Verso Reggio Emilia-Brescia: le parole dei coach Cagnardi e Diana

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FONTE: UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO REGGIANA

DEVIS CAGNARDI:“Già dalla fine della scorsa settimana Niccolò De Vico ha dato segnali confortanti, clinicamente sta bene quindi sarà della partita. Per quanto riguarda Pedro Llompart, pensavamo di recuperarlo per il match con Torino ma ha dato buoni segnali e il processo riabilitativo ha subìto un’accelerazione, ovviamente visto il tipo di problema muscolare daremo ascolto alle sue sensazioni nel corso della partita, ma potremo già metterlo in campo contro Brescia. Più complicata la situazione di Pablo Aguilar che, fra i tre, è quello che ha avvertito ancora fastidio durante la settimana; Pablo si è messo a disposizione ed i medici hanno dato l’ok, ma dovremo calibrare il suo utilizzo in base alle sue indicazioni a partire dal riscaldamento pre-gara. Non sarà facile andare in campo tenendo d’occhio le condizioni di 2 atleti, ma poterli avere a disposizione insieme a De Vico ci dà un’importante iniezione di fiducia. Brescia arriva a Reggio in una situazione di roster ridotto che anche noi abbiamo vissuto, sappiamo bene che questo dà compattezza al gruppo, energia nervosa, i giocatori non hanno nulla da perdere, sanno che al di là della loro prestazione saranno in campo e questo spesso infonde sicurezza. E’ una squadra molto combattiva che arriverà a Reggio Emilia con la giusta mentalità . dovremo restare concentrati ed aggressivi per tutti i 40 minuti”.

 

FONTE: UFFICIO STAMPA BASKET BRESCIA LEONESSA

ANDREA DIANA:“A Reggio Emilia avremo un assetto molto corto, ma questo non ci impedirà di dare comunque battaglia. Reggio Emilia è una squadra rivoluzionata rispetto a quella affrontata all’andata. Hanno aggiunto al proprio roster giocatori importanti come Rivers, Allen, Aguilar e Ortner e hanno alcuni infortunati che contano di recuperare proprio per la partita di domenica. La Grissin Bon viene da due sconfitte e per questo è una squadra affamata, ma nelle ultime gare che ha vinto ha dimostrato di saper giocare un ottimo basket. Reggio Emilia è una squadra che ama alzare i ritmi e che ha un grande approccio alle partite. La coppia di guardie composta da Allen e Rivers e il loro centro Riccardo Cervi, uno dei migliori lunghi del campionato, rappresentano il punto di forza della squadra. Dovremo fare grande attenzione vicino al ferro: nelle ultime partite la Grissin Bon ha cercato degli accorgimenti tattici, difendendo a zona in alcune situazioni. Sappiamo che arriveranno momenti difficili durante la partita, per questo dovremo essere bravi a mantenere alta la nostra concentrazione. Per una Grissin Bon che sta recuperando alcuni pezzi importanti, noi invece ne perdiamo probabilmente due. Jordan Hamilton sarà sicuramente assente per via della squalifica, mentre ci sono forti dubbi anche sulla presenza di Jared Cunningham. Vogliamo proseguire la nostra striscia positiva e per questo dovremo buttare anima e corpo in campo. Dovremo essere compatti, come una testuggine, mostrando ancora di più lo spirito di squadra delle ultime due uscite.” 

ANDREA ZERINI:”La partita di domenica sarà importante per entrambe le squadre. Reggio Emilia lotterà per cercare di emergere dalla zona calda della classifica, noi per proseguire la striscia positiva intrapresa contro Venezia e Varese. Anche se saremo pochi a scendere in campo, dobbiamo andare a Reggio Emilia aggressivi e famelici per provare a strappare i due punti su un campo difficilissimo: non abbiamo nessuna scusa per mollare, lotteremo dal primo minuto fino alla sirena finale. Il mio coinvolgimento? Sono molto contento di come stanno andando le cose in questo momento. Quando Eric Mika è andato via, mi sono confrontato con il coach e mi ha detto ciò che si aspettava da me. Ma già quando sono arrivato a Brescia in estate sapevo che avevamo un roster lungo e competitivo e che mi sarei giocato il minutaggio volta per volta.”

SANDRO SANTORO: “Non ci sentiamo penalizzati dalla decisione della Corte d’appello della FIP perché, altrimenti, saremmo considerati delle vittime. Vogliamo però cercare una soluzione ad un problema che nelle ultime settimane si è fatto evidente. Ritengo che Jordan Hamilton abbia un problema da gestire in modo diverso e dico questo per consegnare a ognuno di noi le proprie responsabilità. Durante le partite, il giocatore ha degli stati d’animo da controllare in modo diverso e noi dobbiamo dargli una mano. Premesso questo, non appena preso conoscenza della squalifica, abbiamo valutato se fosse il caso di effettuare o meno un ricorso e ciò che abbiamo trovato nelle carte ci ha fatto pensare che ci fosse qualcosa su cui poter discutere. La Corte che ha giudicato l’accaduto ha confermato la squalifica e noi accettiamo le sue decisioni, come facciamo sempre quando provengono da organi competenti. Ammetto, però, che alcune dichiarazioni ascoltate in settimana mi lasciano un po’ preoccupato, perché denotano un malessere generale riguardo alla conduzione di alcune partite e, soprattutto, riguardo al modo in cui viene gestito il rapporto fra tesserati. Vorrei anche sottolineare che questo malessere viene accentuato ogni qualvolta si tenti di instaurare un rapporto più costruttivo con i direttori di gara. In modo forse irruento e che ad alcuni occhi può apparire irriguardoso, Hamilton esprime il malessere di non riuscire a trovare un confronto con gli arbitri. Non vorrei però che questo fosse male interpretato: dobbiamo fare di tutto per riuscire a garantire lo spettacolo in un campionato come il nostro”.

Federico Gaibotti

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