Verso Cremona-Sassari, le parole di Sacchetti ed Esposito

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Meo Sacchetti (coach Cremona)

Considerato l’inizio difficile di campionato che ci si prospettava anche quattro punti in queste prime quattro partite sarebbero stati una buona base di partenza. Averne sei è importante perché vuol dire che abbiamo saputo sfruttare le occasioni che ci si sono presentate.

In questo inizio di campionato abbiamo sicuramente vinto contro squadre che erano più forti di noi. Poi la pallacanestro è un gioco bello e strano dove non sempre vince la più forte. Noi in ogni caso abbiamo bisogno di avere sempre un atteggiamento importante. A Bologna lo abbiamo avuto, contro Sassari che ha un centro dominante sarà ancora più difficile ma questo ci darà l’esatta dimensione della nostra squadra al di là della vittoria o della sconfitta. Incontrare subito queste squadre forti potrà dirci qual è il nostro valore.

L’ultima prestazione al PalaRadi con Cantù ci ha detto che non abbiamo giocato come dobbiamo fare sempre ma anche che, dall’altra parte, c’era una squadra probabilmente più forte di quanto ce la immaginavamo. In questo campionato spero di poter fare molte buone partite ma so che capiterà di fare anche alcune brutte partite come quella con Cantù. Spero che quella di domenica non sia fra queste.

Dovremo cercare di giocare alla pari contro una squadra che non ha punti deboli. Finora noi abbiamo fatto il nostro ma sappiamo che la strada è ancora lunga e cercheremo di giocare con lo stesso spirito che abbiamo messo in quasi tutte le partite.

Ovviamente la prima volta che ho incontrato Sassari l’emozione è stata molto più forte. Ora, a distanza di tre anni, è un po’ passata anche se mi tengo stretti tutti i ricordi, specialmente quelli buoni. Anche Drake Diener ha detto che in questa partita, nonostante gli anni passati a Sassari, farà il tifo per noi. È logico che lo dica per il legame che lo lega a suo cugino Travis e anche a me ma soprattutto perché quando si finisce la carriera in posto rimane per quel posto un sentimento particolare. Poi Cremona è più che una squadra, è una famiglia, e questo ti lascia sicuramente qualcosa di diverso.

Sulle condizioni di Ricci sapete bene che per fermarlo bisognerebbe quasi sparargli. Ieri però abbiamo deciso di fermarlo poiché si vedeva che non stava bene. Vediamo adesso giorno per giorno sino ad arrivare a domenica.

Vincenzo Esposito (coach Sassari)

 

Ci rituffiamo subito in un’altra gara, anche se è solo la quinta giornata di campionato ci sono già dei risultati che danno qualche segnale e proprio per questo andiamo a giocare una partita contro una squadra che ha fatto risultati importanti anche contro squadre che sulla carta sono tra le più forti. Cremona è una squadra che gioca bene e noi dobbiamo andare in casa loro a giocare con la mentalità che ci ha contraddistinto finora, a testa alta e rispettando tutti, senza aver paura.

Dovremo mantenere il grosso delle nostre caratteristiche però con qualche aggiustamento perchè avremo di fronte una squadra atipica, con uno stile particolare di gioco, dobbiamo gestire bene i ritmi e il cercare di adeguarci alla tipologia di giocatori che avremo di fronte perchè giocano situazioni di gioco diverse rispetto alle altre squadre del campionato. Diener e Ricci sono l’emblema di queste caratteristiche, quest’ultimo è in crescita ma in generale non sottovalutiamo nessun giocatore e nessuna situazione di gioco. Se vogliamo puntare in alto e migliorare, dobbiamo andare in campo con la stessa mentalità contro tutti, senza differenze.

Sono molto contento finora ed ero molto fiducioso sulle qualità umane dei miei giocatori, non mi sorprende che la squadra giochi bene anche se poi alcune questioni tecniche le abbiamo conosciute con il tempo. Siamo comunque alla quinta di campionato e quindi restiamo con i piedi per terra.

Cremona ha un centro come Mathiang che è grosso e non atipico ma il resto dei giocatori si sposa perfettamente con la filosofia di Meo Sacchetti, una squadra fatta a sua immagine e somiglianza, molto dinamica in cui anche il centro ha mobilità, sicuramente diverso da Cooley. Gli adeguamenti maggiori saranno difensivi, ma anche in attacco dovremo capire come leggere la loro difesa.

Michele Manzini

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