italiani.

In questi ultimi anni ho cominciato a pensare sempre più spesso al mio futuro, soprattutto dopo l’ultima stagione in Spagna, tre anni fa, conclusa a dicembre. La mia famiglia è una famiglia di basket, mio padre e mio fratello allenano e a fine marzo, anche per me, si è presentata l’opportunità di farlo nell’università della mia città dove c’era un allenatore da trent’anni che proprio al termine di questa stagione si è ritirato. E’ un’occasione che capita raramente quella di poter iniziare ad allenare nella propria città potendo vivere nella propria casa dopo aver girato per tanti anni, ed era un’occasione da cogliere.

Ora non voglio parlare della partita di domani come della mia ultima partita. Forse domani arriveranno anche le lacrime, ma tutti noi speriamo di arrivare ai play off. Potrebbe essere il regalo finale per la mia carriera in Italia. Abbiamo fatto una stagione molto bella ma dobbiamo finire bene vincendo domani.

fonte Ufficio Stampa Cremona

Andrea Mazzon (coach Capo d’Orlando)

Credo che la squadra finora abbia fatto un grandissimo lavoro con problemi fisici e infortuni e una situazione molto difficile e un sacco di partite perse. Abbiamo incontrato tante squadre che faranno i playoff, i campioni d’Italia, abbiamo battuto Cantù che è squadra nettamente superiore a noi per budget e organico. I miei ragazzi hanno dimostrato orgoglio superando tante avversità e domani, adesso abbiamo questa opportunità e ce la giocheremo. Sappiamo che affronteremo una squadra molto forte, che indubbiamente ha un organico da primi posti, che ha battuto un’ottima squadra come Brescia. In queste settimane i ragazzi sono stati molto bravi a seguire certe indicazioni, abbiamo lavorato molto duramente, con due o tre allenamenti al giorno e questa cosa ha pagato. Adesso proviamo a fare un miracolo. Se quando sono arrivato a Capo d’Orlando mi avessero detto che avremmo battuto squadre come Brindisi e Cantù e giocato fino all’ultimo secondo con super squadre non ci avrei creduto. Come non avrei mai creduto che Pesaro avrebbe battuto in serie Milano e Venezia. Con Venezia ci poteva anche stare, vista la situazione, ma con Milano è stata una partita strana.

Domani ci mancheranno due giocatori del quintetto come Likhodey e Knox, ma queste sono partite speciali e possono esserci protagonisti inattesi, anche tra i ragazzi che finora hanno giocato meno.
Domenica al PalaSikeliArchivi è stato fantastico. Tutti si sono resi conto dell’intensità e mentalità abbiamo messo in campo. Spero di poter rivivere quelle sensazioni, quella vicinanza col pubblico che è molto rara nella pallacanestro italiana.

fonte Ufficio Stampa Capo d’Orlando

Michele Manzini

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