Verso Pistoia-Pesaro: le parole di coach Ramagli e del vice Calbini in vista del match

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ORIORA PISTOIA: ALESSANDRO RAMAGLI

E’ una partita importante, da vincere, perché siamo nel girone di ritorno e perché giochiamo, in casa, con una squadra della nostra fascia. Basta questo per inquadrare la gara di domani: definirlo esame di maturità, partita chiave, spareggio, eccetera, lo ritengo superfluo. Serviranno più che mai i requisiti fondamentali per giocare una partita di pallacanestro: intensità e furore agonistico, attributi, pazienza ed equilibrio. Il basket si gioca con tutto il corpo: dalle gambe al cervello, passando per il cuore.

Pesaro è una squadra di talento. Si vede dalle statistiche: hanno il primo e il secondo realizzatore del campionato, il primo rimbalzista e il primo giocatore per palle rubate. Non solo: McCree e Blackmon sono i giocatori che segnano di più in contropiede, sono la squadra che gioca il maggior numero di possessi e che produce più punti in transizione. E’ vero che hanno cambiato guida tecnica, quindi magari potranno cambiare alcuni aspetti del loro gioco, ma queste caratteristiche sono chiare: se poi domani ci troveremo di fronte a qualcosa di diverso, dovremo essere bravi ad adattarci.

La capacità di adattarsi alle situazioni, essere in grado di acquisire una certa autonomia deve essere l’obiettivo ultimo di qualsiasi squadra, a maggior ragione di quelle più giovani, come noi o Pesaro. C’è onestamente grande sintonia fra i ragazzi e quelli che sono i dettami da parte del nostro staff, ma questa sorta di cordone ombelicale fra allenatore e giocatori, indubbiamente positivo, non deve limitare il processo di crescita a livello di individualità e autonomia di pensiero dei giocatori.

Dopo la sconfitta con Avellino hanno inanellato una serie di sconfitte pesanti, con scarti francamente non preventivabili, che evidentemente hanno minato la loro autostima. Hanno attraversato un periodo buio, ma, con la scossa del cambio di allenatore e la conseguente vittoria con Torino mi pare che abbiano ritrovato il filo.

VUELLE PESARO: PAOLO CALBINI (VICE)

Pistoia è una buona squadra, nelle partite in casa contro Varese e ad Avellino hanno dimostrato di essere una formazione viva, che ha voglia di lottare e che difende e attacca bene. In quintetto ci sono giocatori in doppia cifra e anche gli italiani che partono dalla panchina sono cresciuti molto dalla prima partita di campionato e stanno dando un contributo importante.

Dominique Johnson è il giocatore che si prende più responsabilità, senza dimenticare però Peak e Krubally, che tra rimbalzi offensivi e giocate di energia è temibile. Nel settore lunghi Auda è più efficace nel tiro da 3 rispetto a inizio campionato. La vittoria contro Varese è arrivata al termine di una partita dura e combattuta, questo dimostra che sono una buona squadra.

In difesa possono alternare diverse soluzioni sul pick and roll e cercano molto di tenere gli avversari fuori area. Dovremo essere bravi a muovere la palla attaccandoli in modo dinamico. I ragazzi si sono allenati bene in settimana, il nuovo coach sta puntando molto sull’intensità, soprattutto in difesa.

Kevin Bertoni

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