Verso Trento-Cremona, le parole di Buscaglia, Sacchetti, Forray e Diener

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Maurizio Buscalgia (coach Trento)

Personalmente sono molto eccitato ed entusiasta di cominciare una nuova stagione in Serie Ala nostra quinta. Vedo gli occhi dei ragazzi carichi per questa nuova “prima” dopo la Supercoppa e l’EuroCupsarà un campionato avvincente, che si conferma in crescita, con molti giocatori nuovi e molti di questi di caratura europea. A partire da domani sera cercheremo di giocare al massimo, come sempre, cercando di vivere questa lunga stagione una partita alla voltadi Cremona ho alta considerazione, è una squadra con giocatori di mentalità offensiva importante, versatili e interscambiabili, che si adattano bene allo stile di gioco identitario della squadra e che possono ricoprire più ruoli. La situazione infortuni? Pascolo si è allenato con il gruppo, a seconda di come starà fra stasera e domani decideremo se e quanto utilizzarlo in campo, ma ci tengo a sottolineare come il programma pianificato in estate sia stato rispettato perfettamente a livello di tempi e qualità del lavoro. Lechthaler fra oggi e domani farà ulteriori verifiche al quadricipite infortunato, a seconda dei risultati capiremo se lo avremo a disposizione per gli allenamenti la settimana prossima.

Toto Forray (capitano Trento)

Rispetto alle partite contro Torino in Supercoppa e Partizan in EuroCup, contro Cremona dobbiamo cambiare il nostro approccio alla partita, provando ad essere subito concentrati e in ritmo. Finora siamo stati bravi a reagire alle difficoltà, ma dobbiamo evitare di dover continuamente inseguire nel punteggio. A livello personale sono contento di quello che ho fatto e dell’impatto che ho avuto in particolare sul match di mercoledìsono uno dei pochi che ha fatto tutti gli allenamenti in questa preparazione e ho spinto forte in tutte le sessioni, mi sento in forma. Crescere con il passare del tempo partendo da questa base sarebbe fantastico. Quest’anno, come ogni stagione, vorrei fare un altro passo avanti come giocatore: vorrei migliorare nell’essere in controllo della partita fin da subito, entrare già con idee chiare su cosa fare, quali compagni coinvolgere di più, e come mettere in difficoltà gli avversari. Dove dobbiamo migliorare come squadra? Beh, un po’ dappertutto, ma è normale a questo punto della stagione, giocare insieme ci aiuterà ad accelerare il processo

fonte Ufficio Stampa Trento

Romeo Sacchetti (coach Cremona)

Abbiamo da recuperare ancora qualche giocatore ma per il resto siamo pronti. Ci vuole lo spirito che abbiamo avuto nelle ultime partite; adesso in campionato ci sono due punti in palio perciò sono curioso di vedere i miei giocatori quando ci sono le partite decisive, è una scoperta anche per me.
C’è da recuperare al meglio la condizione fisica di Mangok, che ha avuto qualche problemino, e per questo non ha iniziato con gli altri, per qualche piccolo fastidio. Essendo un giocatore prettamente fisico ha bisogno di essere in una condizione fisica ottimale, ma si da da fare e lavora e questo è l’importante.
Andiamo a giocare contro una squadra molto fisica, molto presente. Noi abbiamo fatto bene, ora vediamo il campo.
La squadra sta giocando davvero un ottimo basket, almeno in queste ultime uscite.
Le prestazioni sono state discrete; come ho detto, voglio vedere quando ci sono i due punti in campo e c’è più tensione, però giochiamo appunto per questo, per avere questo spirito. Specialmente fuori casa dovremo stare molto più attenti del solito a non soffrire particolarmente a rimbalzo.
Per ora, a vedere questo precampionato, ci manca un pochettino di talento, però c’è più applicazione, c’è modo di stare più assieme. Voglio la riprova: abbiamo delle caratteristiche nostre che cerchiamo di sviluppare e cerchiamo di continuare ad avere l’intensità difensiva che abbiamo avuto queste partite.

Travis Diener (capitano Cremona)

È un onore essere capitano, sicuramente il fatto che sia il giocare più vecchio ha giocato un ruolo importante nella scelta; in fin dei conti per me non cambia molto, il mio ruolo sarà sempre quello di andare in campo ed essere una presenza, soprattutto vocalmente, sia con i compagni che con lo staff tecnico; essere un po’ l’allenatore in campo per Meo, che poi è quello che nel mio ruolo di playmaker ho sempre fatto.

Non so se a fine stagione mi ritireró, è presto per dirlo. L’anno scorso mi sono divertito molto, soprattutto negli ultimi 5/6 mesi quando mi sono sentito in forma, così come quest’estate e questa preseason. È ancora presto per parlare del futuro, ora la testa è alla prima di campionato, a sabato.

I miei compagni sono molto professionali, molto attenti, ci tengono alla pallacanestro. Forse abbiamo meno talento rispetto all’anno scorso ma sono tutti molto professionali e questo lo si è visto anche dagli allenamenti in questa preaseason. Sono tutti bravi ragazzi, è un piacere stare con loro, sia americani che italiani, che sono una parte importante e che mi hanno spinto a tornare a Cremona. Non so, non posso dire come si evolverà il campionato ma i presupposti da questo punto di vista sono buoni.

fonte Ufficio Stampa Cremona

Michele Manzini

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