Verso Fortitudo-Brindisi: le parole di Antimo Martino

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Ecco le parole di coach Antimo Martino in vista della sfida di domani contro la Happy Casa Brindisi, che avrà inizio al PalaDozza alle 17:30.

Contro Brindisi ci attende una partita importante contro una squadra che sta facendo molto bene, che ha confermato Banks e Brown, il miglior realizzatore e uno dei migliori lunghi del campionato, e in estate ha firmato Martin reduce dalla vittoria in Europa con la Virtus. Giocano a ritmi altissimi (ma anche a noi piace correre: dovremo ridurre l’efficacia del loro sistema di gioco), prendono molti tiri nei primi secondi dell’azione e sono coperti in ogni ruolo. Non dobbiamo lasciarci ingannare dalle ultime sconfitte: anche a Bonn hanno giocato una partita importante nonostante la sconfitta, ci sarà bisogno della miglior Fortitudo possibile, spero che come sempre il pubblico ci aiuterà. Vogliamo tornare a vincere, nonostante una settimana non positiva dal punto di vista della salute: Mancinelli (recuperato, ndr) è acciaccato, Dellosto alle prese con l’infortunio alla caviglia (assente, ndr) e Daniel ha avuto l’influenza (in dubbio, ndr), è fermo e lo rivaluteremo domani anche considerando che abbiamo due partite in tre giorni, ma tutto questo non deve essere un alibi. Brindisi al completo è tra le prime quattro forze del campionato e la firma di Sutton è un segnale importante: se al rientro di Martin giocheranno con sei stranieri avranno rotazioni davvero profonde. Noi sappiamo cosa il pubblico può darci, giocare in casa mi rende più tranquillo rispetto a una trasferta.
Campogrande? Ho grande considerazione di lui, è un giovane emergente che potrà ritagliarsi un ruolo importante in serie A nei prossimi anni. È un lavoratore serio, ambizioso, vuole migliorare, ha già un buon fisico e un buon tiro. Non so come cambieranno le gerarchie con Sutton, ma quando (Campogrande) è in campo può metterti in difficoltà, come tutti i loro italiani.
Sutton? Vediamo come si inserirà. Brindisi ha già un’identità forte e lui è coerente con la loro filosofia di gioco. Non è mai semplice inserirsi, ma ricordiamo ad esempio Stephens contro Venezia…noi pensiamo solo che hanno i loro equilibri, le loro certezze, a cui si aggiunge un’arma in più come Sutton.
Essendo in emergenza, in settimana ho chiesto a tutti qualcosa di diverso, come a Leunen che è stato spesso usato da 5. Fantinelli, da play, avrà un ruolo importante nel gestire i ritmi, ma serve l’interpretazione di tutti. È un aspetto su cui abbiamo lavorato in settimana. È normale che Fantinelli ne sia più toccato, ma serve un linguaggio comune sul campo.”

 

Giovanni Fornasari

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