Verso Pistoia-Brescia, Carrea:”Adesso dobbiamo produrre maggiore qualità in tutti gli aspetti del gioco”

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MICHELE CARREA (FONTE: Ufficio Stampa Pistoia Basket 2000):È stata l’ennesima settimana problematica, a causa di un guaio alla schiena accusato da Brandt. Affrontiamo una squadra di qualità, solida ed equilibrata, che in casa ha perso solo con Bologna. L’obiettivo è dare un colpo di spugna alla nostra incapacità di competere in trasferta, dovuta a inesperienza e limiti strutturali. Tutti noi siamo consapevoli che il tempo per imparare dai nostri errori sia stato sufficiente, adesso dobbiamo produrre maggiore qualità in tutti gli aspetti del gioco per poi vedere nei 40 minuti cosa riusciremo a fare. Le penetrazioni degli esterni e i post up di Johnson hanno dato buoni risultati con Venezia: questi giocatori hanno certe qualità e indipendente dagli avversari vanno sfruttate, anche se Brescia è una squadra di taglia importante. Più che altro mi spaventa la profondità del roster, con italiani di livello assoluto, nonché la capacità di sopperire istantaneamente ai problemi, vedi l’arrivo di Silins. La forbice tra squadre che partecipano alle competizioni europee e quelle che giocano solo in Italia è enorme, in questi casi fare partite tattiche diventa complicato. Perciò meglio pensare alle nostre cose, mettendo coraggio, disciplina e durezza mentale in tutti i frangenti, sia positivi che negativi. Chi pensa che nell’ultima trasferta la squadra sia andata in gita non capisce quanto sia stato emotivamente pesante per noi stare in campo ed essere presi a pallonate senza sapere cosa stesse succedendo. Proviamo sempre ad essere competitivi, a volte ci si riesce per tanto tempo, a volte per poco, a Brindisi – e solo a Brindisi – per niente. E tutto questo accade sia per meriti altrui che per demeriti nostri. Detto questo, sono convinto che se non facciamo qualche colpo in trasferta non porteremo a casa la salvezza. Per questo stiamo cercando di mettere tutte le cose al loro posto per portarci ad affrontare i grandi ostacoli che ci aspettano lontano da casa con la consapevolezza di poter essere competitivi.”

Federico Gaibotti

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