Verso Pesaro-Bologna: le parole dei coach Federico Perego e Antimo Martino

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CARPEGNA PROSCIUTTO BASKET PESARO: Federico Perego

Finalmente si comincia dopo tutta la preparazione. Si inizia con una partita molto sentita nell’ambiente, sia per il ritorno dopo dieci anni della Fortitudo in A1, sia per ragioni storiche. Dovremmo approcciare la partita con uno spirito battagliero, ma tutta la nostra stagione dovrà essere così. Avremo davanti una squadra molto più esperta di noi e che arriva dalla vittoria del titolo di A2 e vincere, indipendentemente dal livello, da sempre molta spinta e sicurezza. La Fortitudo ha giocatori che hanno già esperienza in partite come questa, al contrario di alcuni dei nostri. Cercheremo di colmare questo gap con l’energia e l’entusiasmo che ci trasmetterà il pubblico, che sicuro spingerà i ragazzi. Domani per molti sarà un esordio quindi sono sicuro che l’aspetto emotivo conterà molto, ma per diventare grandi bisogna lasciare fuori le mozioni e giocare la partita in maniera asettica, anche se sarà difficile. La Fortitudo Bologna è una squadra che gioca di sistema, si cercano e trovano molto bene e hanno giocatori come Aradori, Robertson e Stipcevic (ex Pesaro, ndr.) che possono facilmente costruirsi un tiro da soli; c’è Mancinelli che può attaccare spalle a canestro tutte le azioni e Leunen è un ottimo collante nonché la mente nascosta della squadra. Per cui la squadra ha dei giocatori ben conosciuti e poi c’è tutto il nuovo che hanno preparato, perciò dovremmo essere pronti conoscendo al meglio le caratteristiche dei nostri avversari, costringendoli a forzare ciò che non vogliono fare.

POMPEA FORTITUDO BOLOGNA: Antimo Martino

Arriviamo con qualche problemino: Daniel da gestire e Fantinelli che solo oggi dopo 3 giorni è tornato ad allenarsi. Ma sono cose che non hanno condizionato la nostra preparazione. Abbiamo le qualità, l’esperienza e la possibilità di presentarci a Pesaro per fare il nostro meglio e vincere la partita. Peccato che manchi Stephens. Sono emozionato, è il mio esordio da capo allenatore anche se per assurdo conosco meglio la A1 che non la A2, viste le tante partite da vice. Ma al di là delle mie sensazioni conta il modo in cui si presenterà la squadra. Un nostro punto di forza è l’attacco, con tanti giocatori che possono leggere le azioni e trovare canestro anche a gioco rotto. Siamo indietro sulla regolarità nell’arco dei 40’, il precampionato ha palesato pause che dovranno essere limitate. Lo step sarà nel cercare di acquisire una migliore identità difensiva. Come sempre sarà importante la lotta a rimbalzo perché permette possessi maggiori e dimostra di aver fatto una buona difesa con il recupero della palla. Pesaro è una squadra composta da ragazzi giovani, ma che hanno molto talento. Al di là dell’ultimo torneo hanno fatto un buon precampionato, con la consapevolezza di quello che dovranno fare. Noi non dobbiamo rendere loro le cose facili, dobbiamo essere consistenti rispettando il loro talento. Comunque, non mi sento favorito, so che possiamo andare a Pesaro e vincere ma solo giocando bene, non siamo così più forti da poter vincere là a prescindere dalla prestazione.

Kevin Bertoni

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